Fischer e 111 (se chiedete di quale Fischer stiamo scrivendo avete sbagliato forum)

[sordo]

Già dall’incipit capisci che stiamo ascoltando una 111 atipica,,,,
non la solita spaccapianoforte,,,,ma una vera interpretazione classica dove nulla è forzato ma tutto sorge spontaneo e naturale,,,,il timbro è magnifico , i tempi tendono alla corsa,,,,ma è un correre senza alcun fiatone,,,le due mani si rincorrono è giungono al traguardo insieme,,,nessuna delle due sovrasta l’altra,,,dopo il turbine,,L’Arietta di una pace tombale,,,,le danze sono contenute,,,qui niente jazz,,
una sapiente scelta del tempo e del rubato,,,dei rallentandi,,,fino ad arrivare a momenti di spensieratezza fuori contesto ma meravigliosi come contrasto,,,al sublime.
La qualità del cesello è pazzesca , non fine a se stessa , ma drammatica , una scultura sonora , usando i martelletti per metter in evidenza i chiaroscuri , render tridimensionali i particolari , dar vita alle note,,,
questa interpretazione è un riferimento assoluto di un demiurgo.
Il finale è come una poesia di Leopardi.