Bacchetti Nuova visione sulla interpretazione di Bach al piano

La prima parte del concerto alla IUC ,,,,il secondo volume del Clavier,,,,ci ha dimostrato l’impossibilità di giunger ad una visione comune di un capolavoro(è comune),,,,ognuno degli interpreti che affronti un simile vetta,,,aggiunge,,,forse,,,,o a volte sottrae,,,la sua personalità,,le sue idee,,non basta dire che si è “storicamente informati”,,questo Bacchetti lo sa benissimo,,,
prima di suonare chiede scusa,,,a noi ascoltatori,,,ma allo stesso Bach,,,,essendo la sua opera troppo complessa e difficile,,,,si scusa se non riuscirà a sormontarla(chi mai potrà).
Il suo modo d’interpretare Bach è cambiato,,,,,predilige l’urgenza,,il tempo veloce,,,la dinamica uniforme senza alcuna sfumatura,,,,una sorta di chiave interpretativa che uniforma ogni preludio e fuga,,,,in una voce chiara ma monocorde che purtroppo tende alla noia.

Il Clavier è un labirinto , per uscirne vivi devi saperti orientare dalla parte giusta , ma quale è?
Quella più semplice è la più complessa,,,seguire le note e saper sentire cosa ti comunicano.

Stranamente B. procede in maniera inversa ,,,,con gli anni i pianisti tendono ad allargare i tempi,,
lui li stringe,,,il problema è che il Clavier suonato velocemente risulta superficiale,,,,mette in risalto lo smalto ma non la carne,,,i muscoli,,,i nervi,,le vene,,la sostanza che rende,il corpo,vivo,,,tutto questo viene piallato,,,
non vi è nessun cesello,,,non bastano dei guizzi messi li ogni tanto per raddrizzare un qualcosa che nasce storto,,,,apprezzo l’intenzione ma non capisco l’interpretazione.(sicuramente mio limite)
Sorge un altro problema,,,,noi ascoltatori di registrazioni non lo abbiamo mai considerato,,,
ma è di fondamentale importanza,,,,diamo per scontato che abbiamo un impianto hifi degno,,
capace di riprodurre(è qui il problema si fa enorme) benino i timbri,,,i suoni,,,ma le dinamiche?
Il volume?,,,,come fai a stabilirlo,,,‍,,,,girando la manopola del volume,,a cazzo?

Siamo anche noi ascoltatori,,,interpreti?

(io una idea la ho,,,ma non la dico)

Quello che più mi ha dato fastidio durante il concerto è l’uniformità delle dinamiche,,,suonato tutto forte,,,,,ora posso pensare che la sala da concerto possa richiedere da parte del solista illuminato una ricerca del compromesso,,,,il saper far udire a tutti e non ai pochi delle prime file,,,,per non parlare del pianoforte,,,in questo caso uno Steinway,,,tutte variabili,,,,malefiche.

Più vado avanti con gli ascolti del Clavier,,,più mi rendo conto,,,nella mia ignoranza,,,,che prediligo le interpretazioni sussurrate(ma lo saranno davvero? ),,,,quelle con tempi lenti,,,quelle che sanno soffermarsi,,,,descrivere il particolare,,,,saper cantare dove ce ne è bisogno,,,il Clavier è un qualcosa di vivo,,,,che spesso viene ucciso da alcune interpretazioni,,,frettolose,,,quelle in cui gli interpreti si fanno prender la mano e vengono risucchiati nei vortici del virtuosismo,,,la capriola del saltimbanco è sempre in aguato e ci cascano anche i migliori. (vedi Richter)

Gli ultimi due concerti( uno in streaming le Goldberg , l,altro il WTC2 alla Sapienza)
che avevo ascoltato mi avevano lasciato parecchi dubbi
La nuova visione interpretativa di Bacchetti mi risultava nevrotica , forse anche insicura(a che scopo correre se hai il passo certo) , mi sembrava un pretesto per dire,,,sono ancora capace di suonare veloce,,,,passando come uno schiacciasassi,,,annichilendo il bello del sapersi
soffermare,,,il cesello,,la capacità di esporre nella maniera più chiara alcuni passaggi,,,,

Serate sbagliate ,,,non solo l’interprete le ha,,,,anche l’ascoltatore le ha,,,,a volte non comprende l’interpretazione,,,o,,,,non rientra nella sua visione estetica del brano ,,,del compositore,,,,ma io son cocciuto,,,in special modo con gli interpreti che stimo molto,,,
e Bacchetti è uno di questi.

Sul Tubo ho trovato un altra sua interpretazione delle Goldberg,,,,un video,,,,36 minuti di durata circa,,,,mi son fatto coraggio,,,e,,,,,,semplicemente mi son ricreduto ,,,,trovandomi di fronte ad un capolavoro di sintesi assoluta.
Suono bellissimo,,,una ricerca della velocità che non si percepisce tale,,,tanto è naturale,,,,cesellata maniacalmente,,,,da rimaner a bocca aperta,,,,ed alla fine applaudire,,,cosa che non avevo fatto alla fine del WTC2 alla sapienza,,,‍
Un altra cosa che mi ha sorpreso è la ripresa dell Aria,,,,,con il fraseggio unico e meraviglioso di Kempff,,,,non proprio uguale,,,simile,,,altrettanto bello,,,,


Ps. Ho cambiato il titolo dell’argomento , non più limitato all’interpretazione del WTC 2 alla sapienza, ho voluto allargare la disamina(almeno voglio provarci) ad altre interpretazioni recenti di Bacchetti,,,,

Da rimanere secchi,,,,un capolavoro di cesello e controllo oltre che ad espressività,,,,,ascoltare il terzo preludio,,,,,la prima parte lenta e la seconda(di solito l’intro è urlata),,,,non tirata via come al solito,,,ma stupendamente suonata con il cuore,,,,e la seguente fuga,,,meditativa piena di nuances,,,il quinto preludio,,,di fuoco,,,ma con una attenzione al timbro,,,anzi ai timbri,,,e la successiva fuga,,,regalata con una semplicità,,,,quasi caduta dal cielo,,,,pazzesca la differenziazione dei timbri fra le due mani.
Il preludio sette,,,,inizia con un suono,,,,che è un incrocio fra clavicembalo e fortepiano,,,pazzesco,,,,,
Mi sovviene la grade interpretazione “Scientifica” del WTC da parte di Gulda,,,,ogni preludio e fuga,,,,è cesellato,,,,ed il tutto forma una visione d’insieme ,,,riassumibile in una perfezione sovrumana,,,,,Bacchetti vi aggiunge ,,,,Humanitas,,,,da qui mi sono perso nel mondo di Bach.

In questa “lezione concerto” Andrea Bacchetti ci parla prevalentemente del suo rapporto con la musica di Bach: dei suoi esordi, della struttura di alcuni brani e dell’approccio esecutivo; il tutto “cadenzato” (inframmezzato) dal suonare dal “vivo”.
Nell’ultima mezz’ora Bacchetti parla anche di alcuni interpreti che eseguono o hanno eseguito Bach… divertente nel finale quando fa una piccola digressione parlando di Allevi e della sua musica .

Insomma in questo video Andrea Bacchetti ci appare come una persona interessante, sincera, spontanea e divertente … non ci si annoia .

Intervista ad Andrea Bacchetti pubblicata nel 2021: la sua visione sull'interpretazione dell'opere di Bach, in particolare il WTC.. parlando anche di Gould, Richter, Schiff, ecc.

Confronto interpretativo del II libro del Clavicembalo ben temperato tra Bacchetti e Schwan. Vedere il link qui sotto Wink .
https://archiviofonografico.forumattivo.com/t424-thomas-schwan