Ragna Shirmer interpreta Aria con Variazioni
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Ragna Shirmer interpreta Aria con Variazioni
Quante Variazioni ci sono in commercio , anche il mio Verduraro le ha incise, al macellaro son venute male.
Iniziamo con la Variatio 5 una serie consecutiva di mille suoni , acciaccati , trilli, che la S. interpreta in modo stupendo , concreto , compatto ad una velocità giusta.
La Variatio successiva , la 6 , fà da contrasto alla precedente , essendo lenta , presenta poi , introducendola una delle più belle , la V.7 , viene esposta con un suono che è una via di mezzo fra Gould e Schiff , il tempo è costante , la dizione metronomica.
Questa edizione ha come caratteristiche sonore un buon corpo ed una dinamica tendente al mezzo forte , l’esposizione è chiara , i tempi sono giusti , ad un primo ascolto può dare l’impressione di esser fredda(lo è) e poco espressiva(non è espressiva) , ascoltala due volte e ti accorgerai che l’impostazione è un’altra , perciò non possiamo accusarla di cose che non sono prese in considerazione dall’interprete.
Questa è una interpretazione di testa , in maniera differente può esser paragonata alla splendide edizioni del Clavier di Gulda o Afanassiev
La V. 10 e 11 sono due capolavori di fraseggio.
Ascolta la V. 13 è una interpretazione dove il canto ed il sentimento vengono completamente controllati dalla mente , soggiogati ad un tempo che io definisco magnifico , sospesi , il suono bello(pur essendoci)il canto passano in secondo piano e ti concentri sulle line polifoniche come non mai.
La V.19 è un altro capolavoro, solo un genio poteva crearla così.
La difficile V. 25 , talmente difficile che quasi tutti la rendono soporifera(penso al bel Concerto della Rana che se non fosse stato per la 25,,,,idem il concerto di De Maria)
S. la estremizza , come anche l’Aria finale in pianissimo lenta e legata con un uso di timbri magnifici , il canto lentissimo termina con una mestizia mortale.
Questa interpretazione non potrà mai esser definita , ma neanche capita , da un ascoltatore superficiale e da un solo ascolto, richiede svariati ascolti nel tempo e solo cosi sarai in grado di scoprire i piccoli capolavori nascosti che costituiscono l’ossatura di una interpretazione Capolavoro.
Ps. L’inizio è meno riuscito(sembra , ma forse è lo schok iniziale)del seguito,,,,questa edizione è suddivisa su due cd , il primo Aria e 15 Variatio , il secondo 15 Variatio ed Aria , suddividendo in due cicli l’unità.
Iniziamo con la Variatio 5 una serie consecutiva di mille suoni , acciaccati , trilli, che la S. interpreta in modo stupendo , concreto , compatto ad una velocità giusta.
La Variatio successiva , la 6 , fà da contrasto alla precedente , essendo lenta , presenta poi , introducendola una delle più belle , la V.7 , viene esposta con un suono che è una via di mezzo fra Gould e Schiff , il tempo è costante , la dizione metronomica.
Questa edizione ha come caratteristiche sonore un buon corpo ed una dinamica tendente al mezzo forte , l’esposizione è chiara , i tempi sono giusti , ad un primo ascolto può dare l’impressione di esser fredda(lo è) e poco espressiva(non è espressiva) , ascoltala due volte e ti accorgerai che l’impostazione è un’altra , perciò non possiamo accusarla di cose che non sono prese in considerazione dall’interprete.
Questa è una interpretazione di testa , in maniera differente può esser paragonata alla splendide edizioni del Clavier di Gulda o Afanassiev
La V. 10 e 11 sono due capolavori di fraseggio.
Ascolta la V. 13 è una interpretazione dove il canto ed il sentimento vengono completamente controllati dalla mente , soggiogati ad un tempo che io definisco magnifico , sospesi , il suono bello(pur essendoci)il canto passano in secondo piano e ti concentri sulle line polifoniche come non mai.
La V.19 è un altro capolavoro, solo un genio poteva crearla così.
La difficile V. 25 , talmente difficile che quasi tutti la rendono soporifera(penso al bel Concerto della Rana che se non fosse stato per la 25,,,,idem il concerto di De Maria)
S. la estremizza , come anche l’Aria finale in pianissimo lenta e legata con un uso di timbri magnifici , il canto lentissimo termina con una mestizia mortale.
Questa interpretazione non potrà mai esser definita , ma neanche capita , da un ascoltatore superficiale e da un solo ascolto, richiede svariati ascolti nel tempo e solo cosi sarai in grado di scoprire i piccoli capolavori nascosti che costituiscono l’ossatura di una interpretazione Capolavoro.
Ps. L’inizio è meno riuscito(sembra , ma forse è lo schok iniziale)del seguito,,,,questa edizione è suddivisa su due cd , il primo Aria e 15 Variatio , il secondo 15 Variatio ed Aria , suddividendo in due cicli l’unità.
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