Mainardi ed i suoi,,,Soli
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Mainardi ed i suoi,,,Soli
I Soli per cello di Bach interpretati da M. Sono stati il fulcro,,,il cuore ed il cervello di,,,,
tutto.
Non esiste interpretazione più personale e al tempo stesso fedele allo spirito Bachiano di questa,,,,,l’ascolto ti porta in un’altra dimensione,,,,Preludio della suite1011,,per esempio
Il rispetto del testo si evince dall’assoluta mancanza di protagonismo virtuoso,,,
le note si susseguono in una sorta di legato spaziale,,,,,,nessuna gioia o divertimento nelle danze è qui possibile(bourre 1 e 2 della 1011),,,,sono trasfigurate,,,rese profonde quanto l’anima del compositore,,,,insondabili dai più,,
Non c’è alcuna ricerca del bel suono,,,,,Sparta conta sulla sostanza non sul belletto.
Eppure se ascolti con attenzione ti rendi conto,,,,del bel suono spartano che Mainardi ci dona,,,,mai d’effetto,,sempre di sostanza,,,,senza mai apparire fine a se stesso,,,concentrato verso il fine,,,,che è render omaggio a B. senza tradirlo.
Mai una strappata , un suono forzato , una dinamica urlata,,,,la cella del monaco predilige la preghiera sommessa,,,,(sarabanda 1011)
Sono poche le interpretazioni che rimangono costanti nel passare del tempo,,,nella nostra visione,,,di ascoltatori
noi cambiamo,,,,molte non ci seguono,,,,solo poche resistono immutabili al passare del tempo
le interpretazioni di M. essendo granitiche ,,, autentiche(non centra un cazzo la filologia),,,ti entrano nell’anima e ti seguiranno fino alla tomba.
Il canto è monastico , ricorda i maestri della polifonia,,,,non ha nulla a che fare con l’opera,,,,o le canzoni popolari,,,(preludio 1012),,,è doloroso,,,,è la visione religiosa che insegna a viver nel dolore terreno per poi (tra)passare a “miglior vita”,,,,
questa interpretazione ci dà un assaggio di quello che è il paradiso(Allemande 1012 - Sarabande 1012),,,,,in terra?
Questo è ciò che penso sull’interpretazione dell’integrale incisa per la Archiv nel 1954/55,,,,sulla seconda integrale , quella per la Eurodisc degli anni 1963/64,,,noto che si è perso qualcosa per strada,,,, manca quella concentrazione fluida,,,i tempi si sono,,,allargati,,,sono ancora convito che sia un passo idietro rispetto a qualla degli anni 50,,,,,son sicuro,,,con il passare degli anni,,se Dio vorrà,,,,riusciro a comprender meglio
tutto.
Non esiste interpretazione più personale e al tempo stesso fedele allo spirito Bachiano di questa,,,,,l’ascolto ti porta in un’altra dimensione,,,,Preludio della suite1011,,per esempio
Il rispetto del testo si evince dall’assoluta mancanza di protagonismo virtuoso,,,
le note si susseguono in una sorta di legato spaziale,,,,,,nessuna gioia o divertimento nelle danze è qui possibile(bourre 1 e 2 della 1011),,,,sono trasfigurate,,,rese profonde quanto l’anima del compositore,,,,insondabili dai più,,
Non c’è alcuna ricerca del bel suono,,,,,Sparta conta sulla sostanza non sul belletto.
Eppure se ascolti con attenzione ti rendi conto,,,,del bel suono spartano che Mainardi ci dona,,,,mai d’effetto,,sempre di sostanza,,,,senza mai apparire fine a se stesso,,,concentrato verso il fine,,,,che è render omaggio a B. senza tradirlo.
Mai una strappata , un suono forzato , una dinamica urlata,,,,la cella del monaco predilige la preghiera sommessa,,,,(sarabanda 1011)
Sono poche le interpretazioni che rimangono costanti nel passare del tempo,,,nella nostra visione,,,di ascoltatori
noi cambiamo,,,,molte non ci seguono,,,,solo poche resistono immutabili al passare del tempo
le interpretazioni di M. essendo granitiche ,,, autentiche(non centra un cazzo la filologia),,,ti entrano nell’anima e ti seguiranno fino alla tomba.
Il canto è monastico , ricorda i maestri della polifonia,,,,non ha nulla a che fare con l’opera,,,,o le canzoni popolari,,,(preludio 1012),,,è doloroso,,,,è la visione religiosa che insegna a viver nel dolore terreno per poi (tra)passare a “miglior vita”,,,,
questa interpretazione ci dà un assaggio di quello che è il paradiso(Allemande 1012 - Sarabande 1012),,,,,in terra?
Questo è ciò che penso sull’interpretazione dell’integrale incisa per la Archiv nel 1954/55,,,,sulla seconda integrale , quella per la Eurodisc degli anni 1963/64,,,noto che si è perso qualcosa per strada,,,, manca quella concentrazione fluida,,,i tempi si sono,,,allargati,,,sono ancora convito che sia un passo idietro rispetto a qualla degli anni 50,,,,,son sicuro,,,con il passare degli anni,,se Dio vorrà,,,,riusciro a comprender meglio
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