Vegh , quartetto , direttore e violinista.

Opus 130 & 131





la loro prima interpretazione , anni 50 è di una liricità splendente, Sandor V.  come primo violino ha un suono corposo e mai aggressivo.
I tempi sono lenti , giusti .Di questa interpretazione , scrivo solo che è un riferimento assoluto , alcuni(critici) la considerano moscia , preferendo quartetti più cazzuti , dimenticandosi che Beethoven non era un Punk.
Questa interpretazione è di una naturalezza ,,,
è quello che succede quando si dialoga fra quattro gentiluomini e nessuno di essi(sarebbe una contraddizione) prevarica gli altri.
Opus 131 è della stessa pasta , suono bellissimo , pace paradisiaca, tempi che fluiscono con naturalezza , pizzicati corposi. capolavoro.
Molti quartetti hanno suoni magnifici e cazzuti, dinamiche esplosive ,  ma pochi sono in grado di esprimere , in particolare modo negli ultimi , la complessità dei quartetti Beethoveniani , Il Vegh è fra questi.