Nikolayeva interpreta il Clavier(e son cazzi per tutti)

Петровна appartiene alla seconda generazione dei grandi interpreti di Bach ed è forse la più grande(a questa generazione appartiene la Tureck , Feinberg , Gould , Demus[3premio nelo stesso concorso della N]ecc.) Definirla Bachiana di ferro è poco , basta legger del suo debutto a Lipsia nel concorso dedicato a Bach(il primo)che ne commemorava anche il 200 anno della morte (leggendaria, vinse il primo premio)
Il suo Bach , in questo caso il WTC è intimistico , le dinamiche sono contenute(non sempre) , il suono è composto , riservato , chiaro , i tempi mai eccessivi(spesso) , l’espressione è controllata , ma di un controllo che lascia fuoriuscire il giusto.(preludio 852)
Preludio e fuga 855 , per il timbro ricercato e per la chiarezza della polifonia , ascolta e stupisciti.
Questa è una magnifica edizione che verrà riposta(ma lo era gia) accanto alle altre edizioni di riferimento assoluto.
Mi dimenticavo , una cosa importante , in questa interpretazione troverai una naturalezza rara , un modo di saper far scorrere il discorso senza mai annoiare , senza pause , senza divagazioni , credo che questa sia l’edizione che Bach avrebbe voluta ascoltare , credo anche che sia una delle più rispettose , non solo del testo ma dello spirito Bachiano.
Sto riferendomi all edizione degli anni 1984 , quella del 1971(spaccapianoforti) la sentiremo più in la,,,,Quando venne a suonare l’ Aria con Variazioni a Roma , ormai secoli fa , vidi apparire sul palco una contadina russa con delle manone da manovale! suono’ con un impeto ed una forza sonora , un corpo e la fluidità che riscontro in alcune sue registrazioni.
Ps. Il suo suono ricorda quello di una delle sue allieve , Ragna ha appreso come si suona Bach , la tradizione continua.

Das wohltemperirte Klavier (Clavicembalo ben temperato) è molto difficile farlo tutto bene, è quasi impossibile...
Se dovessi scegliere un’edizione di riferimento per forza probabilmente sceglierei quella della Nikolayeva, in quanto la trovo più continua nell’interpretazione rispetto agli altri pianisti.
Ma sarebbe una grave mancanza non ascoltare altri interpreti in quanto nascondo grandi tesori al loro interno.
Ad esempio Fischer che pur essendo un po’ meno regolare rispetto a Tatiana (ad esempio: non fa bene 846), ha dei picchi di interpretazione di assoluto riferimento: il preludio e fuga 16, BWV861, e 24, BWV869. Impressionante come Fischer abbia inciso il clavicembalo ben temperato nel 1933/36 e sia tutto oggi ancora così efficace all’ascolto (delle mie orecchie) nonostante sia stato il primo a registrarlo.
Poi come non ascoltare Richter, dove troviamo il riferimento assoluto del preludio e fuga 4,BWV 849...in generale fa bene quasi tutte le tonalità minori (ad eccezione della 10 e 16), ma le maggiori non sono allo stesso livello...
C’è anche la Tureck, più efficace per lo più nei pezzi maggiori...
Poi un orecchio lo metterei a Gould (più geniale) e a Gulda, nonostante non rientrino tra i miei preferiti, in quanto qualcosa di interessante ed originale in alcuni preludi e fughe l’hanno fatto. ..E poi tanti altri pianisti, (Carlo ci sta dando una mano nella ricerca...).
L’ultima considerazione a Ugorskaja brava interprete capace di grande sensibilità interpretativa (mi piace come affronta ad esempio il preludio e fuga 856.. praticamente tutti gli altri la suonano come degli sprinter)... dal grande potenziale non totalmente espresso.
Insomma per conoscere a fondo il Das wohltemperirte Klavier dobbiamo avere più edizioni ... (questo sarebbe valido un po’ per tutte le opere d’arte, ma del clavicembalo ben temperato è fondamentale ).

Ritengo l'edizione di Gould un unicum incredibile per il Clavicembalo, riesce a trasmetterti qualcosa di straordinario nella visione unitaria di questo capolavoro.
Un gradino sotto, ma da avere assolutamente, la divina Tureck, Edwin Fischer che ha la zampata del fuoriclasse, la poetessa Nikolayeva, il Richter che ha inciso per la Victor nel 1973 (di cui abbiamo parlato), Gulda che ha una classe innata, Ashkenazy (DECCA) di cui si è già detto (condivido assolutamente fra i grandi nel Das Klavier) e aggiungo il grandissimo Samuel Feinberg, il cui Clavicembalo non è assolutamente da meno di questi grandissimi (edizioni fuori catalogo ARLECCHINO...maledetta    e la giapponese-russa TALENTS OF RUSSIA o RUSSIAN DISC).

Vi ricordo che è assai importante rimanere in tema , se scrivi qui , devi farlo sulla Nikolayeva , puoi fare dei paragoni , dei confronti, ma il tema deve esser rispettato.

Grazie amici orecchianti