Niklas Sivelov

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Due sono le sostanziali divisioni degli interpreti del WTC per me.
I primi sono i folli,,,,,,quelli che credo o si tratti di una serie di brani virtuosistici,,,,e di conseguenza urlano e corrono(Richter S. per citarne uno)
La seconda categoria,,,,,quella degli illuminati,,,,si suddivide,,,,in svariate sotto categorie,,,,
le principali sono due,,,,,la poetica e la cerebrale,,,,,alcuni interpreti possono far parte di tutte e due ,,,,,
Il WTC di S. è uno di questi,,,  la sapiente ricerca interpretativa media e fonde l’estetica alla sapienza,,,,in una sintesi perfetta,,,,,dove il bel suono ricercato viene accompagnato da un procedere dettato dalla conoscenza assoluta dei preludi e delle fughe nel loro insieme totalizzante.
Non vi sono preludi o fughe,,,che spiccano,,,,(quelli che chiamo,,anvedi come sono bravo) o altri che vengono solo considerati di passaggio per quelli che spiccano,,,,(i cosiddetti spaccapalle)
ma una unità d’intenti dove ogni preludio e fuga è studiato nella sua unicità ma anche in funzione di quello che lo ha preceduto e lo segue.
Ora capirete che interpretare un “mostro” del genere richiede tempo,,,testa,,,e cuore,,,,oltre che abilità tecniche,,,,,tutte cose che S. ha.
Rispetto ad altre interpretazioni più personali,,,o originali,,,piene di abbellimenti,,,qui siamo nel pieno della tradizione,,,,,un Bach moderno dal suono chiaro intellegibile,,,nessuna alonatura,,,
dinamiche medie,,,meditative,,,,capacità espressiva contenuta,,,mai strabordante,,,neanche un minuto di noia o di de concentrazione è permesso,,,si cesella dove è importante farlo,,,,si canta dove serve,,,,,si corre ,,,poco,,,,,per conoscenza
Buon ascolto.


2-6 giugno 11-15 agosto 2013 Royal Danish Academy of Music Concetr Hall