Lydian Quartet
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Lydian Quartet
Lo ho conosciuto tramite le sue interpretazioni di quartetti inusuali e lo ho trovato notevole,,,,appena notato gli ultimi quartetti di Beethoven mi son detto qui casca l’asino
ed invece è cascato il sordo,,,
Gia con l opus 127 capisco che siamo di fronte ad un capolavoro,,,,l’equilibrio di tutte le caratteristiche salienti che formano un buon quartetto sono messe in evidenza rendendo così l’interpretazione classica.Ogni strumento è ben identificabile,,,mi ricordano per certi versi l’italiano🫣,,,,i tempi non son mai esagerati in nessuna dei due modi,,,,il canto è espressivo mai romantico,,,,l’eloquio del primo violino è di una bellezza austera,,,,il dialogo con gli altri è al tempo stesso profondo e chiaro in ogni particolare,,,veramente impressionante.
Nell’opus 132 non raggiunge le vette tragiche del Vegh,,,,o l’espressività romantica del Budapest
ma sua caratteristica principale rimane anche qui un equilibrio che definire classico è poco.
Non vi è alcun accento che sia sottolineato ne tantomeno calcato,,,forse manca quella ricerca dinamica che contraddistingue alcuni quartetti moderni,,,,penso al Berg,,,,ma quello che più mi colpisce è la completa mancanza di cose che possono colpirci,,,,rimane solo la musica e quella ci colpisce al cuore.
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