Robert Simpson I quartetti

Sono fortunato,,,,,una mole infinita di musica mi ha cercato e,,,,,trovato,,,

Viviamo in un nuovo medioevo(magari),,,buio e folle(Dark Ages),,,,dedito al nulla,,,che vive all’interno dei telefonini🥱,,ma al tempo stesso l’accesso alla musica(alla Kultur)è un qualcosa di mai accaduto,,,,può instupidire se usato male🧐,,,troppe informazioni sono deleterie se non vengono gestite al meglio(la facilità di accesso alle informazioni rende deleteria la conoscenza per assurdo),,,,il nostro secolo è specializzato ed ha perso la visione d’insieme,,,
ma sto divagando,,,,quello che voglio dire è ,,,siamo oggi in grado di giunger ad una conoscenza
se solo lo desideriamo,,,ma siamo anche distratti da mille sirene incantatrici che ci fanno perder la via,,,,,ci confondono,,,un po come sto facendo io
Comunque sia io la mela la ho afferrata da  solo e me la sto mangiando.

Il primo quartetto di S. è una sorta di pugno nello stomaco,,,, scritto nel 1951,,,,ha una profondità Bachiana,,,,compatta e rocciosa,,,non lascia alcun dubbio,,,è un capolavoro.








I quartetti 4 , 5 , 6 sono ispirati dai quartetti Rasumovsky di B.,,,solo un pazzo,,,od un genio può tentare questa scalata,,,

https://robertsimpson.org.uk/wp-content/uploads/tonics/Tonic1_4-1982.pdf#page=10

Il secondo quartetto sembra leggero,,,è in un unico movimento,,,,inizia con una sorta di scherzo,,,
feroce,,,per poi placarsi in un adagio calmo e meditativo,,,e continuare in una sorta di fuga,,,reminiscenza Beethoveniana per poi estinguersi drammaticamente ,,
Mi sto rendendo conto che ho innanzi una serie di capolavori,,,,,,il quinto con il suo adagio pazzesco è una montagna che abbisogna di svariati ascolti,,,,devo approfondire
I 16 quartetti di S. sono,,,(credo,,son certo)come quelli di Shostakovich,,,,mondi di profondità ed altezze infinite.
Il terzo in due movimenti,,,,un adagio,,,,strepitoso seguito da un allegro altrettanto,,,,un altro capolavoro.