Diana Tishchenko
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Diana Tishchenko
La sonata di Ravel si presenta con filati controllati e corposi ,,,è la caratteristica della T.
suono denso ,,scuro,,,,canto scolpito,,,mette in risalto senza esagerazioni le melodie,,,
non trovi l’abbandono tipico di altre interpretazioni,,,ma trovi molte altre cose,,,,l esasperata, in senso positivo, sensibilità usata nel produrre i suoni,,,che di conseguenza escono meravigliosamente grassi,,,spessi senza mai esser volgari,,,il pianista è micidiale.
nella sonata nr3 di Enescu si superano,,,,rendendo quella sorta di suono zigano con venature mediorientali,,,anche qui Zoltan Fejervari è di fondamentale importanza,,non limitandosi a puro e semplice accompagnatore ,,,,, l’opus 27nr3 di Ysaye è di riferimento assoluto,,,T. è una violinista che oltre ad un magnifico suono ,,possiede la capacità di saper scegliere strade non battute,,,
per finire con la prima sonata di Prokoviev
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