Die Kunst der Fuge interpretata da Nosrati

Pubblico in primis il libretto scritto da Nosrati perchè è chiaro(non vi sono le solite pippe mentali di chi non sapendo cosa scriver si sdrai sotto l’albero)

Si comprende dal primo contrapunctus che siamo di fronte ad una interpretazione superiore,,,delicato ma serio,,,il secondo cadenzato,,,,più che melodico,, potresti scambiarlo per Gouldiano,,,,ma qui c’è di più,,,,che il solo ritmo,,, ricerca del “suono”,,,,che riesce ad esporre al meglio il pensiero,,,e l’anima,,,dell’Arte di Bach. Ti rendi conto della continuità costante fra i contrappunti ed il resto,,,in una sorta di organismo unico,,,,non la solita limatura su qualche pezzo e via(Trifonov),,ancor più sconvolgente è il sapere che questo è il suo primo cd,,,ed ha 26 anni.

Ascolta il quinto contrappunto,,,,sereno e chiaro,,,,sembra di sentirlo per la prima volta,,,come ci portasse all’interno della partitura,,,,senza alcuna mediazione.,,,ed i magnifici trilli nel successivo contrappunto ,,,si lascino seguire senza alcuna difficoltà,,,,pur essendo profondi come il mare.
La delicatezza infinita del settimo,,,,l’esatto contrario di quello che avrebbe fatto Gould,,,,il basso magnificamente definito,,,su cui si staglia la fuga della destra,,,,
Si affaccia ancora,,,uno spettro gouldiano nell’ottava,,,,ed il suono comincia a mutarsi,,
io continuo l’ascolto,,,,per il resto fate voi

Brava a far dialogare i soggetti... però la trovo in generale meno profonda e sofferta rispetto ad esempio Filippo Gorini (giovane fuoriclasse).
Se non si perde con l'età tra 20 anni Nosrati la potrebbe fare molto bene .