Martins Joao Carlos interpreta il Clavier

Mi ricordo in gioventù la prima edizione del Clavier di Martins , per una oscura etichetta americana ( Connoiseur Society nel 1964), non ebbi mai il coraggio di ascoltarlo , men che mai di comprarlo.
Lo incise per la seconda volta nel 1980.
Il preludio BWV 846 inizia con un tempo lentissimo ed un legato fenomenale , per poi normalizzarsi in una interpretazione classica(?) con tempi veloci e dinamiche mediane , nella fuga .
Questa interpretazione è fenomenale nei preludi e nelle fughe meditative (849-853-853-857altro capolavoro)
Il preludio ecc)
Martins li esaspera , li stravolge(?) usando tempi lentissimi,,,,
Ascolta la fuga 852 , il tempo si è perso nell’infinito , i piani dinamici di una bellezza , segue un rubato, è tutto stupendo .
Il preludio 853 lento e legato , sospeso , sembra non finisca mai , il suono del pianoforte è nettamente classico(Kempf, Gieseking , Fischer ) non ha le scelte timbriche innovative di Gulda,,,,,per citarne solo uno dei,,,moderni.

Globalmente lo trovo una buona edizione , manca all’eccellenza (forse) una maggiore uniformità fra preludi e fughe lenti e quelli veloci(sono estremizzati , lentissimi e velocissimi , pianissimi e fortissimi , sussurra e grida ,,,alcune volte declama alla Gould,,
(ma è la caratteristica dell’interpretazione , forse servono più ascolti per capire ed apprezzare)
Questa int. del Clavier primo libro è una sorta di classico moderno.
, con picchi innevati e vallate fiorite.