Galina Ustvolskaya

L’interpretazione della L. si discosta dalle altre (Hinterhauser e Schroeder) per una voluta assenza di freddezza ,,,per il voler esser espressiva e poetica,,,tale indicazione mette in risalto molto meglio ,,secondo me,,,,le sonate della U.,,,,L. ha una bellezza sonora ineguagliata dalle altre interpretazioni,,,,che risultano più distaccate e,,,moderne
Certo la musica della U. è ostica,,,ad un primo ascolto può esser definita,,,puerile per le sue frasi ripetitive(sembrano),,,Le sue sei sonate per pianoforte,,,,mi convinco sempre di più,,,,,che debbano esser ascoltate una dopo l’altra,,come fossero un unicum,,,per poterle comprender meglio,,,penso anche che la U. non sia considerata nel novero dei grandi compositori per la sua Cristianità,,,oltre al peccato originale di esser sbiadita,,,
gli vengono preferite figure colorite di più facile collocabilità(vedi Price),,,,
la Grandezza della Ustovolskaya si manifesta in pochissime composizioni,,,brevi ma di una potenza evocativa che risulta annichilente,,,dove Feldman si allunga all’infinito ed ama i pianissimo,,la U. sintetizza la composizione ed ama i contrasti dinamici ed i fortissimo,,,,per molti versi si assomigliano,,pur essendo completamente differenti ,,,uno è forse inconcludente,,,non arriva mai alla fine l’altra è forse sbrigativa,,,sà condensare,,,,
solo due sonate su sei superano i 15 minuti,,le altre sono sotto i dieci,,,ma sono un tale concentrato di,,,valori,,,sovraumani che fossero più lunghe ci stroncherebbero.
Scelsi,,Stockhausen,,,Boulez,,,Feldman,,,Cage,,,rappresentano insieme alla U. i vertici assoluti dell’evoluzione del linguaggio musicale Occidentale,,una sorta di Everest sul quale è difficile arrivare,,,,la U. ha in più la Fede e si sente.
Ps.
per alcuni barbari è più facile distruggere che cercare di comprender,,,,
quanto sono piccoli,,,
dinnanzi a questi giganti.