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Rudolf Serkin

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Messaggio Da sordo Gio Giu 17, 2021 1:37 pm

Rudolf Serkin 91e1ca10


Una serie di sonate Beethoveniane registrate fine anni 40 inizio anni 50 da S.
Opus 27n2- opus 13 - opus 57 - opus 81a - opus 53 - opus 109 - opus 78 presentano tutte un denominatore comune , un pianista con due cocones giganteschi.
Mi spiego meglio , suono metallico e cazzuto , tempi serrati dove serve , dinamiche spacca pianoforte  ed un cazzo di legato🌵, un ascolto che ti lascia senza fiato.
Ascolta la Chiaro di Luna e pensa a quanti pianisti l’hanno storpiata rendendola una sonata ammoscia palle , S. la rende viva , di nuovo ascoltabile .
La Waldstein con un primo movimento “fero e fuoco” ed il secondo sublimato che sembra suonato da altro pianista.
Nel Rondo allegretto moderato S. sfodera suoni di bellezza inaudita per poi picchiare duro , il contrasto Beethoveniano , sembra ascoltare il compositore sordo , per quanto suona forte,,,e poi torna di nuovo calmo , delicato con un perlato ed acciaccature pazzesche,,,e di nuovo spacca il piano.
Certo se ci pensi bene da questa sonata possono emergere mille altre cose,,,,,
ma l’interpretazione giovanile di S. si fa sentire con piacere essendo una emanazione di una forza vitale inesauribile.
E la 109 ? Anche essa mantiene l’impostazione “fero e fuoco” ma il fuoco è più contenuto , o forse no😀😃😄😁😆.
Quello che sorprende non sono i tempi(veloci e bruschi) le dinamiche(fortissimo) l’eloquio sempre vario , mestiere ,,,,,S.riesce ad inchiodarci sulla poltrona ,,,è uno scultore sonoro.
Poi arriva il Gesangvoll delibato a dueallora😋,,,,ed il tempo si fà infinito.
Il canto ricorda l’abilità ormai scomparsa di render plastico ed intellegibile , senza mai esagerare ,,,il contenuto musicale.
Trovo in queste interpretazione presente e fondamentale  l’insegnamento di A. Busch.
Lo senti colpire con il martello sul marmo ,,,la forma è riuscita
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Rudolf Serkin Empty Re: Rudolf Serkin

Messaggio Da Giordano Gio Gen 20, 2022 12:22 am

Rudolf Serkin ha molte qualità come pianista che lo rendono un interprete eccellente: comprensione, rispetto e cura del testo; meraviglioso cantato (mai smielato); equilibrato e serio nell’approccio (non serioso); riflessivo. Ha un modo di suonare che lo trovo familiare (aspetto soggettivo)…  è tra i miei preferiti.

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Rudolf Serkin Empty Serkin e la Sonata op.27, n.2 (Al chiaro di luna)

Messaggio Da Giordano Lun Gen 24, 2022 1:05 am

In questi giorni dopo tanto tempo ho riascoltato le tre interpretazioni di Serkin (‘41, ’51, ’62) della Sonata per pianoforte op.27 n.2 (Sonata n.14, “Al chiaro di luna”) ed è stato molto interessante, ma vediamo nel dettaglio.

Nel primo movimento (Adagio sostenuto) si nota una crescita interpretativa di Rudolf Serkin negli anni: quella del ’41 è una bella esecuzione, ma mancano diversi dettagli; quella del ’51 ha uno spirito più irrequieto (rubati, accelerando o rallentando, piano e forte sono un po’ più presenti rispetto alle altre due edizioni) e se dovessi definirla con una sola parola userei “sperimentale”, dove escono fuori cose nuove ed interessanti; quella del dicembre 1962 (ed.1963) è la più bella (si sente che è più chiaro nel messaggio, il discorso fila senza sbavature… ricercato, accurato nei colori e nelle sfumature… usa il pedale di risonanza in modo mirabile; si è immersi nella Musica), Serkin ci porta/accompagna a vivere/esplorare il sentimento del dolore con comprensione, rispetto, delicatezza e dignità… con uno stile che oserei dire tra l’elegante ed intimo/familiare.
Una pecca in questa esecuzione dell’Adagio sostenuto è come affronta quello che definirei  l’ “apice” del brano (intorno ai 5’00 fino ai 5’20) dove preferisce essere più analitico meno coinvolgente, mentre ci andrebbe un po’ di pathos (cosa che in quella del ’51 ci prova un po’ di più: 5’15 fino ai 5’35 circa).. In merito a quest’ultimo argomento, c’è da dire che non ho trovato una esecuzione, tra i molti interpreti ascoltati, che mi soddisfi a pieno (in tal proposito per maggiori chiarimenti sull’idea interpretativa dell’”apice” lo rimando alla fine di questo  commento, nel post scriptum).
Tra tutte le interpretazioni che ho ascoltato sino ad oggi, quella di Rudolf Serkin è la mia preferita.

Nel secondo movimento, Allegretto (in tonalità maggiore), anche qui si nota una crescita interpretativa nel tempo tra le 3 edizioni: Serkin del ’62 riesce a cogliere molto bene il carattere dolce e “soave” a ritmo danzante.. si muove con grazia ed eleganza “maschile”; non appesantisce la tematica del brano, come molti esecutori tendono a fare a torto.

Nel terzo movimento (Presto agitato) invece queste differenze di bellezza interpretativa tra le 3 edizioni sono meno marcate nonostante un diverso approccio (ad esempio nel tempo, più veloce nel ’41 meno nel ’62): nella prima incisione del ‘41 è più passionale ma meno analitico rispetto a quella del ’62. Diciamo, per semplificare, che quella del ’51 si pone come via di mezzo tra le due interpretazioni (’41 e ’62) trovando un bellissimo equilibrio tra le due istanze, passionale ed analitica; forse delle tre è la mia preferita.

Rudolf Serkin è da considerare uno dei riferimenti della Sonata op.27 n.2 (personalmente ad oggi, il migliore nell’interpretare i primi due movimenti).

Purtroppo ancora una volta mi tocca con amarezza soffermarmi sulle rimasterizzazioni più  “recenti” delle incisioni fatte dalla Music and Arts ed dalla Sony rispettivamente del 1951 ed del 1962.
Ad esempio, nel primo caso, nell’edizione proposta da Carlo dell’esecuzione del ’51 edita dalla Music and Art, le note alte sono rimasterizzate in modo non bello, si distorce il suono; meglio quella che si trova su youtube (credo preso dal grande cofanetto Sony su Serkin, The Complete Columbia Album Collection)  Wink.
Nel secondo caso, nell’edizione del 2012 della Sony (cofanetto dal nome: Rudolf Serkin plays Beethoven), per togliere un po’ di fruscio nell’incisione del ’62 hanno tolto una quota importante delle sfumature armoniche, che derivavano in gran parte dall’uso magistrale di Serkin del pedale di risonanza, deturpando così un capolavoro… togliendogli l’anima.
L’unico modo per ascoltarlo in CD degnamente (che conosca ad oggi) è attraverso l’edizione della CBS Records del 1987.


P.S.
Provo a spiegare cosa c’è dietro l’“apice” dell’Adagio sostenuto (tra 5’00 ed 5’20, usando come punto di riferimento per il tempo l’interpretazione di Rudolf Serkin del ‘62):
In questo mare di tristezza intimo ed universale, con sottofondo di dolore, che si fa sempre più  mosso (4’40) e misterioso (ottava di Fa diesis), ecco emergere inizialmente una luce soave “calda” ed affettiva (ottava di Si della mano destra  5’00) che poi poco dopo, con un progressivo appesantimento della tematica musicale ed una sempre maggiore intensità emotiva, ci troviamo come immersi nell’aspetto più drammatico del pezzo (il cui vertice arriva, per capirsi, quando la mano sinistra suona l’ottava di La ed i tre accordi successivi), l’apice del brano. Qui sento non solo forza, tristezza, affettività, dolore ecc., ma anche un aspetto eroico nel modo virtuoso di” vivere la Vita di fronte alle difficoltà” …poi il cedere (mantenendo la propria nobiltà d’animo)  ci fa rimmergere/riunire al mare di tristezza/dolore in modo soave (5’20)...  ma questa volta il “tema della morte” si fa più evidente con il ribattere della nota bassa, Sol diesis (5’25 circa), che richiama alla memoria il suono della “campana a morto”… è il tempo per la celebrazione... del lutto/dolore, in modo intimo ed affettivo…

P.P.S.
Un ringraziamento alla mia famiglia per avere avuto la pazienza di sentirmi suonare, per almeno una ventina di volte, lo stesso frammento della Sonata, necessarie per tradurre in parole l’argomento trattato nel post scriptum.


- Giordano.

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Rudolf Serkin Empty LA SONATA OP.27, N.2 (AL CHIARO DI LUNA) su YouTube

Messaggio Da Giordano Sab Gen 29, 2022 8:55 pm

Vi propongo le migliori rimasterizzazioni che ho trovato finora su YouTube delle tre interpretazioni di Rudolf Serkin della Sonata per pianoforte n.14 (Sonata al chiaro di luna).
Di seguito l’elenco:


1) Interpretazione del 1962, questa rimasterizzazione pecca soprattutto nella definizione delle note alte, ma nel complesso mi sembra la migliore su YouTube.



2) Interpretazione del 1951, questa è nell’insieme di sufficiente livello.

Adagio sostenuto


Allegretto


Presto agitato



3) Interpretazione del 1941, questa di buon livello calcolando l’età di incisione.

Giordano

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