Afanassiev interpreta il Clavier
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Afanassiev interpreta il Clavier
Interpretazione completamente differente da quella di Ashkenazy , Afanassiev è un intimista , sia come impostazione sonora che come visione globale , il suo suono è una via di mezzo fra il pianistico e clavicembalistico , il timbro è magnifico(fuga 849)
850 nessuna velocita , solo equilibrio e suono clavicembalistico con nessuna variazione di tempo o sfumatura timbrica la fuga e recitata metavigliosamente , la mano sinistra è profonda, la destra contrappunta il canto(della sinistra) e poi canta lei.
Il preludio 851 è pazzesco , le due mani vanno a tempi differenti , cesellano due linee che si contrastano lievemente.
Come pazzesco è il preludio 852 , tale cesello risulta paradisiaco.
Pazzesco pure 853 , in todo.
È la scelta del fraseggio e dei tempi che rende questa interpretazione eccezzionale.
E così via , l’interpretazione procede con tempi lenti(ma non ce se ne accorge) con invettive sempre nuove ,meditativa , ogni preludio e fuga e gestito al meglio(come Gulda ) , non aspettarti giocosità , ma mestizia mista alla constatazione che la gioia e l’allegria arrivano solo da una conoscenza profonda del dolore.
L ‘interpretazione di A. appartiene in todo a quelli che io definisco “creatori” , costoro creano l’interpretazione mescolando le due anime , quella del compositore racchiusa nello spartito e l’altra del creatore/interprete, quello che ne esce è un qualcosa di unico che si distingue da le altre interpretazioni che si limitano alla lettura.
Questa edizione si affianca alla interpretazione di Gulda sullo scaffale del sublime.
Preludio e fuga 882
Afanassiev mi ha stupito (non solo)con Il preludio e fuga 882, ma con tutto il Clavier.
In questo preludio c’è una sorta di perpetuum mobile(inizia in sordina poi parte) comincia nel preludio e finisce nella fuga ,
li rende due brani gemelli , credo di non aver mai sentito nulla di cosi perfetto(Gould prima di questo ascolto era fra i miei preferiti).
Una perfetta sintesi di movimento , dinamiche , polifonia , linea melodica , scelta dei tempi e legato che unisce il tutto come non mai.
Capolavoro
Se vuoi fare una comparazione fra vari Clavier , questo è un brano che può dare subito un esito su quale interpretazione vale.
In questo preludio c’è una sorta di perpetuum mobile(inizia in sordina poi parte) comincia nel preludio e finisce nella fuga ,
li rende due brani gemelli , credo di non aver mai sentito nulla di cosi perfetto(Gould prima di questo ascolto era fra i miei preferiti).
Una perfetta sintesi di movimento , dinamiche , polifonia , linea melodica , scelta dei tempi e legato che unisce il tutto come non mai.
Capolavoro
Se vuoi fare una comparazione fra vari Clavier , questo è un brano che può dare subito un esito su quale interpretazione vale.
II
Il vol 2 procede come il primo , anzi meglio , essendo più difficile l’interpretazione A. è ancor più concentrato.Questa interpretazione è per chi ama la bellezza austera , se cerchi il circo hai sbagliato interprete.
Preludio 874 , cadenzato e lento ma legato e con un bel rallentando che mette in risalto la destra , i trili nel finale(più di sette minuti di delizie)
Alcuni diranno , scriveranno(lo hanno già fatto alcuni recensori ) che l’interpretazione è noiosa.Noisaaaa? Si annoiano solo quelli che vi cercano la velocità distruttrice , il salto mortale che li sveglia , quelli che non sono in grado di ascoltare più di un minuto di interpretazione pianistica che non sia eseguita da Horovitz ecc.
La fuga 874 procede con la stessa lemma del preludio in un canto che potrebbe sembrare sfilacciato ma è solo mestizia.
I trilli del preludio 875 , sembra che siano tre mani a suonare.La fuga è di una chiarezza unica.
Si continua con 876 , ma ormai è un pezzo che sei entrato in questo mondo particolare , dove le regole che esistevano , non valgono più innanzi al nostro demiurgo, lasciamo annoiare quelli che si annoiano , io ascolto le note del preludio e godo della fuga 876 che procede calma in un canto mai ascoltato prima(siamo al limite )
Il preludio 878 va ascoltato con attenzione , c’è un piccolo trillo (0,58 e al 2 minuto )immerso nell’infinito sonoro che è così carino , una sorta di singhiozzo che ricorda il canto di una volta, altra cosa stupefacente è la continua variazione del tempo.Capolavoro
La fuga è un capolavoro di legato e di espressione(e di pedale) , il canto lo recepisci solo se conosci la fuga , al contrario di altre interpretazioni , qui è nascosto nel tempo lento.(consiglio il confronto del preludio 878 [la fuga è nettamente inferiore]con un altro capolavoro interpretativo Gould che qui giunge al livello dell’altro suo capolavoro BWV781 )
Nella fuga 879 Gouldeggia senza averne i difetti(cantar a squarciagola staccato)
Preludio 874 , cadenzato e lento ma legato e con un bel rallentando che mette in risalto la destra , i trili nel finale(più di sette minuti di delizie)
Alcuni diranno , scriveranno(lo hanno già fatto alcuni recensori ) che l’interpretazione è noiosa.Noisaaaa? Si annoiano solo quelli che vi cercano la velocità distruttrice , il salto mortale che li sveglia , quelli che non sono in grado di ascoltare più di un minuto di interpretazione pianistica che non sia eseguita da Horovitz ecc.
La fuga 874 procede con la stessa lemma del preludio in un canto che potrebbe sembrare sfilacciato ma è solo mestizia.
I trilli del preludio 875 , sembra che siano tre mani a suonare.La fuga è di una chiarezza unica.
Si continua con 876 , ma ormai è un pezzo che sei entrato in questo mondo particolare , dove le regole che esistevano , non valgono più innanzi al nostro demiurgo, lasciamo annoiare quelli che si annoiano , io ascolto le note del preludio e godo della fuga 876 che procede calma in un canto mai ascoltato prima(siamo al limite )
Il preludio 878 va ascoltato con attenzione , c’è un piccolo trillo (0,58 e al 2 minuto )immerso nell’infinito sonoro che è così carino , una sorta di singhiozzo che ricorda il canto di una volta, altra cosa stupefacente è la continua variazione del tempo.Capolavoro
La fuga è un capolavoro di legato e di espressione(e di pedale) , il canto lo recepisci solo se conosci la fuga , al contrario di altre interpretazioni , qui è nascosto nel tempo lento.(consiglio il confronto del preludio 878 [la fuga è nettamente inferiore]con un altro capolavoro interpretativo Gould che qui giunge al livello dell’altro suo capolavoro BWV781 )
Nella fuga 879 Gouldeggia senza averne i difetti(cantar a squarciagola staccato)
Vivere
“Studio pianoforte, scrivo molto in due lingue, ma non in russo - in russo scrivo solo poesie; Pubblico libri, bevo vino, vado al ristorante, cammino nei boschi e gioco con il mio meraviglioso gatto. ” ha scritto:
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