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Archivio Fonografico :: A.F. :: VIOLINO
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Re: Brahms violin concerto
Da sordo Mer Giu 17, 2020 12:52 pm
Il punto è un altro,,,tu cosa preferisci?Quello che a te piace?
non quello che altri(mi ci metto pure io) ti dicono che è valido(secondo loro o quelli che li pagano)
Le orecchie le hai i dischi pure,,,,
Io non ho scritto che H. è un pippone,,,,ma un artista da circo(gitano?) capace di fare cose ardite(oggi il cinesino je fa li bozzi) ma a fare una interpretazione,,, a me non basta.
non quello che altri(mi ci metto pure io) ti dicono che è valido(secondo loro o quelli che li pagano)
Le orecchie le hai i dischi pure,,,,
Io non ho scritto che H. è un pippone,,,,ma un artista da circo(gitano?) capace di fare cose ardite(oggi il cinesino je fa li bozzi) ma a fare una interpretazione,,, a me non basta.
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Heifetz
Da sordo Mer Giu 17, 2020 12:54 pm
Se ascolti H. ti rendiconto del fatto che suona sempre forte,,,questa è la sua dinamica ,,,ascolta Kreisler e capisci cosa sono le sfumature,,,il portamento il vibrato la dizione,,,contra la stenografia.
La musica respira,,,rubando(e non son zingari) non ti annoii mai,,,non c'è mai qualcosa di forzato , ma tutto fluisce naturalmente.
La differenza fra unesecutore ed un interprete
è tutta qua.
Ps attendo tua valutazione sulle differenze che riscontrerai fra H e Ferras,,,nel conc. son curioso di sapere quale tu preferisci.
La musica respira,,,rubando(e non son zingari) non ti annoii mai,,,non c'è mai qualcosa di forzato , ma tutto fluisce naturalmente.
La differenza fra unesecutore ed un interprete
è tutta qua.
Ps attendo tua valutazione sulle differenze che riscontrerai fra H e Ferras,,,nel conc. son curioso di sapere quale tu preferisci.
Ultima modifica di sordo il Mer Dic 09, 2020 3:12 pm - modificato 1 volta.
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Re: Brahms violin concerto
Da sordo Mer Giu 17, 2020 12:55 pm
Avendole tutte e due preferisco Ferras/S. Però anche quella di H. non mi dispiace ,,, anzi mi piace molto Unica pecca H. è molto “veloce” Paolo DiMarino ha scritto:
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Re: Brahms violin concerto
Da sordo Mer Giu 17, 2020 12:58 pm
Per quanto riguarda il Brahms di Heifetz/Reiner ammappatelo come si sente bene. Heifetz che classe (finalmente un presa del suono degna della sua classe), che espressività, che finezza che bel suono che tira fuori ... Reiner si difende bene... ma Heifetz tende a rapire l’attenzione ... e a volte quasi mi ipnotizza
. Una pecca di questa interpretazione: sento Heifetz dominante e mette un po’ in ombra l’orchestra (non a livello sonoro, ma come scelta del direttore di mettersi al servizio del violinista, almeno credo
) così perdendo la “dialettica contrastante” tra di loro. Altra cosa che non mi convince è questa corsa “emotiva” che poco mi concilia con il contattare in modo profondo (primo e secondo movimento)... Attualmente la mia versione preferita del concerto per violino di Brahms è quella con Oistrakh/Klemperer. Giordano ha scritto:
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Makanowitzky
Da sordo Mer Giu 17, 2020 1:25 pm
E se ci siete,,,ascoltatevi il con di Brahms sempre con Makanowitzky,,,,e confrontatelo con una delle svariate edizioni di H.(quelle Living stereo sono le peggiori),,,fatemi sapere,,,,
Ultima modifica di sordo il Mer Dic 09, 2020 3:11 pm - modificato 1 volta.
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Re: Brahms violin concerto
Da sordo Mer Giu 17, 2020 1:28 pm
Makanowitzky è equilibrato, però sento che manca di passionalità... Thibaud bravo della vecchia scuola (soprattutto nel secondo tempo, meno riuscito il terzo)... l’ Andrade è quella che più preferisco tra questi violinisti da te proposti (anche se non trovo l’orchestra tecnicamente all’altezza della violinista
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Re: Brahms violin concerto
Da sordo Mer Giu 17, 2020 1:30 pm
"una cosa che apprezzo di Heifetz è la sua “musicalità”."
Certo se senti poco "passionale Makan.!!! , mi sorvoli così su Thibaud,,,,,e poi termini con la frase su citata?
Io di H. apprezzo la tecnica , la perfezione assoluta dell intonazione(al contrario di Thibaud) il saper suonare veloce , anche il suo timbro è bello , ma tutte queste cose non fanno l interpretazione(contribuiscono) ne tanto meno la "musicalita" (termine generico che ha differenti significati?)
Musicale è Ferras, Thibaud , Ferraresi ,Rabin ecc. non H. , che potrei definire il cinesino dell epoca(se non fosse che oggi i gialli oltre ad esser tecnicamente dei portenti, sono anche espressivi)
Bisognerebbe uscire dalle gabbie che ci hanno costretto a sorbirci i toscanini , abbado , pollini , rubinstein,horovitz , tutti degni esecutori , ma nessuno di essi può esser definito interprete Supremo ne tantomeno Creatore.Sono le scimmie imposte dal circo discografico,,,,possono esser divertenti all inizio , ma poi ci si accorge che son scimmie,,,, oltre a far la capriola e saltar da un albero all altro,,,
Certo se senti poco "passionale Makan.!!! , mi sorvoli così su Thibaud,,,,,
e poi termini con la frase su citata?Io di H. apprezzo la tecnica , la perfezione assoluta dell intonazione(al contrario di Thibaud) il saper suonare veloce , anche il suo timbro è bello , ma tutte queste cose non fanno l interpretazione(contribuiscono) ne tanto meno la "musicalita" (termine generico che ha differenti significati?)
Musicale è Ferras, Thibaud , Ferraresi ,Rabin ecc. non H. , che potrei definire il cinesino dell epoca(se non fosse che oggi i gialli oltre ad esser tecnicamente dei portenti, sono anche espressivi)
Bisognerebbe uscire dalle gabbie che ci hanno costretto a sorbirci i toscanini , abbado , pollini , rubinstein,horovitz , tutti degni esecutori , ma nessuno di essi può esser definito interprete Supremo ne tantomeno Creatore.Sono le scimmie imposte dal circo discografico,,,,possono esser divertenti all inizio , ma poi ci si accorge che son scimmie,,,, oltre a far la capriola e saltar da un albero all altro,,,
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Re: Brahms violin concerto
Da sordo Mer Giu 17, 2020 1:31 pm
Heifetz è espressivo e spesse volte poco riflessivo, tende ad attenuare nella partitura i momenti di tristezza e di dolore, ma definirlo glaciale ce ne passa... il suono che riesce a tirare fuori dal suo violino è bellissimo soprattutto nei suoni alti. Forse ti piacerebbe di più il Brahms di Heifetz con Koussevitzky (1939). Rubinstein ha avuto un’evoluzione ... inizialmente il suo modo di suonare era più freddo, poi è diventato sempre più caldo (le sfumature di tristezza e di dolore si sono fatte più evidenti) perdendo però la tecnica; di Chopin è comunque il riferimento assoluto... belle anche come fa le sonate op.27,n.2 “al Chiaro di luna” e op.57 “l’Appassionata” di Beethoven. Abbado, splendido come esegue la Serenata k 361 “Gran partita”, incisione di riferimento... altro che freddo e glaciale
. Giordano ha scritto:
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Heifetz
Da sordo Mer Giu 17, 2020 1:32 pm
"Forse ti piacerebbe di più il Brahms di Heifetz con Koussevitzky (1939)"
Ma dai? Non ero io quello che scrivevo che H lo si deve ascoltare, se proprio si deve , prima del 45.
Tutti sono "espressivi" pure H.lo è, ma cosa esprime?(io lo so,,,ma non lo dico)
Non sono io che definisco il suono di H freddo o glaciale , è la sua cameristica principale.Quando scrivi che è poco riflessivo ecc. , non comprendi chi era H. ,devi ascoltare , ascoltare ed ancor ascoltare.
Il suono del suo violino è bellissimo , ma cosa ci faccio se rimangono suoni scollegati dalla realtà della partitura?
Rubinstein rimane di riferimento assoluto solo per chi non conosce gli"altri",,,,quelli che invece di completare integrali su integrali ,perdon tempo per cesellare quei due o tre pezzi di Chopin.(anche qui rimaniamo con le nostre opinioni )
Su abbado non ho nulla da scriver(è tempo sprecato) solo che non ho mai scritto di lui che fosse freddo o glaciale .
E per finire , tutti dico tutti quelli che hanno inciso dischi , ne hanno azzeccato uno , in special modo quelli che ne hanno incisi molti(penso alla superiore inutilità abbadiana).
Ma dai? Non ero io quello che scrivevo che H lo si deve ascoltare, se proprio si deve , prima del 45.
Tutti sono "espressivi" pure H.lo è, ma cosa esprime?(io lo so,,,ma non lo dico)
Non sono io che definisco il suono di H freddo o glaciale , è la sua cameristica principale.Quando scrivi che è poco riflessivo ecc. , non comprendi chi era H. ,devi ascoltare , ascoltare ed ancor ascoltare.
Il suono del suo violino è bellissimo , ma cosa ci faccio se rimangono suoni scollegati dalla realtà della partitura?
Rubinstein rimane di riferimento assoluto solo per chi non conosce gli"altri",,,,quelli che invece di completare integrali su integrali ,perdon tempo per cesellare quei due o tre pezzi di Chopin.(anche qui rimaniamo con le nostre opinioni )
Su abbado non ho nulla da scriver(è tempo sprecato) solo che non ho mai scritto di lui che fosse freddo o glaciale .
E per finire , tutti dico tutti quelli che hanno inciso dischi , ne hanno azzeccato uno , in special modo quelli che ne hanno incisi molti(penso alla superiore inutilità abbadiana).
Ultima modifica di sordo il Mer Dic 09, 2020 3:10 pm - modificato 1 volta.
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Re: Brahms violin concerto
Da sordo Mer Giu 17, 2020 1:33 pm
Diciamo così, siamo d’accordo che heifetz non è tra i primi 5 violinisti preferiti , idem per Abbado per i direttori... la vera differenza la marchiamo su Chopin che a me piace e a te no... e quindi il giudizio sull’interpretazione di Rubinstein su Chopin è secondario... Però ti invito ancora una volta ad ascoltare l’ “allegro ma non troppo” dell’Appassionata di Beethoven eseguito da Rubinstein, mi interessa sapere se la pensiamo diversamente anche su questo. Giordano ha scritto:
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Re: Brahms violin concerto
Da sordo Mer Giu 17, 2020 1:56 pm
Sto ascoltando il vl di Brahms con Tretiakov e Temirkanov ....è tra i più belli che abbia mai ascoltato Germano ha scritto:
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Re: Brahms violin concerto
Da sordo Mer Giu 17, 2020 2:04 pm
Poi, continuando l’esplorazione del vl di Brahms, oggi ho ascoltato la Martzy + Kletky....molto bello, ma non mi sposta da Tretiakov e Temirkanov Germano"]
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D’Aranyi
Da sordo Mer Giu 17, 2020 2:20 pm
La D Aranyi , come vi raccontavo qualche giorno fa , è fra gli interpreti fondamentali nell interpretazione Brahmsiana.
Di lei esiste il trio op87 con Myra Hess al piano,Cassado cello. Un capolavoro
Di lei esiste il trio op87 con Myra Hess al piano,Cassado cello. Un capolavoro
Ultima modifica di sordo il Mer Dic 09, 2020 3:09 pm - modificato 1 volta.
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Jack Liebeck & Andrew Gourlay con la BBC orchestra sinfonica
Da sordo Lun Set 07, 2020 12:59 pm
Che magnifica intro , lenta , sognante , lirica e trasparente il violino è anch’esso sognante , forse un pò leggero ma il suo suono è di un bell’argento luminoso.
Il fraseggio è originale , le dinamiche mai eccessive , l’impostazione è femminile , alcuni suoni di L. sono al limite dell’udibile , segno ottimo , dimostra che non serve urlare per farsi sentire , questo magnifico capolavoro è pieno di particolari che i macellai tendono a sopprimere in un mare sonoro.
Che meraviglia come esprime la melodia , sottovoce con un lirismo a noi sconosciuto.
La cadenza è quella di Kreisler.
Il primo movimento potrà sembrare un sovvertimento dello spirito Brahmsiano ad alcuni , non a me , lo trovo il degno antecedente per l’adagio.
Gourlay suona l’adagio magnificamente , accompagna L. in maniera perfetta , integrandosi con lui , bisogna però dire che questa interpretazione , pur magnifica , rimane di una bellezza glaciale , un pò come una svedese.
Il finale è da antologia , dove la maggior parte delle interpretazioni tendono alla cavalcata con impennata , in mezzo al ritmo infuocato , qui si fraseggia con gusto , le dinamiche , l’orchestra ed il solista suonano , declamano senza enfasi ne strilli , rendono ascoltabile in todo l’orchetra ed i suoi strumenti.
Liebeck ha una gran testa interpretativa lo aspetto al varco , sperando che non sia un altro magnifico Kavakos.
Il fraseggio è originale , le dinamiche mai eccessive , l’impostazione è femminile , alcuni suoni di L. sono al limite dell’udibile , segno ottimo , dimostra che non serve urlare per farsi sentire , questo magnifico capolavoro è pieno di particolari che i macellai tendono a sopprimere in un mare sonoro.
Che meraviglia come esprime la melodia , sottovoce con un lirismo a noi sconosciuto.
La cadenza è quella di Kreisler.
Il primo movimento potrà sembrare un sovvertimento dello spirito Brahmsiano ad alcuni , non a me , lo trovo il degno antecedente per l’adagio.
Gourlay suona l’adagio magnificamente , accompagna L. in maniera perfetta , integrandosi con lui , bisogna però dire che questa interpretazione , pur magnifica , rimane di una bellezza glaciale , un pò come una svedese.
Il finale è da antologia , dove la maggior parte delle interpretazioni tendono alla cavalcata con impennata , in mezzo al ritmo infuocato , qui si fraseggia con gusto , le dinamiche , l’orchestra ed il solista suonano , declamano senza enfasi ne strilli , rendono ascoltabile in todo l’orchetra ed i suoi strumenti.
Liebeck ha una gran testa interpretativa lo aspetto al varco , sperando che non sia un altro magnifico Kavakos.
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Lengyel
Da sordo Mer Dic 09, 2020 3:08 pm
La Lengyel viene accompagnata da Ansermet e la sua orchestra nel 1958,,,,
l’impostazione pur essendo molto fluida non è ACR , il timbro della L. è meraviglioso esteso negli alti ma con un corpo nel basso( viola) , mieloso senza eccedere , lirico e cantabile nel primo movimento quando riprende il tema , nella cadenza si capisce l’interpretazione , che è una via di mezzo fra quelle indiavolate e quelle meditative.
La ripresa con l’orchestra è da antologia , galleggia su un tempo che poi rubando velocemente introduce il secondo movimento.
A. si prende il tempo giusto , la L. parte con una dizione lirica , il timbro è tagliente , luminoso ma al tempo corposo (ricorda la viola in alcuni passaggi) capisci che potrebbe tranquillamente tirare , ma l’interpretazione è altra , meditata e lirica dove si mette in primo piano , su tutto , la capacità espressiva del suo suono.
Ed infine l’ultimo movimento , il più difficile , quello dove si rischia di finire in balera o peggio ancora al campo zingari.
Con A. non può succedere la sua mano è pesante e cadenzata ma mai zompettante (mi ricorda il miglior Munch), la L. diventa una lamina di acciaio e che cavata nel finale.
l’impostazione pur essendo molto fluida non è ACR , il timbro della L. è meraviglioso esteso negli alti ma con un corpo nel basso( viola) , mieloso senza eccedere , lirico e cantabile nel primo movimento quando riprende il tema , nella cadenza si capisce l’interpretazione , che è una via di mezzo fra quelle indiavolate e quelle meditative.
La ripresa con l’orchestra è da antologia , galleggia su un tempo che poi rubando velocemente introduce il secondo movimento.
A. si prende il tempo giusto , la L. parte con una dizione lirica , il timbro è tagliente , luminoso ma al tempo corposo (ricorda la viola in alcuni passaggi) capisci che potrebbe tranquillamente tirare , ma l’interpretazione è altra , meditata e lirica dove si mette in primo piano , su tutto , la capacità espressiva del suo suono.
Ed infine l’ultimo movimento , il più difficile , quello dove si rischia di finire in balera o peggio ancora al campo zingari.
Con A. non può succedere la sua mano è pesante e cadenzata ma mai zompettante (mi ricorda il miglior Munch), la L. diventa una lamina di acciaio e che cavata nel finale.
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Menuhin è ,,,,,,
Da sordo Mer Dic 16, 2020 11:51 am
Ancora il concerto di B. , questa volta in una edizione poco nota ma strepitosa sia per direzione che per il solista che è Menuhin In forma smagliante.
Il direttore e l orchestra(illustri sconosciuti)
accompagnano al meglio M. , facendogli sfoggiare tutto il suo repertorio di timbri , dal mieleoso al leggermente incazzoso(M. è sempre esteticamente piacevole nei fortissimi e nelle strappate).
Il tempo nel primo movimento è assai vario , veloce dove serve , lento quando il violino lo richiede, M. è strepitoso , rilassato , messo a proprio agio nell’esporre la sua propria ed unica liricità.
Arrivati alla cadenza , M. suona quella del suo maestro Enescu in maniera eccelsa.
Qui , ma in tutto il concerto ci si rende conto della grandezza e del dono supremo che ha ricevuto M.
Il secondo movimento inizia con i fiati magistralmente condotti da S. , in una dizione ideale , serena , usando un tempo lento , delibando all’infinito l’intro in modo da render l’arrivo del violino una sorta di angelo che appare all’improvviso ,non vi dico che meraviglia crea M.
Il terzo movimento è anche esso condotto ottimamente da S. , lo rende giocoso come non mai senza ridurlo ad una danzetta zigana , M. mi lascia senza fiato per le mille sfumature che è capace di creare,,,,,
Questo concerto è stato inciso il 2 dicembre del 1940 ,,,,,
ps tutti i due cd sono fenomenali.
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Re: Brahms violin concerto
Da Giordano Gio Gen 13, 2022 12:06 am
In questi giorni sto riascoltando il CD che mi ha regalato mio cugino quest’estate al cui interno vi è il concerto per violino di Brahms eseguito da Oistrakh, Kondrashin e l’orchestra USSR State Symphony Orchestra (edizione 1953).
Questa appartiene ad una delle interpretazioni top di questo concerto (forte, brillante... “stonda “gli aspetti più cupi dell’opera): Oistrakh è in grande forma (espressivo... “luminoso”)... insomma “tirato a lucido”; Kondrashin solido, bravo nel concertare con il violinista e non era facile vista la grande personalità che aveva David (molti hanno sfigurato con lui).
Una pecca è che c’è uno squilibrio dei livelli sonori tra il solista, un po’ troppo davanti, e l’orchestra (purtroppo in voga in quegli anni quando si doveva registrare un disco).
Questa appartiene ad una delle interpretazioni top di questo concerto (forte, brillante... “stonda “gli aspetti più cupi dell’opera): Oistrakh è in grande forma (espressivo... “luminoso”)... insomma “tirato a lucido”
; Kondrashin solido, bravo nel concertare con il violinista e non era facile vista la grande personalità che aveva David (molti hanno sfigurato con lui).Una pecca è che c’è uno squilibrio dei livelli sonori tra il solista, un po’ troppo davanti, e l’orchestra (purtroppo in voga in quegli anni quando si doveva registrare un disco).
Giordano- Messaggi : 63
Data di iscrizione : 26.12.21
Una buona lista per cominciare
Da sordo Lun Lug 25, 2022 10:18 am
Oh boy, how long do you guys have? 
This is my favorite work. I have 163 recordings of it. Yes you read that correctly. Just over half of these are on CD and the rest downloaded. Yeah, I'm pretty nuts for the piece. It all started 26 years ago when I had a front row seat to hear Joshua Bell, and I was hooked. It is the dark, searching quality of the first movement that most gets me.
As far as recordings go, let me start by saying I am NOT a big fan of the famous Heifetz/Reiner version. I remember reading the reviews in the mid-90s and excitedly purchasing it, only to be sorely disappointed. Heifetz and Reiner toss it off as a showpiece, which it is not. I must hear struggle and heart to like a Brahms VC recording. Ironically enough, Heifetz's earlier account with Koussevitzky is one of my absolute favorites. In that recording I hear true poetry.
Admittedly biased as I am, I do not think there is another piece in all of the classical music repertoire that has been as lucky on disc as this one. I believe it is THE work to demonstrate your chops as a violinist, even more than the Beethoven. And sure enough, there are literally dozens of GREAT readings from every violinist imaginable.
It is hard to round down, but I would have to say the following are the most essential renditions for everyone to hear once:
Bronislaw Huberman/Artur Rodzinski (Pristine, Music & Arts)
Fritz Kreisler/Leo Blech (Naxos, Music & Arts, Biddulph, Pearl)
Jascha Heifetz/Serge Koussevitzky (RCA, Naxos, IDIS)
Joseph Szigeti/Sir Hamilton Harty (EMI, Naxos)
Adolf Busch/Hans Münch (Guild, Music & Arts, Arbiter)
Ginette Neveu/Roger Desormière (Tahra, SWR)
Efrem Zimbalist/Serge Koussevitzky (Doremi, Pristine)
Georg Kulenkampff/Hans Schmidt-Isserstedt (Dutton, Pearl)
Christian Ferras/Rudolf Kempe (Archipel)
Erica Morini/George Szell (Music & Arts)
Itzhak Perlman/Carlo Maria Giulini (EMI)
David Oistrakh/George Szell (EMI)
Johanna Martzy/Paul Kletzki (Testament)
Herman Krebbers/Bernard Haitink (Philips)
Nathan Milstein/Anatole Fistoulari (Praga, EMI)
Anne-Sophie Mutter/Kurt Masur (DG)
You might say Huberman, Kreisler, Heifetz, and Szigeti form a sort of Mt Rushmore, each with something different to say. But it doesn't stop with them, as all lovers of this concerto must hear Busch, Neveu, Zimbalist, Kulenkampff, Ferras, Morini, and Martzy. And then for modern stereo, with all apologies to Szeryng and Grumiaux fans, I must give pride of place to Perlman, Oistrakh, Krebbers, Milstein, and Mutter.
But of course I am nuts for this work, so I have ranked all 163 recordings in my collection, giving five stars to the most esteemed versions.
Here is the full list. Happy listening!
1. Bronislaw Huberman/Artur Rodzinski (Pristine, Music & Arts) *****
2. Fritz Kreisler/Leo Blech (Naxos, Music & Arts, Biddulph, Pearl) *****
3. Fritz Kreisler/John Barbirolli (Naxos, Biddulph, Opus Kura, Classica d’Oro, Strings) *****
4. Jascha Heifetz/Serge Koussevitzky (RCA, Naxos, IDIS) *****
5. Ginette Neveu/Roger Desormière (Tahra, SWR) *****
6. Joseph Szigeti/Sir Hamilton Harty (EMI, Naxos) *****
7. Adolf Busch/Hans Münch (Guild, Music & Arts, Arbiter) *****
8. Efrem Zimbalist/Serge Koussevitzky (Doremi, Pristine) *****
9. Ginette Neveu/Issay Dobrowen (Dutton, EMI) *****
10. Georg Kulenkampff/Hans Schmidt-Isserstedt (Dutton, Pearl) *****
11. Jascha Heifetz/Arturo Toscanini (Doremi, IDIS) *****
12. Christian Ferras/Rudolf Kempe (Archipel) *****
13. Erica Morini/George Szell (Music & Arts) *****
14. Erica Morini/Bruno Walter (Tahra, Archipel, Nuova Era) *****
15. Adolf Busch/William Steinberg (Music & Arts) *****
16. David Oistrakh/Kirill Kondrashin (1963 rec.) (BBC) *****
17. David Oistrakh/Otmar Nussio (Aura) *****
18. Itzhak Perlman/Carlo Maria Giulini (EMI) *****
19. David Oistrakh/George Szell (EMI) *****
20. Johanna Martzy/Paul Kletzki (Testament) *****
21. Herman Krebbers/Bernard Haitink (Philips) ****1/2
22. Jascha Heifetz/George Szell (Prelude) ****1/2
23. Gioconda de Vito/Paul van Kempen (Naxos, Arkadia) ****1/2
24. Yehudi Menuhin/Wilhelm Furtwängler (Tahra, Naxos, EMI) ****1/2
25. Nathan Milstein/Paul Kletzki (Claves) ****1/2
26. David Oistrakh/Charles Bruck (INA) ****1/2
27. David Oistrakh/Sir Malcolm Sargent (BBC) ****1/2
28. Leonid Kogan/Kirill Kondrashin (1967 rec.) (Melodiya LP) ****1/2
29. Leonid Kogan/Karl Eliasberg (Monopole, Arlecchino, Music Online) ****1/2
30. Ginette Neveu/Hans Schmidt-Isserstedt (Tahra, Scribendum, Acanta) ****1/2
31. Ginette Neveu/Antal Doráti (Music & Arts) ****1/2
32. Nathan Milstein/Anatole Fistoulari (Praga, EMI) ****1/2
33. Christian Ferras/Carl Schuricht (Testament) ****1/2
34. Erica Morini/Artur Rodzinski (DG, Westminster, Millennium) ****1/2
35. David Oistrakh/Kirill Kondrashin (1952 rec.) (Melodiya, Omega, Urania, Moscow Studio) ****1/2
36. Anne-Sophie Mutter/Kurt Masur (DG) ****
37. David Oistrakh/Hermann Abendroth (Tahra, Scribendum) ****
38. David Oistrakh/Franz Konwitschny (DG, Profil, Ds Classics) ****
39. Nathan Milstein/Pierre Monteux (Tahra, Arioso, Music & Arts, Audiophile) ****
40. David Oistrakh/Antonio Pedrotti (Supraphon, Multisonic) ****
41. David Oistrakh/Fritz Rieger (Archipel) ****
42. Nathan Milstein/William Steinberg (EMI) ****
43. Nathan Milstein/Victor de Sabata (Tahra, Archipel, Nuova Era, Arkadia) ****
44. Herman Krebbers/Hein Jordans (Philips, Fontana LP) ****
45. David Oistrakh/Gennadi Rozhdestvensky (1966 rec.) (EMG, Leningrad Masters, Icone) ****
46. Gioconda de Vito/Wilhelm Furtwängler (Tahra, Idis, Urania, Music & Arts) ****
47. Leonid Kogan/Kirill Kondrashin (1959 rec.) (EMI, Guild) ****
48. Leonid Kogan/Pierre Monteux (Doremi, Melodiya) ****
49. Yehudi Menuhin/Sir Adrian Boult (BBC) ****
50. Leonid Kogan/Charles Bruck (Testament) ****
51. Janine Jansen/Antonio Pappano (Decca) ****
52. Henryk Szeryng/Pierre Monteux (RCA, JVC) ****
53. Gioconda de Vito/Eugen Jochum (Tahra) ****
54. Gioconda de Vito/Rudolf Schwarz (Archipel, Amare) ****
55. Xue-Wei/Ivor Bolton (ASV) ****
56. Ida Haendel/Sergiu Celibidache (Testament) ****
57. Isaac Stern/Sir Thomas Beecham (Sony) ****
58. Yehudi Menuhin/Rudolf Kempe (EMI) ****
59. Arthur Grumiaux/Eduard van Beinum (Philips, Regis) ****
60. David Oistrakh/Otto Klemperer (EMI) ***1/2
61. Joseph Szigeti/Dmitri Mitropoulos (Music & Arts, Legend, Enterprise) ***1/2
62. Jascha Heifetz /Fritz Reiner (RCA) ***1/2
63. Nathan Milstein/Herbert von Karajan (Tahra) ***1/2
64. David Oistrakh/Witold Rowicki (CD Accord) ***1/2
65. Gioconda de Vito/Ferenc Fricsay (Audite) ***1/2
66. Yehudi Menuhin/George Schneevoigt (Doremi) ***1/2
67. Michael Rabin/Rafael Kubelik (Doremi) ***1/2
68. Michael Rabin/Zoltan Rozsnyai (Testament) ***1/2
69. Zino Francescatti/Eugene Ormandy (Biddulph, Naxos) ***1/2
70. Joseph Szigeti/Eugene Ormandy (Sony) ***1/2
71. Vadim Repin/Riccardo Chailly (DG) ***1/2
72. Joshua Bell/Christoph von Dohnányi (Decca) ***1/2
73. Henryk Szeryng/Antal Doráti (Mercury) ***1/2
74. Henryk Szeryng/Rafael Kubelik (Orfeo) ***1/2
75. Christian Ferras/Herbert von Karajan (DG) ***1/2
76. Leonid Kogan/Vasil Stefanov (BNR) ***1/2
77. Pinchas Zukerman/Daniel Barenboim (DG) ***1/2
78. Albert Spalding/Wilhelm Loibner (Indie, Pearl) ***1/2
79. Christian Ferras/Charles Bruck (Ina) ***1/2
80. Wolfgang Schneiderhan/Karl Böhm (Urania, Opus Kura) ***1/2
81. David Garrett/Zubin Mehta (Decca) ***1/2
82. Anne-Sophie Mutter/Herbert von Karajan (DG) ***1/2
83. Arthur Grumiaux/Ernest Ansermet (Andromeda) ***1/2
84. Nathan Milstein/István Kertész (Music & Arts) ***1/2
85. Ossy Renardy/Charles Munch (Dutton, Pristine, Dante, Biddulph) ***1/2
86. Hideko Udagawa/Sir Charles Mackerras (Chandos, Nimbus) ***1/2
87. Viktoria Mullova/Claudio Abbado (Philips) ***1/2
88. Herman Krebbers/Willem Mengelberg (Music & Arts) ***1/2
89. Julia Fischer/Yakov Kreizberg (Pentatone) ***1/2
90. Tasmin Little/Vernon Handley (EMI) ***1/2
91. Boris Belkin/Iván Fischer (Decca) ***1/2
92. Shlomo Mintz/Claudio Abbado (DG) ***1/2
93. Ulf Hoelscher/Klaus Tennstedt (EMI) ***1/2
94. Wolfgang Schneiderhan/Paul van Kempen (DG) ***
95. Gidon Kremer/Leonard Bernstein (DG) ***
96. Isaac Stern/Eugene Ormandy (Sony) ***
97. Berl Senofsky/Sir John Barbirolli (West Hill Radio Archives) ***
98. Hilary Hahn/Sir Neville Marriner (Sony) ***
99. Gil Shaham/Claudio Abbado (DG) ***
100. Hans Klepper/Alfred Scholz (Quintessence) ***
101. Zino Francescatti/Dmitri Mitropoulos (Orfeo, Intaglio, Andromeda) ***
102. Ricardo Odnoposoff/Carl Bamberger (Doremi) ***
103. Elmer Oliveira/Gerard Schwarz (Artek) ***
104. Arthur Grumiaux/Sir Colin Davis (Philips) ***
105. Mincho Minchev/Vasil Stefanov (Vivace, Balkanton BCA) ***
106. Thomas Zehetmair (Avie) ***
107. Ilya Kaler/Pietari Inkinen (Naxos) ***
108. Johanna Martzy/Günter Wand (Hänssler) ***
109. Henryk Szeryng/Carl Schuricht (Ina) ***
110. Gidon Kremer/Herbert von Karajan (EMI) ***
111. Berl Senofsky/Rudolf Moralt (Forgotten Records, Historic Records) ***
112. Nathan Milstein/Eugen Jochum (DG, Belart) ***
113. Zino Francescatti/Leonard Bernstein (Sony) ***
114. Henryk Szeryng/Erich Leinsdorf (Praga) ***
115. Philippe Hirschhorn/Jiri Starek (Doremi) ***
116. Uto Ughi/Wolfgang Sawallisch (RCA) ***
117. Zino Francescatti/Erich Leinsdorf (Music & Arts) ***
118. Takako Nishizaki/Stephen Gunzenhauser (Naxos) ***
119. Leonid Kogan/Pavel Kogan (Yedang) ***
120. Maxim Vengerov/Daniel Barenboim (Teldec) ***
121. Zino Francescatti/Ernest Bour (Hänssler) ***
122. Henryk Szeryng/Bernard Haitink (Philips) ***
123. Siegfried Borries/Max Fiedler (Music & Arts) ***
124. Endre Wolf/Anthony Collins (World Record Club) ***
125. Leonidas Kavakos/Riccardo Chailly (Decca) **1/2
126. Julian Rachlin/Mariss Jansons (Warner) **1/2
127. Sarah Chang/Kurt Masur (EMI) **1/2
128. Lisa Batiashvili/Christian Thieleman (DG) **1/2
129. Antje Weithaas (CAvi-Music) **1/2
130. David Nadien/Vilem Sokol (Cambal d’amour) **1/2
131. Thomas Zehetmair/Christoph von Dohnányi (Teldec) **1/2
132. Aaron Rosand (Vox) **1/2
133. Pinchas Zukerman/Zubin Mehta (RCA) **1/2
134. Eduard Grach/Kirill Kondrashin (Russian Compact Disc) **1/2
135. Susanne Lautenbacher/Robert Wagner (Vox, Family Library of Great Music) **1/2
136. Viktor Tretyakov/Yuri Temirkanov (Brilliant Classics) **1/2
137. Viktor Tretyakov/Vladimir Fedoseyev (Revelation, Olympia) **1/2
138. Alexei Bruni/Ilmar Lapinsch (EMG) **1/2
139. Joseph Swensen (Linn) **1/2
140. Vladimir Spikakov/Yuri Temirkanov (RCA) **1/2
141. Renaud Capuçon/Daniel Harding (Erato) **1/2
142. Kyung Wha Chung/Simon Rattle (EMI) **1/2
143. Itzhak Perlman/Daniel Barenboim (EMI) **1/2
144. Raphaël Oleg/Libor Pešek (Denon) **1/2
145. Jacques Thibaud/Jean Fournet (Philips) **1/2
146. Rachel Barton Pine/Carlos Kalmar (Cedille) **1/2
147. Frank Peter Zimmermann/Wolfgang Sawallisch (EMI) **1/2
148. Frank Peter Zimmermann/Alan Gilbert (New York Philharmonic) **1/2
149. Bohuslav Matoušek/Vladimir Válek (Stradivari) **1/2
150. Dmitry Sitkovetsky/Sir Neville Marriner (Hänssler) **1/2
151. Nadja Salerno-Sonnenberg/Edo de Waart (EMI) **1/2
152. Borika van den Booren/Eduardo Marturet (Brilliant) **1/2
153. Nikolaj Znaider/Valery Gergiev (RCA) **1/2
154. Benjamin Schmid/Cristian Mandeal (Oehms) **
155. Andrés Cárdenes/Ian Hobson (Artek) **
156. Takayoshi Wanami/Adrian Leaper (IMP) **
157. Ivan Czerkov/Helmut Bucher (Denon) **
158. Christian Tetzlaff/Thomas Dausgaard (Virgin) **
159. Katrin Scholz/Michael Sanderling (Berlin Classics) **
160. Isabelle Faust/Daniel Harding (Harmonia Mundi) **
161. Evgueni Bushkov/Alexander Rahbari (Discover) **
162. Nigel Kennedy/Klaus Tennstedt (EMI) **
163. Joseph Szigeti/Herbert Menges (Philips, Mercury) **
This is my favorite work. I have 163 recordings of it. Yes you read that correctly. Just over half of these are on CD and the rest downloaded. Yeah, I'm pretty nuts for the piece. It all started 26 years ago when I had a front row seat to hear Joshua Bell, and I was hooked. It is the dark, searching quality of the first movement that most gets me.As far as recordings go, let me start by saying I am NOT a big fan of the famous Heifetz/Reiner version. I remember reading the reviews in the mid-90s and excitedly purchasing it, only to be sorely disappointed. Heifetz and Reiner toss it off as a showpiece, which it is not. I must hear struggle and heart to like a Brahms VC recording. Ironically enough, Heifetz's earlier account with Koussevitzky is one of my absolute favorites. In that recording I hear true poetry.
Admittedly biased as I am, I do not think there is another piece in all of the classical music repertoire that has been as lucky on disc as this one. I believe it is THE work to demonstrate your chops as a violinist, even more than the Beethoven. And sure enough, there are literally dozens of GREAT readings from every violinist imaginable.
It is hard to round down, but I would have to say the following are the most essential renditions for everyone to hear once:
Bronislaw Huberman/Artur Rodzinski (Pristine, Music & Arts)
Fritz Kreisler/Leo Blech (Naxos, Music & Arts, Biddulph, Pearl)
Jascha Heifetz/Serge Koussevitzky (RCA, Naxos, IDIS)
Joseph Szigeti/Sir Hamilton Harty (EMI, Naxos)
Adolf Busch/Hans Münch (Guild, Music & Arts, Arbiter)
Ginette Neveu/Roger Desormière (Tahra, SWR)
Efrem Zimbalist/Serge Koussevitzky (Doremi, Pristine)
Georg Kulenkampff/Hans Schmidt-Isserstedt (Dutton, Pearl)
Christian Ferras/Rudolf Kempe (Archipel)
Erica Morini/George Szell (Music & Arts)
Itzhak Perlman/Carlo Maria Giulini (EMI)
David Oistrakh/George Szell (EMI)
Johanna Martzy/Paul Kletzki (Testament)
Herman Krebbers/Bernard Haitink (Philips)
Nathan Milstein/Anatole Fistoulari (Praga, EMI)
Anne-Sophie Mutter/Kurt Masur (DG)
You might say Huberman, Kreisler, Heifetz, and Szigeti form a sort of Mt Rushmore, each with something different to say. But it doesn't stop with them, as all lovers of this concerto must hear Busch, Neveu, Zimbalist, Kulenkampff, Ferras, Morini, and Martzy. And then for modern stereo, with all apologies to Szeryng and Grumiaux fans, I must give pride of place to Perlman, Oistrakh, Krebbers, Milstein, and Mutter.
But of course I am nuts for this work, so I have ranked all 163 recordings in my collection, giving five stars to the most esteemed versions.
Here is the full list. Happy listening!
1. Bronislaw Huberman/Artur Rodzinski (Pristine, Music & Arts) *****
2. Fritz Kreisler/Leo Blech (Naxos, Music & Arts, Biddulph, Pearl) *****
3. Fritz Kreisler/John Barbirolli (Naxos, Biddulph, Opus Kura, Classica d’Oro, Strings) *****
4. Jascha Heifetz/Serge Koussevitzky (RCA, Naxos, IDIS) *****
5. Ginette Neveu/Roger Desormière (Tahra, SWR) *****
6. Joseph Szigeti/Sir Hamilton Harty (EMI, Naxos) *****
7. Adolf Busch/Hans Münch (Guild, Music & Arts, Arbiter) *****
8. Efrem Zimbalist/Serge Koussevitzky (Doremi, Pristine) *****
9. Ginette Neveu/Issay Dobrowen (Dutton, EMI) *****
10. Georg Kulenkampff/Hans Schmidt-Isserstedt (Dutton, Pearl) *****
11. Jascha Heifetz/Arturo Toscanini (Doremi, IDIS) *****
12. Christian Ferras/Rudolf Kempe (Archipel) *****
13. Erica Morini/George Szell (Music & Arts) *****
14. Erica Morini/Bruno Walter (Tahra, Archipel, Nuova Era) *****
15. Adolf Busch/William Steinberg (Music & Arts) *****
16. David Oistrakh/Kirill Kondrashin (1963 rec.) (BBC) *****
17. David Oistrakh/Otmar Nussio (Aura) *****
18. Itzhak Perlman/Carlo Maria Giulini (EMI) *****
19. David Oistrakh/George Szell (EMI) *****
20. Johanna Martzy/Paul Kletzki (Testament) *****
21. Herman Krebbers/Bernard Haitink (Philips) ****1/2
22. Jascha Heifetz/George Szell (Prelude) ****1/2
23. Gioconda de Vito/Paul van Kempen (Naxos, Arkadia) ****1/2
24. Yehudi Menuhin/Wilhelm Furtwängler (Tahra, Naxos, EMI) ****1/2
25. Nathan Milstein/Paul Kletzki (Claves) ****1/2
26. David Oistrakh/Charles Bruck (INA) ****1/2
27. David Oistrakh/Sir Malcolm Sargent (BBC) ****1/2
28. Leonid Kogan/Kirill Kondrashin (1967 rec.) (Melodiya LP) ****1/2
29. Leonid Kogan/Karl Eliasberg (Monopole, Arlecchino, Music Online) ****1/2
30. Ginette Neveu/Hans Schmidt-Isserstedt (Tahra, Scribendum, Acanta) ****1/2
31. Ginette Neveu/Antal Doráti (Music & Arts) ****1/2
32. Nathan Milstein/Anatole Fistoulari (Praga, EMI) ****1/2
33. Christian Ferras/Carl Schuricht (Testament) ****1/2
34. Erica Morini/Artur Rodzinski (DG, Westminster, Millennium) ****1/2
35. David Oistrakh/Kirill Kondrashin (1952 rec.) (Melodiya, Omega, Urania, Moscow Studio) ****1/2
36. Anne-Sophie Mutter/Kurt Masur (DG) ****
37. David Oistrakh/Hermann Abendroth (Tahra, Scribendum) ****
38. David Oistrakh/Franz Konwitschny (DG, Profil, Ds Classics) ****
39. Nathan Milstein/Pierre Monteux (Tahra, Arioso, Music & Arts, Audiophile) ****
40. David Oistrakh/Antonio Pedrotti (Supraphon, Multisonic) ****
41. David Oistrakh/Fritz Rieger (Archipel) ****
42. Nathan Milstein/William Steinberg (EMI) ****
43. Nathan Milstein/Victor de Sabata (Tahra, Archipel, Nuova Era, Arkadia) ****
44. Herman Krebbers/Hein Jordans (Philips, Fontana LP) ****
45. David Oistrakh/Gennadi Rozhdestvensky (1966 rec.) (EMG, Leningrad Masters, Icone) ****
46. Gioconda de Vito/Wilhelm Furtwängler (Tahra, Idis, Urania, Music & Arts) ****
47. Leonid Kogan/Kirill Kondrashin (1959 rec.) (EMI, Guild) ****
48. Leonid Kogan/Pierre Monteux (Doremi, Melodiya) ****
49. Yehudi Menuhin/Sir Adrian Boult (BBC) ****
50. Leonid Kogan/Charles Bruck (Testament) ****
51. Janine Jansen/Antonio Pappano (Decca) ****
52. Henryk Szeryng/Pierre Monteux (RCA, JVC) ****
53. Gioconda de Vito/Eugen Jochum (Tahra) ****
54. Gioconda de Vito/Rudolf Schwarz (Archipel, Amare) ****
55. Xue-Wei/Ivor Bolton (ASV) ****
56. Ida Haendel/Sergiu Celibidache (Testament) ****
57. Isaac Stern/Sir Thomas Beecham (Sony) ****
58. Yehudi Menuhin/Rudolf Kempe (EMI) ****
59. Arthur Grumiaux/Eduard van Beinum (Philips, Regis) ****
60. David Oistrakh/Otto Klemperer (EMI) ***1/2
61. Joseph Szigeti/Dmitri Mitropoulos (Music & Arts, Legend, Enterprise) ***1/2
62. Jascha Heifetz /Fritz Reiner (RCA) ***1/2
63. Nathan Milstein/Herbert von Karajan (Tahra) ***1/2
64. David Oistrakh/Witold Rowicki (CD Accord) ***1/2
65. Gioconda de Vito/Ferenc Fricsay (Audite) ***1/2
66. Yehudi Menuhin/George Schneevoigt (Doremi) ***1/2
67. Michael Rabin/Rafael Kubelik (Doremi) ***1/2
68. Michael Rabin/Zoltan Rozsnyai (Testament) ***1/2
69. Zino Francescatti/Eugene Ormandy (Biddulph, Naxos) ***1/2
70. Joseph Szigeti/Eugene Ormandy (Sony) ***1/2
71. Vadim Repin/Riccardo Chailly (DG) ***1/2
72. Joshua Bell/Christoph von Dohnányi (Decca) ***1/2
73. Henryk Szeryng/Antal Doráti (Mercury) ***1/2
74. Henryk Szeryng/Rafael Kubelik (Orfeo) ***1/2
75. Christian Ferras/Herbert von Karajan (DG) ***1/2
76. Leonid Kogan/Vasil Stefanov (BNR) ***1/2
77. Pinchas Zukerman/Daniel Barenboim (DG) ***1/2
78. Albert Spalding/Wilhelm Loibner (Indie, Pearl) ***1/2
79. Christian Ferras/Charles Bruck (Ina) ***1/2
80. Wolfgang Schneiderhan/Karl Böhm (Urania, Opus Kura) ***1/2
81. David Garrett/Zubin Mehta (Decca) ***1/2
82. Anne-Sophie Mutter/Herbert von Karajan (DG) ***1/2
83. Arthur Grumiaux/Ernest Ansermet (Andromeda) ***1/2
84. Nathan Milstein/István Kertész (Music & Arts) ***1/2
85. Ossy Renardy/Charles Munch (Dutton, Pristine, Dante, Biddulph) ***1/2
86. Hideko Udagawa/Sir Charles Mackerras (Chandos, Nimbus) ***1/2
87. Viktoria Mullova/Claudio Abbado (Philips) ***1/2
88. Herman Krebbers/Willem Mengelberg (Music & Arts) ***1/2
89. Julia Fischer/Yakov Kreizberg (Pentatone) ***1/2
90. Tasmin Little/Vernon Handley (EMI) ***1/2
91. Boris Belkin/Iván Fischer (Decca) ***1/2
92. Shlomo Mintz/Claudio Abbado (DG) ***1/2
93. Ulf Hoelscher/Klaus Tennstedt (EMI) ***1/2
94. Wolfgang Schneiderhan/Paul van Kempen (DG) ***
95. Gidon Kremer/Leonard Bernstein (DG) ***
96. Isaac Stern/Eugene Ormandy (Sony) ***
97. Berl Senofsky/Sir John Barbirolli (West Hill Radio Archives) ***
98. Hilary Hahn/Sir Neville Marriner (Sony) ***
99. Gil Shaham/Claudio Abbado (DG) ***
100. Hans Klepper/Alfred Scholz (Quintessence) ***
101. Zino Francescatti/Dmitri Mitropoulos (Orfeo, Intaglio, Andromeda) ***
102. Ricardo Odnoposoff/Carl Bamberger (Doremi) ***
103. Elmer Oliveira/Gerard Schwarz (Artek) ***
104. Arthur Grumiaux/Sir Colin Davis (Philips) ***
105. Mincho Minchev/Vasil Stefanov (Vivace, Balkanton BCA) ***
106. Thomas Zehetmair (Avie) ***
107. Ilya Kaler/Pietari Inkinen (Naxos) ***
108. Johanna Martzy/Günter Wand (Hänssler) ***
109. Henryk Szeryng/Carl Schuricht (Ina) ***
110. Gidon Kremer/Herbert von Karajan (EMI) ***
111. Berl Senofsky/Rudolf Moralt (Forgotten Records, Historic Records) ***
112. Nathan Milstein/Eugen Jochum (DG, Belart) ***
113. Zino Francescatti/Leonard Bernstein (Sony) ***
114. Henryk Szeryng/Erich Leinsdorf (Praga) ***
115. Philippe Hirschhorn/Jiri Starek (Doremi) ***
116. Uto Ughi/Wolfgang Sawallisch (RCA) ***
117. Zino Francescatti/Erich Leinsdorf (Music & Arts) ***
118. Takako Nishizaki/Stephen Gunzenhauser (Naxos) ***
119. Leonid Kogan/Pavel Kogan (Yedang) ***
120. Maxim Vengerov/Daniel Barenboim (Teldec) ***
121. Zino Francescatti/Ernest Bour (Hänssler) ***
122. Henryk Szeryng/Bernard Haitink (Philips) ***
123. Siegfried Borries/Max Fiedler (Music & Arts) ***
124. Endre Wolf/Anthony Collins (World Record Club) ***
125. Leonidas Kavakos/Riccardo Chailly (Decca) **1/2
126. Julian Rachlin/Mariss Jansons (Warner) **1/2
127. Sarah Chang/Kurt Masur (EMI) **1/2
128. Lisa Batiashvili/Christian Thieleman (DG) **1/2
129. Antje Weithaas (CAvi-Music) **1/2
130. David Nadien/Vilem Sokol (Cambal d’amour) **1/2
131. Thomas Zehetmair/Christoph von Dohnányi (Teldec) **1/2
132. Aaron Rosand (Vox) **1/2
133. Pinchas Zukerman/Zubin Mehta (RCA) **1/2
134. Eduard Grach/Kirill Kondrashin (Russian Compact Disc) **1/2
135. Susanne Lautenbacher/Robert Wagner (Vox, Family Library of Great Music) **1/2
136. Viktor Tretyakov/Yuri Temirkanov (Brilliant Classics) **1/2
137. Viktor Tretyakov/Vladimir Fedoseyev (Revelation, Olympia) **1/2
138. Alexei Bruni/Ilmar Lapinsch (EMG) **1/2
139. Joseph Swensen (Linn) **1/2
140. Vladimir Spikakov/Yuri Temirkanov (RCA) **1/2
141. Renaud Capuçon/Daniel Harding (Erato) **1/2
142. Kyung Wha Chung/Simon Rattle (EMI) **1/2
143. Itzhak Perlman/Daniel Barenboim (EMI) **1/2
144. Raphaël Oleg/Libor Pešek (Denon) **1/2
145. Jacques Thibaud/Jean Fournet (Philips) **1/2
146. Rachel Barton Pine/Carlos Kalmar (Cedille) **1/2
147. Frank Peter Zimmermann/Wolfgang Sawallisch (EMI) **1/2
148. Frank Peter Zimmermann/Alan Gilbert (New York Philharmonic) **1/2
149. Bohuslav Matoušek/Vladimir Válek (Stradivari) **1/2
150. Dmitry Sitkovetsky/Sir Neville Marriner (Hänssler) **1/2
151. Nadja Salerno-Sonnenberg/Edo de Waart (EMI) **1/2
152. Borika van den Booren/Eduardo Marturet (Brilliant) **1/2
153. Nikolaj Znaider/Valery Gergiev (RCA) **1/2
154. Benjamin Schmid/Cristian Mandeal (Oehms) **
155. Andrés Cárdenes/Ian Hobson (Artek) **
156. Takayoshi Wanami/Adrian Leaper (IMP) **
157. Ivan Czerkov/Helmut Bucher (Denon) **
158. Christian Tetzlaff/Thomas Dausgaard (Virgin) **
159. Katrin Scholz/Michael Sanderling (Berlin Classics) **
160. Isabelle Faust/Daniel Harding (Harmonia Mundi) **
161. Evgueni Bushkov/Alexander Rahbari (Discover) **
162. Nigel Kennedy/Klaus Tennstedt (EMI) **
163. Joseph Szigeti/Herbert Menges (Philips, Mercury) **
Brahmsianhorn ha scritto:
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Dmitry Sitkovetsky
Da sordo Lun Lug 25, 2022 10:44 am
Dirige Marriner con la dovuta trasparenza tipica della ASMIntheF,,,il primo movimento viene impostato con una calma olimpica , fluisce meravigliosamente rendendo ogni strumento chiaro.
S. è un buon violinista. l’adagio inizia benino,,,,manca l’abbandono e quell’atmosfera di note sospese
S. rende il movimento bene ma manca l’accento che suddivide in modo netto il capolavoro dalla routine.L’ultimo mov. è forse il peggiore.
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Edith Peinemann e George Szell
Da sordo Ven Giu 30, 2023 10:21 am
Live Cleveland orch luglio 1968
Il primo movimento è quasi perfetto ,,,,intendo ciò non come un difetto,,,,la perfezione spesso denota mancanza di genialità(vedi heifetz) , nella sua magnifica realizzazione , anche dovuta lalla direzione dello “zio George”( cosi la P. chiamava Szell),,,veloce ma non eccessivo,,,scorre senza sembrare veloce,,,P. è equilibrata ed espressiva,,,un pò algida ma i due interpreti sono lontani da certe esagerazioni romantiche,,,,la cadenza lo dimostra ampiamente,,, classica che più classica si muore,,,,finisce in un abbraccio orchestrale delicato ed avvolgente,,,dove i fiati si sentono🧐,,,
il tempo si allarga e si finisce con un rubato tipico americano
con applauso finale(è un live luglio 1968)
L’intro dell’Adagio dimostra come S. sappia esser al tempo conciso ed espressivo,,,,dando immediatamente la voce alla P.,,,sublime dizione e legato pazzesco,,,il tutto piegato alla volontà ferrea di Szell,,,che mira ad non esser smieloso🥱,,,ma semplicemente classico nel siginificato semplice del termine,,,accompagnare per la retta via il violino,,,,senza farlo tracimare in singhiozzi belcantistici.La loro simbiosi è perfetta , lo ripeto.(bisognerebbe ri ascoltare Szell Oistrahk e confrontarla..)
L’Allegro giocoso ma non troppo vivace ,,,,forse è come dovrebbe esser interpretato,,,veloce ma non volgare ne tantomeno bandistico,,,pur non amando le interpretazione veloci debbo dire che questa è fenomenale.
Il primo movimento è quasi perfetto ,,,,intendo ciò non come un difetto,,,,la perfezione spesso denota mancanza di genialità(vedi heifetz) , nella sua magnifica realizzazione , anche dovuta lalla direzione dello “zio George”( cosi la P. chiamava Szell),,,veloce ma non eccessivo,,,scorre senza sembrare veloce,,,P. è equilibrata ed espressiva,,,un pò algida ma i due interpreti sono lontani da certe esagerazioni romantiche,,,,la cadenza lo dimostra ampiamente,,, classica che più classica si muore,,,,finisce in un abbraccio orchestrale delicato ed avvolgente,,,dove i fiati si sentono🧐,,,
il tempo si allarga e si finisce con un rubato tipico americano
con applauso finale(è un live luglio 1968)L’intro dell’Adagio dimostra come S. sappia esser al tempo conciso ed espressivo,,,,dando immediatamente la voce alla P.,,,sublime dizione e legato pazzesco,,,il tutto piegato alla volontà ferrea di Szell,,,che mira ad non esser smieloso🥱,,,ma semplicemente classico nel siginificato semplice del termine,,,accompagnare per la retta via il violino,,,,senza farlo tracimare in singhiozzi belcantistici.La loro simbiosi è perfetta , lo ripeto.(bisognerebbe ri ascoltare Szell Oistrahk e confrontarla..)
L’Allegro giocoso ma non troppo vivace ,,,,forse è come dovrebbe esser interpretato,,,veloce ma non volgare ne tantomeno bandistico,,,pur non amando le interpretazione veloci debbo dire che questa è fenomenale.
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Milstein
Da sordo Sab Set 09, 2023 11:57 am
Lo abbiamo trascurato pur essendo uno dei campioni assoluti per quanto riguarda il Concerto,,,,,
sordo- Admin
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