Fournier il bello
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Fournier il bello
Su F. non si può che scriver bene , suono magnifico , aperto e chiaro è l’antitesi di Mainardi , lo yin e lo yang , essenziali tutti e due alla comprensione delle molteplici sfaccettature dell’interpretazioni.
Il cd della MeloClassic inizia con Bach , la suite 1012 , prosegue con Brahms op99 , la sonata di Debussy più piccoli pezzi , il tutto registrato live il 9 marzo 1957.
Dico subito che siamo difronte ad una giornata illuminata dal Dio della Musica , la sua mano fu non solo su F. ma anche sul pianista Holetschek,,,,nell opus 99 fraseggia in modo assai particolare , facendoci ascoltare per la prima volta,,,Brahms.
La sesta suite senza alcuna asperità ne strappata , un legato di una continuità infinita nel preludio(e non solo)il piacevole soffermarsi nell’alemanda(con qualche notina falsa,,,,) canto puro , sempre con stile , mai sguaiato.(le dinamiche ed i tempi,,
come distinguo nei piani sonori rendono il canto magnifico)
La corrente,,,alternata,,,sottovoce , una sorta di danza privata che porta alla sarabanda,,,una lamentatio che prende il core,,,,le tre voci che si contrappongono creando una simbiosi perfetta,,,,non meramente estetica , anche , espressiva.
Torniamo a danzare , molto cadenzato,,,forse il momento meno riuscito che fà dell’interpretazione un Iki,,,perfetto.
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