Budapest Quartet

Opus 130 con i due finali,,,,






ci sono , se ben ricordo 4 integrali del B. , quella che ascolto è stata incisa negli anni 1951(Gorodetzky) .
Questo quartetto è fra i fondamentali interpreti del repertorio cameristico , è imprescindibile.
Fu composto originalmente da ungheresi , ma la formazione che ci interessa è quella con Roisman , Schneider(Gorodetzky)Kroyt e Misha Schneider, tutti Russi.
Caratteristiche , bel suono , nessuna strappata , ogni strumentista è distinguibile , tempi generalmente calmi , espressività , sono corposo in poche parole una summa che lo rendono riconoscibile subito.
Non solo l’opus 130 , 133 , ma tutta l’integrale è di riferimento , il Budapest è una sorta di melange delle principali scuole quartettistiche europee , Ungherese , Germanica , Russa non dimenticando che avevano come stella polare il Quartetto Capet di scola Franzosa.
Sul’op 130 scrivo solo che è di una eleganza unica , che non sembri superficiale , non lo è , è solo la somma di tutto quello che amo in una interpretazione e rimane , per me , indescrivibile , essendo perfetta.
L’op 133 , leggi su , i quartetti moderni , i cosiddetti,,storicamente informati(maddeche) fanno di questo capolavoro una volgare cavalcata verso il nulla , risolvendo con la violenza ed il ritmo quello che è e dovrebbe esser sublime.
Ascolta il Qt di Budapest e capirai.(porta l’orecchio al legato)