Samuil Feinberg ed il Clavier ben temperato

Dopo aver ascoltato Richter mi è venuta la curiosità di ascoltare un altro grande Russo , Samuil Feinberg , di cui i ricordi sono molto positivi.
Questa interpretazione del Clavier è predominata da una chiarezza polifonica stupefacente(direi Scriabiniana) .Nei preludi e fuga BWV849 e 853 sono esplicativi del modo “lento” d’interpretarli , ci sento la russia di Rachmaninov e Scriabin, un mondo di timbri , suoni distinti fra le due mani , poesia pura.
Quelli interpretati velocemente(in alcuni casi troppo velocemente)tipo il BWV 855. , sono cesellati dal gusto eccellente e nobile dal pianista.Il canto non è mai ostentato ma sempre funzionale al preludio e fuga(non stiamo all’opera)vedi 856.
Al contrario di Richter , i tempi veloci di Feinberg non sono virtuosistici , ma funzionali , di contrasto , a quelli lenti , fusi in una unità globale d’intenti.
In Richter sono meramente virtuosistici.
La grandezza interpretativa è dimostrata dal preludio e fuga(oltre a molti altri , se non tutti) BWV858, trilli , differenziazione dei timbri , bellezza del suono ecc.
La grandezza interpretativa di Feinberg è l’aver reso vivo il Clavier vol1 , non la solita somma di pezzi slegati fra loro o magari uniti nella noia mortale dell’accademico di turno , l’aver reso 24 pezzi che fluiscono senza nemmeno un secondo di noia , l’aver reso ogni preludio e fuga in maniera talmente particolare , ipnotizzando  l’ascoltatore , facendoglieli ascoltare tutti di seguito , senza che il tempo passi invano  .
Altra storia il volume secondo , non saprei dirvi , forse il differente anno di incisione( o altro) , sembra aver perso la vita , la magia del primo volume.
La seconda parte del Clavier è più difficile della prima , più esoterica.
Feinberg interpreta con sufficienza.