Karel Ančerl

Altro direttore che veniva considerato di “seconda scelta” , ma era al contrario un fine concertatore , basti ascoltare questo doppio cd dedicato a Brahms.
Iniziamo con una 3 sinfonia notevole , lirica , dove i fiati primeggiano , l’impostazione è pastorale(non vi sono i furori Furtwangeriani).

Il bello viene con il concerto per violino , solista Stern , che meraviglia ,,,,una stella illuminata da Dio.
Morbido e fluido , legato ed intonazione pazzeschi , il sapersi soffermare su alcune note , rendendo il tutto così filante , fluido ed aereo , non vi è alcuno sforzo.

Ascolta come arriva alla cadenza ,,,come cambia timbri , diventa più cazzuto ma senza perder il bel suono,,,e poi arriva alla cadenza e rimani senza fiato,,,
e Ancerl ? Lo accompagna magnificamente , assecondandolo , forse un pò didascalico?
Bell’intro del secondo movimento , controllata,,,tipica di A. , S. nel secondo movimento è strepitoso , saper recitar cantando,,il finale con il timbro scuro sembra una viola.
Il finale ci mostra uno Stern virtuoso del bello ed un A. che termina alla Mengelberg .

La prima sinfonia è un altra cosa A. suona con la Philarmonia Ceca e si sente , l’impostazione è alla Klemperer,,,assai cazzuta , originali i fraseggi degli archi,,,potente come oggi nessuno , i direttori odierni non hanno più i cocones presi come sono a trastullarsi con le “edizioni originale” di tutto.
L’andante sostenuto presenta gli archi simili a quelli del Toscani il giovane,,,,chiari e pungenti , i fiati si sentono bene , rimane ben presente la “forza” virlle che traina,,,
Il corno e gli archi e poi il flauto del quarto movimento sono sottolineati magnificamente , rimango stupefatto per la compattezza , i particolari , la forza che ci conducono al sereno corale finale,,,l’abilità di stringere senza correre e il rallentando che ripresenta il corale,,,,azzo questa prima è magnifica