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Opus 106 “Ecco una sonata che metterà alla prova i pianisti e la potranno suonare per i prossimi 50 anni”

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Opus 106 “Ecco una sonata che metterà alla prova i pianisti e la  potranno suonare per i prossimi 50 anni” - Pagina 2 Empty Kentner.

Messaggio Da sordo Mer Nov 03, 2021 10:38 am

La prima delle due interpretazioni che K. fece della 106,,,,1939,,,,è un capolavoro.
Il metodo interpretativo si avvicina a quello dei grandi,,,Mengelberg,,,Furtwangler,,,,
pura poesia,,,,qui l’equilibrio ,,,il controllo,,,,l’afflato,,,supera l’umana capacità di sintesi.
Il primo movimento dimostra come possa esser suonato con ardore e virilità senza sfondare il piano,,,con autorevolezza,,,,i tempi fluttuano ,,,(la legenda vuole che nel primo movimento si siano rispettati i tempi metronomici scritti da B. 🤔),,,e che suono😲,,,non solo potente,,,chiaro rotondo,,corposo,,,meraviglioso.
Il resto è talmente fenomenale nella sua semplicità che più che descriverlo va sentito.
Questa 106 va posta nello scaffale più in alto,,,,
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Opus 106 “Ecco una sonata che metterà alla prova i pianisti e la  potranno suonare per i prossimi 50 anni” - Pagina 2 Empty Gorini.

Messaggio Da sordo Ven Nov 05, 2021 10:51 am

I primi due movimenti son interpretati con foga,,,,giovanile,,,molto bene,,,
Nell’Adagio G. si calma e interpreta in maniera assai convincente ed ispirata,,,pieno di pathos,,
è bello anche il Largo,,,,,,ottima interpretazione.
Ps G. suona magnificamente la 111 , la sua Arietta è fenomenale😲
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Opus 106 “Ecco una sonata che metterà alla prova i pianisti e la  potranno suonare per i prossimi 50 anni” - Pagina 2 Empty Rangell.

Messaggio Da sordo Lun Nov 08, 2021 3:43 pm

Allegro ,,con fraseggio originale🙂,,,picchia con delicatezza🤔,,,tutto è chiaro,,sembra simile ad altre interpretazioni,,,ma non lo è,,,,come anche nello lo Scherzo,,,ci son mille piccoli particolari,,,che lo rendon meraviglioso,,,ma non ad un ascolto superficiale
🌞
L’Adagio è folle,,,,nella sua declamazione,,,,(torniamo al fatto che solo un grande interprete di Bach,,,lo possa capire al meglio(non solo la 106,,,ma tutto Beethoven),,,
uno stillicidio ,,,,
(per versi simili solo Afanasiev era riuscito a dilatare,,,sfilacciare all’inverosimile,,alcune composizioni,,,,trasfigurandole🤔😲)
qui si va oltre l’espressione del cuore,,,,,è pura sintesi cerebrale🤗
L’Allegro risoluto riporta alla realtà 🤔,,,sembra solo per la scelta “normale” dei tempi,,,e delle dinamiche virili,,,,aleggia spavalda la figura di Bach,,,e non dico altro.😉
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Opus 106 “Ecco una sonata che metterà alla prova i pianisti e la  potranno suonare per i prossimi 50 anni” - Pagina 2 Empty Vendernikov

Messaggio Da sordo Mer Nov 17, 2021 2:36 pm

La sua 106 è una di quelle da posizionare sul più alto scaffale,,,,mi soffermo solo su un particolare che mi ha particolarmente colpito,,,il suo modo di interpretare l Adagio,,,il saperlo dilatare , le note della destra,,,,presenti ,,,tonde ,,lucenti ma levigate,,,,sospese,,,nel tempo ,,,legate in una visione dove tutto fluisce ,,,,,un sogno,,,anzi,,,una sorta di Liebestod,,,che non finisce mai.
Per il resto fatevi un regalo , cercatela,,,,non solo la 106 ma anche la 110,111 e per finire la 109.
Ascoltai per la prima volta V. a casa di un vecchio amico(trentacinque anni fa,,forse di piu , ) , collezionista di interpreti cosiddetti “minori”,,,mi fece ascoltare la 110,,,,il nome di Vendernikov mi si scolpi in mente,,,mi misi alla ricerca dei suoi dischi senza alcun risultato,,,solo recentemente grazie alla Scribendum,,,sono venuto in possesso di alcune sue incisioni,,,i cd japponesi sono sempre stati introvabili,,,e quando si trovavano bisognava fare la cessione del quinto per acquistarli😱,,,,penso come sia possibile che un tale gigante dell’interpretazione non sia mai stato considerato per il suo valore? Sia rimasto uno conosciuto solo da una ristretta di adepti,,
che lo adorano e lo apprezzano,,,io sono fra di loro.
Penso anche che le più grandi interpretazioni della 106 , almeno per me , sono di illustri sconosciuti,,poco noti😮
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Opus 106 “Ecco una sonata che metterà alla prova i pianisti e la  potranno suonare per i prossimi 50 anni” - Pagina 2 Empty Nat.

Messaggio Da sordo Mer Nov 17, 2021 2:38 pm

L’ incipit dell’Allegro,,il più isterico della storia del disco,,,🥺,,,sembra una mitragliata,,
una cosa che non sarebbe venuta in mente neanche a Mengelberg🤗,,,di peggio riesce a fare solo Schnabel
Arrau
di Nat scriveva che era un grande interprete di B. ,,,era imprescindibile ,,,come Backhaus,,,quanto faticai per trovare l’integrale in lp🙄 e che delusione che fù,,,
ma all’epoca non capivo un cazzo,,,,(oggi ugale🤔)
Dopo l’effettaccio introduttivo ,,i primi due movimenti procedono speditamente ,senza in alcun modo far prevedere quello che sarebbe successo negli ultimi due,,
l’Adagio,,,qui le cose cambiano,,,il suono si fà bello ed espressivo (effetto adagio Beethoveniano? ),,,sembra un altro pianista,,,,un fine cesellatore con una manona sinistra dal suono cavernoso ,,,caloroso,,,tondo e una manina destra chiara che declama senza esagerare(forse qualche piccolo “strillo” gli scappa),,,meraviglioso.
Anche il quarto movimento è ottimo,,,,il timbro differenziato fra le due mani,,,,un basso poderoso,,,su cui danza la destra,,,l’esposizione della fuga,,chiara,,perfetta,,,senza alcuna retorica,,,c’è pure un rallentando,,,subito seguito da un fragoroso,,,rubato,,,rimango senza parole 🤔
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Opus 106 “Ecco una sonata che metterà alla prova i pianisti e la  potranno suonare per i prossimi 50 anni” - Pagina 2 Empty Éric Heidsieck

Messaggio Da sordo Mer Nov 17, 2021 2:42 pm

La sua prima 106,,,del 1957
Gia l’Allegro ci fa capire che siamo difronte ad un fine cesellatore,,,,il cui scopo è interpretare al meglio,,,,senza in alcun modo solleticare gli istinti,,,,bestiali,,,del volgo(che chiedono tempi serratti e l’urlo,,spaccapianofortiiiiii ),,,,suoni controllati perciò,,,,ricerca del controllo e del bel suono,,,,sempre tendente all’espressione,,,,non fine a se stesso,,,,ma in funzione della intelligibilità fra le due mani,,,segue uno dei più belli Scherzi,,,,brano di solito sorvolato quasi da tutti gli interpreti,,,,che non vedono l’ora di tuffarsi ,,
nell ‘Adagio,,,,delicato,,suonato come fosse una ninna nanna,,,suono e timbri,,,fenomenali,,,ogni nota,,,come anche lo spazio che le collega è studiato ed approfondito,,,,ma tutta questa “scienza” non la rende innaturale,,,,fossilizzata,,,,,non è un mero esperimento scientifico ,,,
è solo la fusione fra la  capacita di saperla analizzare e l’espressione del cuore,,,solo Kempff riesce a creare una sorta di tempo sonoro,,,,che ti rapisce  e ti trasporta in un altra dimensione,,,
dove non conta,,,,il virtuosismo,,,l’espressione,,,,il suono,,,,,i tempi,,,,perchè tutto fluisce come fosse un semplice discorso in una lingua intellegibile da tutti.
Il Largo è anche esso una summa assoluta,,,,una sorta di pietra di paragone,,
su cui studiare per tentare di capire come possa esser così perfetto,,,
La seconda edizione si discosta di poco,,,,essendo anch’essa eccellente,,,,da porsi sullo scaffale più alto,,,,,stupefacente la qualità del suono , la capacità di render plastica,,presente,,,ogni nota,,di renderla confacente alla successiva,,e globalmente funzionale a tutta l’interpretazione,,
senza che vi siano delle incongruenze fra i movimenti,,,segno questo di una visione unitaria del tutto,,,,non come capita spesso ,,sempre più spesso,,,in alcuni interpreti che sono capaci di “levigare” solo dei particolari ,,o nel miglior caso,,,rende bello solo un movimento.

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Ultima modifica di sordo il Dom Gen 09, 2022 11:15 am - modificato 1 volta.
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Opus 106 “Ecco una sonata che metterà alla prova i pianisti e la  potranno suonare per i prossimi 50 anni” - Pagina 2 Empty Schnabel

Messaggio Da sordo Mer Nov 17, 2021 2:45 pm

Fu un grande pianista,,su questo sono d'accordo con la vulgata,,
le sonate di B. che ci lasciò incise sono un enigma🤔,,,
Arrau in un suo libro ricorda come S. suonasse B. in maniera completamente opposta a quello che i suoi dischi ci hanno tramandato😲,,,,
la sua 106,,,,in particolare l’Allegro con i tempi metronomici,,,folli,,,,è una pagliacciata,,,puro circo equestre,,,l’esaltazione della capriola,,,un saltinbanco.
gli ultimi due movimenti risollevano le sorti compromesse in precedenza ,,facendo capire di cosa fosse capace S. ,,,direi di non sprecarci ancora tempo🙄
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Opus 106 “Ecco una sonata che metterà alla prova i pianisti e la  potranno suonare per i prossimi 50 anni” - Pagina 2 Empty Itinerario tra le interpretazioni che più mi hanno “colpito"

Messaggio Da Giordano Sab Gen 08, 2022 6:19 pm

Grazie al tuo lavoro di ricerca su “Hammerklavier” mi si sono aperti alcuni canali di esplorazione molto interessanti ed appaganti… questa composizione l’avevo sempre mal digerita… ora invece “è cambiata la musica”…  Wink.

In questi ultimi 2 mesi ho ascoltato quasi tutte le esecuzioni proposte da Carlo (tranne Lebébure, Nikolayeva del ’82 e Backhaus del ‘59) più qualcun’altra (come ad esempio: Kempff del’36, Richter live di Aldeburgh).
Le interpretazioni di cui scriverò di seguito sono quelle che mi hanno maggiormente colpito, aiutandomi a chiarire ancor di più i diversi aspetti di questa grande Sonata.


Kempff
L’interpretazione che preferisco è quella del 1936, forse meno analitica rispetto a quella del ‘51 (bella interpretazione), ma con più pathos.
In generale comunque è rigorosa, curata nel dettaglio,… ha “respiro”; insomma una grandissima interpretazione.
Ascoltando il terzo movimento, ci sono alcuni momenti che mi tolgono letteralmente il fiato talmente è suonato in modo profondamente intimo da Wilhelm: delicatezza/dolcezza e pesantezza/dolore si intrecciano in una armonia poeticamente meravigliosa.
Una pecca di questa incisione, nonostante nell’edizione APR 2016 vi sia una rimasterizzazione ben fatta, è la qualità della registrazione ma c’era da aspettarselo visto che è del ’36.
Alcuni esempi nel particolare: nel primo movimento i suoni forti tendono ad andare in saturazione perdendo in parte alcuni dettagli dell’esecuzione; in generale c’è meno “luce”, “colore” e “brillantezza” rispetto alle incisioni più moderne. Comunque nonostante questo si riesce a godere di questa grandissima interpretazione… vissuta… che classe!
Se dovessi usare una metafora cinematografica per questa incisione: è come vedere un vecchio film capolavoro in bianco e nero... mano a mano che si viene coinvolti nella trama va in secondo piano il fatto che “non ci sia il colore” ed i dettagli dell’immagine in HD o in 4K per i più giovani Smile .

Rangell
Cesella le varie voci… una interpretazione pulita e controllata… più razionale che passionale. I movimenti che gli sono venuti meglio sono il primo ed il terzo.

Backhaus
Interpretazione rigorosa, raggiunge il suo apice nel primo movimento… bello lo spirito dell’ultimo movimento, ma si perde un po’ in alcuni aspetti fugati della composizione.

Heidsieck
Esecuzione pulita (si distinguono bene le linee armoniche), bene nei fugati, ma manca un po’ di “fuoco” nell’ultimo movimento risultando “tiepido” in alcuni passaggi, come se rimanesse un po’ imbrigliato nell’idea di voler far sentire tutti i fraseggi all’interno della composizione… non liberando del tutto l’anima del pezzo.

Richter
Sia l’interpretazione di Londra del ’75 (suggerita da Carlo) che quella di Praga del ’75 non le trovo convincenti per diversi motivi… di diverso avviso quella, sempre live, di Aldeburgh 11.04.1975.
Il primo movimento è interpretato in modo impetuoso aggressivo, come se avesse una esigenza impellente di esprimersi… Nel terzo movimento, momenti di pura poesia musicale… sognante…che mano sinistra meravigliosa con suono pieno ed espressivo…. Il quarto movimento… febbrile… esaltante… ad un certo punto siamo in un vortice di emozioni.
E’ una interpretazione che con lo scorrere dei minuti si fa sempre più intensa. Dei 4 movimenti forse il secondo è quello che mi convince meno come viene eseguito (lo trovo un po’ appesantito).

Brendel
Sia quella del ’70 (studio) che del ’95 (live) sono belle interpretazioni. Mettendole a paragone una con l’altra, in generale della prima apprezzo più la linea dei bassi, mentre della seconda apprezzo più la mano destra più espressiva.

Annie Fischer
Bello il suono/colore che tira fuori dal suo pianoforte… nell’insieme mi piace l’interpretazione, non mi convincono in pieno i momenti in cui è presente un suono pieno e forte (tende a squilibrarlo verso l’alto, perdendo un po’ corposità )… in generale ha una mano destra espressiva molto bella mentre sento la mano sinistra, se pur bella, un gradino sotto nell’espressività.

Horszwoski
Elegante nel fraseggio più posato rispetto alle altre interpretazioni (smussa l’aggressività della composizione). Un’altra esecuzione da ascoltare Wink .

Kentner
E’ una interpretazione più pacata, intima, con non tanto fuoco… grandissima capacità di leggere il testo musicale… usa con maestria i rubati.  Porta ad esplorare questa sonata alleggerendo alcuni aspetti più inquieti che sono all’interno della composizione.


Attualmente le mie incisioni preferite sono, per motivi diversi, quelle di Kempff del 1936 e di Richter del 1975 live a Aldeburgh.



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Opus 106 “Ecco una sonata che metterà alla prova i pianisti e la  potranno suonare per i prossimi 50 anni” - Pagina 2 Empty Valentina Lisitsa

Messaggio Da sordo Sab Gen 15, 2022 2:52 pm

Non amo le interpretazioni,,,veloci,,,,
ma qui siamo difronte ad un unicum,,,,non è puro virtuosismo,,,,ma semplice idea interpretativa sublimata da una tecnica strabiliante,,,,supportata da una visione globale dell’opera,,,,in poche parole,,,strepitosa

.
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Opus 106 “Ecco una sonata che metterà alla prova i pianisti e la  potranno suonare per i prossimi 50 anni” - Pagina 2 Empty Pierre Reach

Messaggio Da sordo Mer Apr 20, 2022 6:01 pm

Opus 106 “Ecco una sonata che metterà alla prova i pianisti e la  potranno suonare per i prossimi 50 anni” - Pagina 2 712f8210

Pensavo ormai di averle ascoltate tutte,,,,,le interpretazioni particolari,,,,ma il tutto non è cosa possibile,,,,ed infatti mi ritrovo questa interpretazione assai particolare,,,,dal suono antico,,,,
come fosse suonata su un Erard,,,,od altro vecchio pianoforte,,,,e,,,,,poi è completamente assente l’urgenza,,la foga pistatoria che quasi tutti mettono nel primo movimento,,,,equilibrio assoluto che per certi versi mi fa pensare al vecchio Arrau,,,,🤗,,,ma si sente anche la Lefebure,,,
e che bassi,,,corposi e profondi,,sereni,,,nessun rubato finale ma una sorta di rallentando,,così atipico,,,e come se non si volesse finire il movimento,,,rendendolo infinito.
i timbri originali dell’inizio del secondo movimento,,,,anch’esso privo del furore spaccapianoforti,,,,pregno di delicatezze vellutate,,,di piacevoli particolari su cui soffermarsi,,,,
forse mai sentita interpretazione migliore,,,
meraviglia sonora è l’adagio sostenuto,,,,,dove il soffermarsi è una sorta di paradiso,,,,il tempo non esiste,,,,la fretta non si sa cosa sia,,,,oh,,,,tempi elisi🌞,,il saper dosare il tocco in modo da renderlo espressivo nella maniera giusta,,senza mai esagerare,,,nell’esser romantico,,
è talmente bella da lasciare senza fiato.
Degno finale,,,l’ultimo movimento è un capolavoro fra i capolavori,,,,i suoni ed i tempi,,,che meraviglia,,,,essendo un grande Bachiano non poteva che esser anche un grande Beethoveniano,,o,,,,il contrario🤗
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Opus 106 “Ecco una sonata che metterà alla prova i pianisti e la  potranno suonare per i prossimi 50 anni” - Pagina 2 Empty Rudolf Serkin BBC

Messaggio Da sordo Lun Mag 09, 2022 3:33 pm

Opus 106 “Ecco una sonata che metterà alla prova i pianisti e la  potranno suonare per i prossimi 50 anni” - Pagina 2 6d09a810


Ci ho messo un pò per rintracciare questa interpretazione BBC 13 Maggio 1968 della 106 di Serkin,,,,credo sia la migliore ,,,,,l’intro del primo movimento è serena,,,,luminosa,,,senza isterie,,,suonata forte ma non spaccapianoforte,,,
e,,,con piccole imprecisioni,,,,ma chissenefrega🤗,,,,perchè è grandiosa.
Il secondo fugge via con impeto virile,,,,
L’Adagio,,,,,la meraviglia continua,,,,sorprendente il timbro,,,aperto,,,una marcia eroica,,,il tempo veloce ma lento🤔,,,in modo dar render comprensibile la linea discorsiva,,,anche qui percepiamo una rilassatezza emotiva estranea alle altre interpretazioni di S. ed è un bene supremo.
L’ultimo movimento poteva disintegrare tutto quello che sino ad ora aveva fatto,,,,invece è il degno finale di questa ottima interpretazione,,,,,Trascendentale
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Opus 106 “Ecco una sonata che metterà alla prova i pianisti e la  potranno suonare per i prossimi 50 anni” - Pagina 2 Empty Jürg Wyttenbach

Messaggio Da Giordano Lun Mag 30, 2022 1:04 am

Ecco un’altra interpretazione degna di nota.
Wyttenbach ci porta la sua visione della sonata n.29.
All’inizio la prima cosa che balza all’orecchio sono i tempi rapidi con cui suona i vari movimenti, ma ciò non ha impedito all’interprete di portare alla luce diverse sfumature interessanti dell’opera… mantenendo il discorso musicale coerentemente efficace, si sente che ha una visione d’insieme dell’opera.


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Opus 106 “Ecco una sonata che metterà alla prova i pianisti e la  potranno suonare per i prossimi 50 anni” - Pagina 2 Empty Giovanni Mazzocchin

Messaggio Da sordo Sab Lug 09, 2022 12:08 pm

Opus 106 “Ecco una sonata che metterà alla prova i pianisti e la  potranno suonare per i prossimi 50 anni” - Pagina 2 A6749a10

Opus 106 , dalle prime tipiche note dell’Allegro ci si rende conto che siamo difronte ad una interpretazione ottima😮,,,,diversificazione dei timbri delle due mani,,,,il tema ripreso ad una dinamica più contenuta,,,,le note basse corpose ed armoniche,,,rubato,,,da rimaner secchi,,
c’è il virile ,,,non c’è l’ostentazione,,,si è virili,,,,non si cerca di esserlo usando il pianoforte per spaccarci le orecchie.Il tutto viene recitato ed esposto con una chiarezza esemplare , dove i tempi sono piegati ,,,costretti non dalla ricerca dell’applauso,,,alla vita di ogni singola nota,,,,a renderla intellegibile e di conseguenza collegarla nel modo migliore sia alla precedente che a quella che la segue.E’ una summa di delicatezze inframezzate da virilità(se vuoi l’inverso🤗) e di conseguenza espressività.
Schero-Assai Vivace,,,inizia veloce ma prosegue con tempi variati , con frasi originali,,,ti fa capire quanti pianisti lo interpretano a cazzo,,,correndo il più velocemente possibile per arrivare all’adagio🧐,,,,ma questo è un ponte che deve prepararlo in maniera adeguata,,,,logica.
M. vi riesce come pochi hanno saputo fare.
Quello che ricrea ,,,inventa,,nell’Adagio Sostenuto Appassionato con molto sentimento,,,M.
è teatrale nel miglior modo,,,,la capacità di saper render il racconto con tutte le arti pianistiche,,,,rubati,,,tempi mai uniformi che poi significa morti,,, ,,,,dinamiche molto varie e i timbri,,,distinti fra le due mani,,,dove la sinistra crea un tappeto spesso,,corposo ma chiaro,,,da cui fuoriesce la destra,,,ancor più chiara.
Largo-Allegro risoluto Fuga a tre voci,,,,,nell’unità degli intenti anche quest’ultimo movimento è scolpito con perizia,
Interpretazione di riferimento.
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Opus 106 “Ecco una sonata che metterà alla prova i pianisti e la  potranno suonare per i prossimi 50 anni” - Pagina 2 Empty Michie Koyama

Messaggio Da sordo Ven Ago 05, 2022 9:45 am

Opus 106 “Ecco una sonata che metterà alla prova i pianisti e la  potranno suonare per i prossimi 50 anni” - Pagina 2 0a08eb10

Tocca scriverlo chiaramente , i pianisti giapponesi hanno una particolare predisposizione all’interpretazione(di alto livello) delle sonate di Beethoven,,,la Koyama è da questo punto una fuoriclasse.
Il suo suono è chiaro(di solito è sinonimo di sbilanciamenti verso i suoni esangui)ma corposo , la mano sinistra ha una capacità drammatica,,,,i tempi sempre controllati,,,questa 106 è virile ma non è spaccapianoforte😮 e meno male,,,,ha un ‘intelligenza interna sorprendente,,,è un organismo vivente,,unico,,,è quello che dovrebbe esser una interpretazione(piena di sfumature e particolari esaltanti) studiata sia con il cuore che con la mente,,,,il canto delle frasi salienti piega il tempo all’espressione giusta,,una espressione mai forzata,,senza esagerazioni,,,
questa interpretazione non può,,non è,,d’effetto,,,
ne tantomeno virtuosa nel deleterio significato,,,,
mette in risalto,,come solo un giapponese sà fare,,,,il lato melanconico,,
ed ha un gusto sopraffino,,,loro direbbero Iki,,,
Noi scriviamo che
è semplicemente meravigliosa.
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Opus 106 “Ecco una sonata che metterà alla prova i pianisti e la  potranno suonare per i prossimi 50 anni” - Pagina 2 Empty Sokolov Monaco 1975

Messaggio Da sordo Sab Apr 06, 2024 1:04 pm

Lo ho sempre preso poco in considerazione,,,,,fino ad oggi,,,,mi è capitato di ascoltare per caso la sua Opus 106 incisa live il 12 mag.2013 a Salisburgo per la DG,,,,diciamo che mi ha trovato,,,,e ne sono stato piacevolmente colpito.
è scattata la ricerca ,,,e ho trovato un’altra 106,,,incisa sempre Live ,,,Monaco 1975,,,,inizio da qui.
I primi due movimento infuocati ma solidamente interpretati,,,,non rientra nella categoria degli spaccapianoforti,,,
L’Adagio sostenuto. Appassionato e con molto sentimento è semplicemente sublime,,,la scelta del tempo,,,lento,,,,permette dei ceselli che mettono in nuova luce quello che per altri sembra ovvio,,,un canto sommesso ed espressivo,,,la simbiosi con l’opus 106 è totale,,,una sorte di stillicidio eterno(al contrario dei suoi recital estremamente lunghi) che ci porta in un luogo senza tempo,,,,non ci si accorge che il tempo è rarefatto ed eterno🤗 ed il canto ci giunge,,,come fosse la prima volta…dall’infinito.
I suoni,,le dinamiche,,,sono piegate e dominate da un intelletto che,,,non essendo sterile,,,,le rende verbo espressivo
e mai vili ed esteriori effetti scenici.
L’Adagio parla al nostro cuore,,,,il  Largo-Allegro risoluto. Fuga a tre voci, con alcune licenze,,,
punta alla mente,,,ogni volta che lo ascolto il mio cervello è felice🤗.
Qui è strafelice🧐
Sokolov ha 25 anni(se non sbaglio) una tale profondità interpretativa me l’aspetto da un uomo maturo,,,,
non da un 25enne🙄,,,,Capolavoro assoluto.
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