Trifonov l’arte,,,della vita,,,

Sarà lo stesso pianista quello che suona la Ciaccona (Brahms),,,,? ,,,,di quello che strimpella L Arte della Fuga?,,,,,

Noooooooooo,,,questo è uno veramente bravo
Bella interpretazione,,,la Ciaccona ,,piena di fantasia,,,,di capacita di saper cantare con i differenti timbri,,,,e dinamiche,,,,senza mai apparire volgare,,,un controllo pazzesco su tutto,,,
Tempi giusti,,,piegati all’espressione,,,,all’anima del pezzo,,,,,e non alla voglia di apparire,,,bravo
Che arpeggi , corposi , scolpiti e declamati con una chiarezza senza fretta,,,,meraviglioso,,,,non solo qui,,,ma tutta l’interpretazione,,,,,ci porta in paradiso.

Ps L’Arte è stata una delusione ai primi ascolti,,,,,vedremo se ne uscirà,,,,qualcosa,,,,dubito.

Quando ho ascoltato la prima volta Trifonov suonare Bach non avevo riposto in lui molta speranza: non essendo uno specialista, non mi aspettavo che lui facesse una esecuzione degna del compositore... quindi ho avuto un approccio molto comprensivo nell'ascolto della sua interpretazione... e devo dire che mi ha sorpreso: pensavo facesse una cosa poco ascoltabile e invece si può ascoltare (tranne il suo modo di terminare L'Arte della Fuga... "una schifezza"!)... certo non rientra tra le mie preferite.

Colpito da una ottima recensione sono andato a riascoltarmi l’Arte,,,,precedentemente considerata velleitaria ,,,forse a torto,,,ho pensato,,,,ma il giudizio si sta riconfermando,,,
T. è un pianista fenomenale,,,per quanto riguarda le capacità tecniche,,,,ma in Bach non bastano.
Destrutturare l ‘Arte,,,questo è il compito,,segreto ed inconscio(uno cosi è pieno di se),,di T. ,,non vi è una visione globale,,,ne dei contrappunti,,,in se,,,,solo una levigatura di alcuni particolari,,,che sono a dir,,,magnifici,,,ma che non fanno,,,ne possono esser una interpretazione,,,anzi scriverò di più,,,,queste cesellature ti fanno incazzare,,,per due motivi,,,il primo ,,,un pianista così dotato spreca la vita(cazzi sua),,,,in effetti speciali ,,fini a se stessi,,,vuoti,,anzi deleteri,,,un altro Horovitz,,,,,,ma al contrario H. si sapeva sceglier il repertorio fra le cose che reputava utili a se stesso,,,,T. no,,,,sceglie cose più grandi di lui,,,e pasticcia,,,mescola l’Arte della Fuga con altre composizioni di famigli Bachiani,,,pensando di esser figo,,,come il cinesino che interpreta dal vivo le Variazioni,,,ma considerandole poca cosa vi aggiunge un altro compositore,,,,,,,
non si rendono conto che queste due composizioni (Arte e Variazioni)sono l’inizio e la fine,,,,sul palco non ammettono altri invitati,,,,per il semplice motivo che qualsiasi cosa tu possa suonare sia prima che dopo,,,ne verrebbe annientata,,,,ma loro due sono talmente pieni di se,,,che non se ne rendono conto,,,suonano se stessi,,,non Bach.
l’altro motivo,,,ben più grave,,,ci fa perder tempo,,,