Tureck interpreta il Clavier
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Tureck interpreta il Clavier
Live nel 1975 e 1976 BBC
interpreta il Clavier in una sua tipica maniera , granitica , alterna pezzi metronomici con canto stentoreo ad isole dove l’abbandono ed il lirismo prendono il sopravvento.Live nel vero senso della parola , questa interpretazione è viva , varia , equilibrata , non eccede in nulla.
La fuga 849 è un capolavoro di fraseggio ed esposizione , viene delibata con calma , esposta , radiografata , la sinistra è stupenda e la destra ci canta su .
850 qui troverai il tipico staccato della T. ed il suo cantato che ha influenzato i molti.
852 inizia forte , declamato per poi allargarsi e la dinamica si affievolisce , il canto esce chiaro e cadenzato(altra tipicità Tureckiana) , una delle mille forme dell’uso del cesello .
853 , che arpeggi e la destra con un suono corposo ma al tempo stesso morbido e lucente , le dinamiche rimangono sempre vicino al forte e declamate.
La fuga è magnifica...
Forse il limite di questo Clavier è proprio la scelta delle dinamiche(forte) , con poche sfumature ed un declamato un pò stentoreo , ma è anche il suo modo di esser.
855 è forse la sintesi migliore per capire l’arte interpretativa della T.
Alla fine posso dire che mi sono fatto le ossa su e con la Tureck , Fischer e Gieseking , ma nessuno dei tre mi porta in cima al Clavier.
interpreta il Clavier in una sua tipica maniera , granitica , alterna pezzi metronomici con canto stentoreo ad isole dove l’abbandono ed il lirismo prendono il sopravvento.Live nel vero senso della parola , questa interpretazione è viva , varia , equilibrata , non eccede in nulla.
La fuga 849 è un capolavoro di fraseggio ed esposizione , viene delibata con calma , esposta , radiografata , la sinistra è stupenda e la destra ci canta su .
850 qui troverai il tipico staccato della T. ed il suo cantato che ha influenzato i molti.
852 inizia forte , declamato per poi allargarsi e la dinamica si affievolisce , il canto esce chiaro e cadenzato(altra tipicità Tureckiana) , una delle mille forme dell’uso del cesello .
853 , che arpeggi e la destra con un suono corposo ma al tempo stesso morbido e lucente , le dinamiche rimangono sempre vicino al forte e declamate.
La fuga è magnifica...
Forse il limite di questo Clavier è proprio la scelta delle dinamiche(forte) , con poche sfumature ed un declamato un pò stentoreo , ma è anche il suo modo di esser.
855 è forse la sintesi migliore per capire l’arte interpretativa della T.
Alla fine posso dire che mi sono fatto le ossa su e con la Tureck , Fischer e Gieseking , ma nessuno dei tre mi porta in cima al Clavier.
Ultima modifica di sordo il Ven Ago 28, 2020 3:14 pm - modificato 2 volte.
Brunswick Dic 1952 - Maggio 1953
Molto meglio il Clavier anni 50 inciso per la Decca , ascolta il preludio e fuga 872 , hanno una delicatezza ed un uso delle mezze voci che nell’edizione degli anni 70 è irrimediabilmente persa.
874 , prima di Gould , il fraseggio era si cadenzato ma aveva una leggerezza , ascolta le due mani come si alternano , con dinamiche differenti e con suoni unici.
La fuga presa lentamente , e pure rallentando , il canto è toccante, tutto suonato con una delicatezza da ninna nanna.
878 un altro capolavoro di cesello , la fuga anch’essa magnifica ci fà capire la grandezza interpretativa della Tureck , la stessa grandezza che avrebbe influenzato successivamente i Richter , Gould ecc.
Il resto è ottimo,,,
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