Herbert Kegel

1961 Mono in studio,,,,una 1 di Brahms sulla scia ,,,anzi no,,,al pari di quella di Furtwngler,,,Kempe(con la Berliner),,Klemperer,,,,,Abendroth,,,,cazzuta,,,
non esangui come le signorine 🧚dirigono oggi;,,,
c’è il respiro,,,si sentono i fiati,,,,ci sono i coglioni che la rendono virile,,,,degna di esser definita,,,la 10,,,,il nerbo ed il dramma,,,forse solo il,,canto è in secondo piano,,,che belle le trombe,,,,che richiamano le prime battute della 5,,,,,il primo movimento non giunge agli abissi drammatici ed infuocati di F. , ,,, media,,,,il secondo movimento apre con gli archi,,,cosi belli ,,lirici,,,,espressivi,,,senza mai esagerare,,,il saper cantare ,,,,non l’opera,,,l’oratorio,,,
leggendo il lato femminile,,,,scavandone in profondità,,,,tale è la magia sonora che l’ascolto diventa tridimensionale.
Il terzo mov. è interpretato in maniera da metter in evidenza , con la trasparenza,,,,le sezioni orchestrali che di solito vengono messe in secondo piano dai,,,,,rubatori di mestiere,,,qui bisogna rilassarsi,,,,non correre,,,,o (saper)correre se hai il fiato,,,
Il quarto mov apre scuro ma non drammatico(qui le differenze con F.),,,non ci sono esplosioni dinamiche,,,tutto procede calmo(relativamente),,,fino alla “citazione”,,preceduta dagli ottoni,,,che si materializza con autorevolezza classica,,,,con tempi veloci,,,rubati,,,mai volgari,,,men che mai urlati,,,che archi,,,che fiati,,,un vero peccato averla scoperta da vecchio,,,,è una interpretazione che ti lascia inchiodato sulla sedia(trono),,,

La seconda è del 1971 dal vivo,,,,sinfonia difficile,,,l’impostazione è quella della prima,,,
virile ma al tempo,,,,femminile,,,dove serve,,,che archi,,,l’orchestra Rundfunk Lipsia,,,ed i fiati,,,virtuosi mostrano ghirigori mai uditi,,,i corni sono,,pastorali,,,morbidi,,,,,,il primo movimento si sofferma su particolari che sfuggono,,,cesello,,
un termine ci viene in mente,,,,serafico,,,,
questo è il primo movimento.(i timpani son messi in secondo piano,,,)
Il secondo movimento inizia lento,,,ma non pesante,,,luminoso(ancora) come può esser il paradiso,,,,non vi è alcuna fretta ad esporre la bella melodia,,,,ci si bea e basta.(archi fiati e corni)
Quando arriva è paradisiaca,,,esposta a mezza voce,,,,una sorta di stillicidio,,,,fino al forte,,,qui si capisce cosa è una interpretazione,,,,il saper dosare e bilanciare,,,il saper render chiara,,,una frase all’interno del movimento e renderla plausibile con il tutto(non solo all’interno dello stesso movimento ma anche in funzione degli altri,,,una visione globale dell’opera)
Una sorta di danza,,,il terzo movimento,,,più ascolto più mi meraviglio,,,anche qui non vi è una sola nota urlata,,ne forzata,,,l’emissione del tutto è di una naturalezza sconvolgente(la registrazione , ricordo è dal vivo , nessuna manipolazione da parte degli smanopolatori di professione ) ,,,,il movimento vola via con leggerezza,,,e anticipa l’ultimo,,,,che di solito è una esplosione di casino,,,,i virtuosi orchestrali si scatenano,,,cavalcandolo,,,e di conseguenza si fanno disarcionare,,,come fai a far emergere il flauto dal vortice degli archi?,,Ascolta e capirai,,,

L’Offerta Musicale inizia con un improbabile strumento,,,il famoso clavfortepiano,,,,un abominio,,
poi si procede nella più classica tradizione tedesca,,,,l’impostazione è austera,,,seriosa,,,non pallosa,,,,si suddividono le parti fra gli archi,,,setosissimi(audiofil sound) ,,e gli strumenti a fiati,,intendi qui è tutto,,,INTONATO,,,al contrario di una incisione informata (madeche) storicamente🥱,,,,l’espressione è controllata,,,ma siamo lontani dall’eccellenza dimostrata in altre interpretazioni.