Pascal Quartet
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Pascal Quartet
Se ben ricordo era il 84 ,,mi trovavo a Londra e assiduamente frequentavo Harold Moore(morto qualche anno fa) un tempio per gli amanti della classica,,,stava ancora nella vecchia sede al primo piano di un palazzo vicino alla Victoria station,,,che tempimagnifici,,,gli LP se li faceva pagare,,,,perciò er sordo frequentava pure altri sordidi e luridi bugigattoli londinesi,per risparmiare,,fra cui uno che si chiamava Chepo Chepo ,,,si trovava nella zona dei locali porno,,,quando ci andavo subivo l assalto dei butta dentro di questi locali , quando entravo nel negozietto che vendeva perlopiù musica rock ed altra ignobile spazzatura,,,costoro scuotendo la testa e guardandomi come fossi un pervertito mi davano del rricchione.
Qui trovai il box dei qt di Beethoven int. dal Pascal,,,
Il Pascal era diventata una ossessione,,,me ne aveva parlato "il Mago"(quanti personaggi da film frequentavo per lavoro) quando lavoravo alla Mille Records.
Costui sosteneva che l unico quartetto in grado di render l afflato mortale degli "ultimi" era il P.
Lo pagai due sterline , uscii talmente felice , come se avessi vinto la lotteria.
L interpretazione e' per certi versi sublime , ma ha delle problematiche , l intonazione e la scarsa qualità dell incisione.
Non mi risulta che sia stato ristampato in cd(ma c'e una integrale Mozartiana)
L incisione fu fatta nei primi anni 50 quando erano in declino , per ascoltarlo all apice della carriera bisogna rimediare i dischi del quartetto Calvet(quello della maionese) o ascoltare il Pascal degli anni 40
Mi correggo , esiste tutta la discografia del Pascal su Forgotten Records
Qui trovai il box dei qt di Beethoven int. dal Pascal,,,
Il Pascal era diventata una ossessione,,,me ne aveva parlato "il Mago"(quanti personaggi da film frequentavo per lavoro) quando lavoravo alla Mille Records.
Costui sosteneva che l unico quartetto in grado di render l afflato mortale degli "ultimi" era il P.
Lo pagai due sterline , uscii talmente felice , come se avessi vinto la lotteria.
L interpretazione e' per certi versi sublime , ma ha delle problematiche , l intonazione e la scarsa qualità dell incisione.
Non mi risulta che sia stato ristampato in cd(ma c'e una integrale Mozartiana)
L incisione fu fatta nei primi anni 50 quando erano in declino , per ascoltarlo all apice della carriera bisogna rimediare i dischi del quartetto Calvet(quello della maionese) o ascoltare il Pascal degli anni 40
Mi correggo , esiste tutta la discografia del Pascal su Forgotten Records
Pascal interpreta i quartetti di Beethoven
Scrivevo in altro luogo , come i quartetti francesi siano stati ottimi interpreti di Beethoven,,,,,il Pascal prende il nome , inusualmente , dal 1 violista che era stato fra i fondatori del quartetto Calvet
( tra l altro inventore della famosa maionese)
La caratteristica che mi colpisce è l uniformità d intenti ed il bel suono , si diceva che Dumont(1 violino) e gli altri non avessero una intonazione perfetta , ma leggermente calante,,,,,chissà magari è questo che li caratterizzava
L eloquio è di rara perfezione , i primi tre quartetti dell opus 18 sono dei gioielli interpretativi .
hanno un corpo materico , l emissione è naturale e rilassata , l Adagio affettuoso ed appassionato dell op 18 nr1 ci da una idea di quello che faranno negli ultimi.
Ps esiste un box della Milestone of Legends che comprende tutti i quartetti di Beethoven , prezzo ridicolo
( tra l altro inventore della famosa maionese)
La caratteristica che mi colpisce è l uniformità d intenti ed il bel suono , si diceva che Dumont(1 violino) e gli altri non avessero una intonazione perfetta , ma leggermente calante,,,,,chissà magari è questo che li caratterizzava
L eloquio è di rara perfezione , i primi tre quartetti dell opus 18 sono dei gioielli interpretativi .
hanno un corpo materico , l emissione è naturale e rilassata , l Adagio affettuoso ed appassionato dell op 18 nr1 ci da una idea di quello che faranno negli ultimi.
Ps esiste un box della Milestone of Legends che comprende tutti i quartetti di Beethoven , prezzo ridicolo
Ultima modifica di sordo il Dom Lug 05, 2020 12:50 pm - modificato 1 volta.
Beethoven op 18 nr 6 e op 95
Proseguono gli ascolti del B. , posso dire che l’opus 18 nr6 è eccezionale , La Malinconia è un presagio giovanile di quello che sarebbero stati gli ultimi,,,,,
e come mi disse “il Mago” ,,,,il Pascal negli ultimi fa sentire come nessun’altro
l’aleggio della nera signora.
Come altrettanto eccezionale è l’opus 95 , in tutti e due i quartetti l’intonazione è perfetta,,,,e puoi apprezzare appieno J Dumont.
e come mi disse “il Mago” ,,,,il Pascal negli ultimi fa sentire come nessun’altro
l’aleggio della nera signora.
Come altrettanto eccezionale è l’opus 95 , in tutti e due i quartetti l’intonazione è perfetta,,,,e puoi apprezzare appieno J Dumont.
Ultima modifica di sordo il Dom Lug 05, 2020 12:49 pm - modificato 1 volta.
Chausson Concert op 21 Menuhin Kentner
Uno dei pezzi romantici che più amo è il
Concerto per violino piano e quartetto d’archi,,,,
la prima volta che lo ascoltai fu su un vecchio LP con Thibaud Cortot e Louis Isnard & Vladimir Voulfman(vns.), Georges Blanpain(va.), Maurice Eisenberg(vc.)
come si potesse suonare così ispirati,,,,mi guardai in giro per crcarne altre edizioni ,,,capito il Pascal con Kaufman e Balsam che meraviglia.
Fino ad oggi ero convinto che il Pascal avesse inciso solo una volta questo capolavoro,,,mi sbagliavo.
Oltre al LP avevo acquistato anche un cd japponese(molti anni dopo) e l’avevo ascoltato pensando che fosse l’ edizione di K.& B.
Dovete sapere che i cd jap sono scritti tutti con i tradizionali simboli “non si capisce un cazz” solo una piccola parte è scritta in inglese e naturalmente è talmente piccola che ci vuole la lente(cosa che oggi ho usato)
Per farla breve l’edizione strepitosa che ho ascoltata è Menuhin Kentner,,
sentivo questo violinista meraviglioso ,,incuriosito vado a legger e,,,,
Era Yeh udi
Ultima modifica di sordo il Dom Lug 05, 2020 12:48 pm - modificato 4 volte.
Beethoven op 59 nr 1 1950
Oggi continuo l’ascolto di Beethoven con l’opus 59 nr 1 dove puoi ascoltare L. Pascal(ma anche gli altri)con il suo tipico suono mesto nell Adagio molto e mesto Sul tappeto di pizzicati espone il tema meraviglioso J Dumont(ne riscriveremo) altro capolavoro.Il loro suono non è definibile con il termine “bello”
perchè bello non è , è un qualcosa che va oltre il bello , una sorta di materica espressione tendente all’acido , qui non trovi suoni morbidi , ma solo suoni piegati al dramma espressivo , mi fa pensare quello che alcuni filologi illuminati stanno facendo oggi con 70 anni di ritardo.
perchè bello non è , è un qualcosa che va oltre il bello , una sorta di materica espressione tendente all’acido , qui non trovi suoni morbidi , ma solo suoni piegati al dramma espressivo , mi fa pensare quello che alcuni filologi illuminati stanno facendo oggi con 70 anni di ritardo.
Masculo
Continuando l’ascolto del B. mi rendo conto che è una interpretazione prettamente maschile , poderosa , con gli attributi , come dovrebbe esser di norma.
L’Opus 127 è massiccia e meravigliosa , una magia(Il mago non sbagliava)
Nel secondo mov. Dumont si staglia come anche Pascal , forse c’è qualche problema d’intonazione , ma chi se ne frega.
Bello il fraseggio un pò marziale del finale(2 mov) che conduce alla mestizia presagio degli ultimi.
L’Opus 127 è massiccia e meravigliosa , una magia(Il mago non sbagliava)
Nel secondo mov. Dumont si staglia come anche Pascal , forse c’è qualche problema d’intonazione , ma chi se ne frega.
Bello il fraseggio un pò marziale del finale(2 mov) che conduce alla mestizia presagio degli ultimi.
Opus 130
Che interpretazione , sempre d’impostazione maschia , ma senza alcuna retorica imperomantica.
La Cavatina è una sintesi di mestizia controllata , dove non si viene mai presi dal singhiozzo fine a se stesso.
La Cavatina è una sintesi di mestizia controllata , dove non si viene mai presi dal singhiozzo fine a se stesso.
Opus 131
Si va avanti e si arriva dall'ascolto di questi ultimi capolavori dell’umanità Beethoveniana.
Mi sfuggiva qualcosa del P. , forse la ho individuata , sono quattro solisti che suonano , tutti alla stessa altezza , nessuno in secondo piano.Mi spiego meglio , un quartetto può avere molti modi di esser, avere l’uniformità di suono e sembrare uno strumento unico(penso al QT Italiano) può avere un primo violino esuberante che con il suo eloquio imbriglia gli altri conversanti e cosi via,,,,il Pascal sono quattro inter pares senza primus.
Ps forse perchè il fondatore è il violista?
Mi sfuggiva qualcosa del P. , forse la ho individuata , sono quattro solisti che suonano , tutti alla stessa altezza , nessuno in secondo piano.Mi spiego meglio , un quartetto può avere molti modi di esser, avere l’uniformità di suono e sembrare uno strumento unico(penso al QT Italiano) può avere un primo violino esuberante che con il suo eloquio imbriglia gli altri conversanti e cosi via,,,,il Pascal sono quattro inter pares senza primus.
Ps forse perchè il fondatore è il violista?
Opus 132
Ci avviciniamo alla fine,,,,,che altra corbelleria devo scriver
la sensazione è che il Pascal sia un grandissimo interprete ,
è naturale , espressivo(il giusto) Classico e conferma , se ce fosse ancora bisogno , che i quartetti franzosi sono eccellenti interpreti di B.
Il Molto Adagio Andante è una summa di controllo ed espressività , dove alcuni quartetti soccombono al singhiozzo accentato , pensando di esser espressivi , qui non c’è nessuna forzatura espressiva ma solo una constatazione di un astratto sentimento di mestizia.(forse è questa l’ epressione di Morte che mi raccontava il mago )
Il suono è bellissimo , è lo stesso suono che molti anni dopo J. Cage ricreo nel suo Quartetto(capolavoro) , una sorta di respiro , di ultimo respiro che va a morire.
Alla Marcia,,,,non può , qui , esser il classico movimento veloce e di contrasto,,, che termina in un Allegro , la grandezza interpretativa la si evince dai contro contrasti , un allegro che non lo è , lo è in funzione del Molto Adagio.
E termina nel più classico dei modi,,,,un rubato micidiale,,,,il finale.
Capolavoro.
Ps ormai è chiaro che le accuse da parte della stampa dell’epoca di una certa carenza d’intonazione(che ho anche io ,sordo , riscontrato) è dovuta allo stampaggio approssimativo con cui le case avevano fatto gli LP.
la sensazione è che il Pascal sia un grandissimo interprete ,
è naturale , espressivo(il giusto) Classico e conferma , se ce fosse ancora bisogno , che i quartetti franzosi sono eccellenti interpreti di B.
Il Molto Adagio Andante è una summa di controllo ed espressività , dove alcuni quartetti soccombono al singhiozzo accentato , pensando di esser espressivi , qui non c’è nessuna forzatura espressiva ma solo una constatazione di un astratto sentimento di mestizia.(forse è questa l’ epressione di Morte che mi raccontava il mago )
Il suono è bellissimo , è lo stesso suono che molti anni dopo J. Cage ricreo nel suo Quartetto(capolavoro) , una sorta di respiro , di ultimo respiro che va a morire.
Alla Marcia,,,,non può , qui , esser il classico movimento veloce e di contrasto,,, che termina in un Allegro , la grandezza interpretativa la si evince dai contro contrasti , un allegro che non lo è , lo è in funzione del Molto Adagio.
E termina nel più classico dei modi,,,,un rubato micidiale,,,,il finale.
Capolavoro.
Ps ormai è chiaro che le accuse da parte della stampa dell’epoca di una certa carenza d’intonazione(che ho anche io ,sordo , riscontrato) è dovuta allo stampaggio approssimativo con cui le case avevano fatto gli LP.
Opus,,,133 e 135
Anche nell’opus 133 , il P. si supera , l’impostazione di base è corposa e veloce , ma come negli altri quartetti , usa un legato particolare che rende fluida la Grande Fuga , non cadenzata e strillata , mi rendo conto quanto siano bravi i singoli componenti nel dominarla.L’uso delle mezze voci,,,,sono senza parole(che è mejio)
A volte la Grande Fuga viene eseguita come fosse un delirio di un assatanato , può esser affascinante , Muß es sein? No.
Opus 135 , l’ultimo(appartiene alla Trimurti , con la 9 e la Missa Solemnis)quartetto in tre movimenti , anzi quattro,l’Allegretto è un continuo dialogare fra viola , violini e cello , soave come può esser il paradiso ad un trapassato.
Il Vivace è caotico , antitesi perfetta al primo, è fonte d’ispirazione per i futuri , in una sorte di moto perpetuo in stile classico Beethoveniano, che forse neanche la Grande Fuga eguaglia , come capolavoro apre al Lento assai, cantante e tranquillo , torniamo ad un intellegibile dialogo fra i quattro di una mestizia colma di ,,,,,
il 4 movimento non è altro che uno scherzo Beethoveniano , un lied senza parole che ricongiunge il cerchio ,nella perfezione del’ assoluto ,con il primo movimento.
Dopo non resta che il silenzio.
Il Pascal, un altro capolavoro d’interpretazione Beethoveniana.
In fine posso dire che questa integrale è essenziale , indispensabile.
A volte la Grande Fuga viene eseguita come fosse un delirio di un assatanato , può esser affascinante , Muß es sein? No.
Opus 135 , l’ultimo(appartiene alla Trimurti , con la 9 e la Missa Solemnis)quartetto in tre movimenti , anzi quattro,l’Allegretto è un continuo dialogare fra viola , violini e cello , soave come può esser il paradiso ad un trapassato.
Il Vivace è caotico , antitesi perfetta al primo, è fonte d’ispirazione per i futuri , in una sorte di moto perpetuo in stile classico Beethoveniano, che forse neanche la Grande Fuga eguaglia , come capolavoro apre al Lento assai, cantante e tranquillo , torniamo ad un intellegibile dialogo fra i quattro di una mestizia colma di ,,,,,
il 4 movimento non è altro che uno scherzo Beethoveniano , un lied senza parole che ricongiunge il cerchio ,nella perfezione del’ assoluto ,con il primo movimento.
Dopo non resta che il silenzio.
Il Pascal, un altro capolavoro d’interpretazione Beethoveniana.
In fine posso dire che questa integrale è essenziale , indispensabile.
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