Don Giovanni a cenar teco,,,,

M’invitasti,,e son venuto.

Della serie ,,,,che bello riascoltare le vecchie glorie,,,,
Otto Klemperer concerta in maniera sublime il Don EMI del 1966 , un trattato su come dirigerlo , un tappeto sonoro su cui si stagliano i cantanti , si rimane senza fiato.
L’impostazione è serena , nessun tempo tirato , gli archi son luminosi e setosi
è il classico suono “Mozartiano” che in pochi riuscivano a ricrear, oggi nessuno più sà cosa sia.🦜
Per renderti conto di tali altezze basta ascoltare “finch’han dal vino” , gli altri lo interpretano correndo a perdifiato , O. cesella un tempo rilassato(? no non lo è ma lo sembra) che mette in risalto sia la voce che le minuzie orchestrali , che quando le ascolti , ti rendi conto di tali capolavori ,,,,
I cantanti? Un sogno averli oggi , non ne cito nessuno perchè son tutti bravi .
Mi dimenticavo i fiati , anche essi strepitosi,,,,,Strepitoso , sublime,,,ascolta “Meta di voi qua vadano”
Difetti? Si forse ci sono , ma chi se ne frega , questo è un Don che si fa ascoltare e scivola nelle nostre recchie come un ottimo vino in gola.(Barolo ,,non marzemino)
Fra le due classiche impostazioni,,,quella drammatica alla Furtwangler e quella lirica alla Giulini , O. si pone in quest’ultimo campo.