Quartetto Italiano ,,,Nuovo

Opus 130 incisa per la Columbia è un altra summa assoluta , da possedere.
La bellezza del primo violino si pone nel punto mediano fra il Busch(spigoloso) ed il Vegh(morbido) , Paolo Borciani ha tutte le caratteristiche dei due , fondendole alla perfezione in un suono unico , di una bellezza sublime.
Non sono da meno gli altri componenti del gruppo , tutti chiaramente distinguibili e anche essi sublimi nel produrre il suono dell’Italiano.
Le scelte dei tempi sono perfette , ne tropo lente ne veloci.(vedi il Presto)
Il fraseggio è geniale , mai ascoltato cosi bello.
L’Andante mi ricorda la Pastorale , per la serenità che riescono a creare.
L’interpretazione è talmente studiata , bilanciata , che lascia senza fiato.
Per la prima volta posso ascoltare e distinguere i quattro strumenti(sembra una banalità ) e rendermi conto del titanismo Beethoveniano.
Alla danza tedesca,,,mai ascoltata cosi aerea,,,,capolavoro.
Cavatina,,,dovrei scrivere ,,,equilibrio d’espressione e chiarezza,,,riescono ad esser lenti senza esser lenti,,,,la magia di saper far fluire le note,,, il Finale altro capolavoro di dizione.
Nei? Qualcuno potrebbe sostenere che sono un pò leggeri , poco corposi,,,ma è una scelta di vita.
Questa è una interpretazione imprescindibile , da posizionare sullo scaffale dei capolavori assoluti.

Opus 130 registrazione Philips
L’Adagio si distingue per una maggior corposità è meno mesto dell’edizione Columbia è anche in alcuni passaggi meno violento(forse esagero) , alcune cose si sono smussate , ma li cocones ci sono e non serve ascoltarli(come fanno alcuni quartetti odierni , strilloni , credendo così d’interpretare il volere di B. , che secondo loro era perennemente incazzato)
Mi pare che l’interpretazione sia voltata ad una serenità olimpica , tralascio , anzi no , sottolineare il suono magnifico che producono.
Sembra che si sia persa un pò la naturalezza dell’ed. Columbia in favore di un equilibrio sonoro fra le parti , Borciani suona da dio gli altri pure.
La cosa che lascia interdetti è la capacità di saper raccontare il quartetto che interpretano , usando il legato , le dinamiche , il fraseggio e mille altre diavolerie che mi sfuggono , ma che sono identificabili nell’ascolto d’ogni quartetto da loro interpretato.
E’ tutto chiaro , con il giusto stile , la corretta espressione , se non fosse brutto il termine , direi perfetto.
Il Presto senza i furori spaccarecchie , ma sempre con il supremo gusto Italico(senti i pizzicati)
L’Andante ,,,,senti cosa combinano e come accompagnano Borciani , canto puro. (le dinamiche pazzesche)
Solo un Italico riesce a cantare così(appena formato il quartetto si esibiva con dei cantanti in recital operistici), forse l’edizione che preferisco,,,,
Alla Danza , altro capolavoro di leggerezza e grazia(leggermente più densa e meglio interpretata dell’edizione Columbia che era delicatissima e mesta , ma anch’essa un capolavoro), questo movimento è stato oggetto di critiche ,perchè , dicono , manca di ritmo , come anche tutti gli altri movimenti veloci (allegri ecc.) , sono pazzi e sordi(per davvero) quelli che lo affermano.
Cavatina è metafisica allo stato puro.
Finale Allegro , sordi , ascoltate cosa è il ritmo dell’Italico , non è casino , volgarità , urlo\ o famolo strano , solo grazia e capacità di render il tutto intellegibile ,,,,il seme
nasce dall’incontro con Furtwangler , dopo aver suonato con lui(al piano) il quintetto per piano di Brahms nel 1949 , tutto cambiò , Distorsione Ritmica(Menhuin definiva così la capacità Furtwangleriana d’interpretare,,,) la fecero loro,,
Opus 133 è l’esempio perfetto per poter capire cosa significhi metter in pratica quel
“Distorsione Ritmica”,,,alcuni associano la velocità e il fortissimo alla Grosse Fuge , così deve esser,,,,
Forse , ascolta l’Italiano , hai ascoltato per la prima volta l’op 133 ,,,

Fenomeni veri....il Quartetto Italiano e l'Amadeus Quartet per me sono stati i più grandi quartetti moderni di sempre, sia per vastità del repertorio che per qualità esecutiva. Lasciando stare il Vegh, il Busch, l'Hollywood, il Lerner, il Koeckert, il Budapest, il Pascal, il Tokyo, l'Alban Berg, etc....., strepitosi certamente, unici per tnati aspetti, l'Hagen Quartet è fra i miei preferiti, dopo i due totem assoluti del Quartetto Italiano e dell'Amadeus Quartet, per l'eleganza raffinatissima e il suono meraviglioso. Nei quartetti contemporanei, meraviglioso, ma non ai livelli dei top, il Quartetto Ebene.

Schubert Op168
20 aprile 1964 live , l’Italiano è in mezzo alle interpretazioni degli anni 50 e a quello che sarebbe stato nei 70.
Dobbiamo ripeterci , suono bellissimo , fraseggio intenso , dinamiche sempre controllate , ma qui sembra esserci un altra cosa che mi era sfuggita,,,,,,
il loro portamento è incredibile , strizza l’occhio ai quartetti del passato , pur non avendone nessun difetto,,,la danza del minuetto in perfetto stile viennese , delicata ed aerea , con un magnifico rallentando che introduce i pizzicati arpeggiati che accompagnano il violino , oggi è assai difficile suonar così(ma pure nei tempi d’oro non era comune),,,,i sospiri e le mezze voci,,,,Presto è una delle pagine più belle e difficili , si fà presto a farsi prender la mano e,,,,,correre.
Qui si comincia a vedere quello che sarebbe diventato ,,,,tempi lenti e cesello.
Sarebbe interessante confrontare con l’altra interpretazione degli anni 1952 Decca,,,,




https://archiviofonografico.forumattivo.com/t116-quartetto-italiano#558

Op 132
Nel 1970 dal vivo , si discosta dall’incisione del 1967 in studio per la Philips , il primo movimento, , una via di mezzo fra il suono degli anni 50,,,,leggero e trasparente e quello più corposo dell’incisione in studio , ma son quisquilie.
Ci si sarebbe aspettato un rallentamento dei tempi , una interpretazione più simile a quella del 67,,invece,, più simile alla Philips è quella del 1965 live.
Dal vivo son più Furtwangleriani , in studio Celibidachiani , ma scrivendo ciò si fa un torto all Italiano e alle sue scelte.
I tempi son più veloci , ma mai a discapito della chiarezza e dell’approfondimento(Borciani è un genio come anche Rossi)
Heliger Dankgesang , siamo in presenza di una interpretazione di una profondità indescrivibile.

Grande quartetto... grandissime anche le interpretazioni dei quartetti “ Death and the Maiden” e “Rosamunde” ... Riferimenti.

Warner recordings,,,,,,,il QI non ha mai inciso una nota per la w.
Se la w. ha comprato i diritti della Columbia abbia la capacita di pubblicare il box sotto il glorioso marchio



trovo doppiamente insultante che all’interno del box ci sia un libretto che non comprende la lingua Italiana.
Bella l’idea di riprodurre le copertine originali degli LP , se non fosse per l’orrido logo della w. che le deturpa
non sono stati capaci nemmeno di rispettare i colori originalidelle copertine.



Il mondo è retto da incapaci e questa ne è una ulteriore dimostrazione.

sordo ha scritto:Warner recordings,,,,,,,il QI non ha mai inciso una nota per la w.
Se la w. ha comprato i diritti della Columbia abbia la capacita di pubblicare il box sotto il glorioso marchio

Vergognosi ! C'è solo una parola per descrivere l'incompetenza di questa gente.

sordo ha scritto:trovo doppiamente insultante che all’interno del box ci sia un libretto che non comprende la lingua Italiana.
Bella l’idea di riprodurre le copertine originali degli LP , se non fosse per l’orrido logo della w. che le deturpa
non sono stati capaci nemmeno di rispettare i colori originalidelle copertine.

Capisco che in Italia a comprare musica classica o opera siamo in 4 gatti, ma neanche il testo del libretto in lingua dantesca è veramente un insulto al Quartetto Italiano medesimo, fra le glorie della nostra interpretazione cameristica .