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Edward Aldwell interpreta il Clavier

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Edward Aldwell interpreta il Clavier Empty Edward Aldwell interpreta il Clavier

Messaggio Da sordo Ven Set 11, 2020 3:16 pm

Edward Aldwell interpreta il Clavier 720a2d10



Costui è uno dei più profondi interpreti Bachiani moderni.
Preludio 872 una summa di quello che è l’interpretazione di A. , scelta dei tempi(sempre vari) dinamiche differenziate , fraseggio unico ed originale , studio di ogni preludio e fuga non lasciando nessun particolare inesplorato , una chiarezza disarmate delle voci , lettura approfondita come raramente si può ascoltare.
Fuga 874 , qui di solito ci si scatena con il canto e l’espressione; A. no.
Il tempo è lento e la fuga è un rallentando continuato , una visione cerebrale , metafisica , completamente distaccata dalla realtà interpretativa consolidata.
Magnifico il preludio 875 che contrasta con il suo tempo svelto alla precedente fuga , suono splendido della mano destra.


Amici orecchianti il mio dovere di avvertirvi lo ho fatto , avete davanti una delle poche edizioni di riferimento , verra posta sullo scaffale adeguato , nell empire insieme a Gulda , Nikolayeva , Ugorskaja , Afanassiev , Papastefanou ecc ,
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Edward Aldwell interpreta il Clavier Empty Libro Primo

Messaggio Da sordo Lun Set 21, 2020 1:49 pm

Vi ho scritto del secondo volume , il primo non riuscivo a trovarlo , ormai sono tre giorni che lo ascolto , diventando una sorta di pane quotidiano , di elisir di lunga vita , se non lunga , felice.
Il primo libro è interpretato magnificamente da A. , l’unica critica la si può fare ad una indecisione nei primi preludi e fuga,,,dal BWV 852 in poi son tutti capolavori interpretativi ,il punto focale lo trovi in una sorta di calma suprema che avvolge tutto il Clavier , ad un primo ascolto verrai tratto in inganno e ti chiederai cosa vedo/ascolto di magnifico in esso.
Più che chiedere dovrai ascoltare e riascoltare ed il tutto ti sarà(BWV866) di una chiarezza disarmante.
A. è riuscito a sintetizzare l’espressione ed il pathos(controllati)con l’intelletto , inteso come padronanza assoluta dei preludi e fuga , non solo con la mera tecnica esecutiva ma condensando il tutto in una sorta di simbiosi con essi.
Qui non troverai mai le “genialate” sonore di Gould , la ricerca sonora di Gulda , la follia pura di Afanassiev,,
ma solo un Bach , forse il più vicino a,,,,
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