Biondi interpreta i Soli

Il tempo passa , a sessanta anni B. affronta i soli di Bach,,,,,ed è già una notizia di per se interessante,,,,la sua militanza fra i cosiddetti,,,,”storicamente informati”,,,,ce lo fà star antipatico,,oggi meno di allora ,,,perchè oramai son tutti storicamente informati,,,un po come tutti i cibi son biologici,,,,nel secolo del selfie,,,basta esser imbecilli e si è felici,,,di esserlo virtualmente,,,,ma non divaghiamo.
La cosa che colpisce dal primo ascolto è la fluidità ,,,rilassata con cui interpreta,,,,finalmente uno che capisce che non servono le capriole ed i salti mortali,,,per render il mondo dei Soli al meglio.
Fraseggio ed abbellimenti di supremo stile,,,,suono bello e dinamiche contenute,,,,tempi sereni,,,rendo questa interpretazione degna di esser definita,,,,Spartana,,,,come Mainardi insegna ,,,,esser presenti nell’interpretazione al pari del compositore dà l’opportunità di render giustizia al meglio alla partitura,,,,anche se in molti credono ancora all’oggettivazione dell’interpretazione,,,,alla fedeltà al testo(nel caso dei Soli è pura utopia),,,alla fedeltà credono gli infedeli,,,,l’interprete illuminato ricrea,,,,la composizione mettendoci sempre del proprio,,,,è quando è illuminato,,,,si fonde con la sua soggettiva anima,,,,a quella del compositore,,,divenendone il tramite momentaneo in terra,,,Biondi riesce in questo pur non avendone conoscenza,,,,,credendo agli slogan pubblicitari che lo hanno reso famoso,,,
ma noi ascoltatori,,,,sordi,,,ce ne freghiamo,,,di quello che lui crede,,,delle sue teorie,,,,dei suoi strumenti,,,più o meno “origginali”{con du gg),,,,delle corde in budello de zebra albina,,,concentrandoci solo sul risultato,,,che è ottimo.

La Ciaccona,,,è un piccolo(si fa per dire) capolavoro di equilibrismi,,,,ormai siamo abituati alle bizzose ed imbizzarrite cavalcate virtuosistiche,,,,atte a dimostrare quanto cazzuto sia il violinista di turno,,,,pochi sanno come domare la C. renderla intellegibile nei suoi meandri più obscuri
pochi quelli che sanno piegare la partitura,,,,interpretare questo significa,,,,piegarsi per piegare,,,
Biondi riesce , sia per scelta dei tempi,,,vari,,,,sia per qualità del suono,,,, sia per gli stessi,,a volte al limite del dissonante,,,,stonando,,,,suonano alla perfezione,,,,trovo qui profondità,,,insondate prima d’ora , quando l’ultima nota finisce di,,,vibrare,,,,sentiamo che qualcosa ci sta venendo meno,,,,

https://www.gramophone.co.uk/podcasts/article/bach-s-sonatas-and-partitas-for-solo-violin-with-fabio-biondi