Pereny ed i Soli

I soli ricordano quelli di Fournier per scorrevolezza , P. ha un suono tendente allo scuro e morbido senza alcuna asperità , il suo legato e fluido pur rimarcando molto bene la ritmica.
L’incisione che sto ascoltando data 2019.
Equilibrio , tempi lenti calmi , veloci calmi.
Potrei dire che è una sorta di “Mainardi” semplificato , ma non gli renderei giustizia.
Nell’interpretare le suite mette una sorta di piacere nello snocciolare le note e nel legarle , nel renderle chiare , a volte al limite dell’intonazione , nelle danze non vi è mai la gioia infinita di alcuni,,,,ma una mestizia , anche essa moderata.
Idem se andiamo ad ascoltare i punti dove si canta,,,,P. è sommesso , il suo canto non è mai volgare , lo devi cercar.(giga suite prima)
Ascolta la perfezione fatta musica , Courante dalla 1010 , che cesello, che controllo , arriva fino quasi all’apice , ma non lo supera mai,,,un canto controllato da una volontà sovrumana.(perché è assai difficile non lasciarsi andare,,,,)
Ancor di più la successiva Sarabanda , un eloquio nuovo , un nuovo modo di far cantare il cello,,,magnifico il sapersi soffermare , levigare le note,,,,portamento elegante e sublime.Poi le arcate,,,,altri meravigliosi accenti.
Ascolta come le fa suonare le Bourree 1 e 2 ,,,mai ascoltate così delle danze
Quello che esce fuori da questi soli è principalmente ,,,,,il canto di una anima,,,,,
un altra visione delle mille,,,,possibili,,,un altra interpretazione indispensabile.