Carlos Kleiber un enigma,,.

Sono ormai anni che ascolto e mi chiedo dove sia il genio di Carlos?
Io non lo ho mai trovato in nulla di quello che ha diretto ed inciso , eppure le recensioni , i critici lo considerano un genio!
Forse considerano il suo concedersi (molto femminile) poco , il non aver mai dato interviste , sintesi di genialità?
Mi chiedo quale sia il suo apporto all’interpretazione Beethoveniana , Brahmsiana , Wagneriana ecc. ?
Mi sfugge,,,

La sua direzione la ho sempre considerata fredda , distante ed estetizzante , dove regna la sveltina e la paura dell’approfondimento e della conoscenza.

Le sue interpretazioni sinfoniche sono prive di vita , corrono veloci verso il cachet,,,,
non ricordo nessuna sua interpretazione che possa definirsi,,,Illuminante,,,,
sono tutte la sintesi precisa ed inesorabile del suo sorriso imbarazzato , l’incapacità di saper affrontare la figura paterna(non solo di Kleiber il grande ma di tutti gli altri direttori d’orchestra e il loro immenso patrimonio interpretativo)il non esser capace di “ucciderla” lo ha portato a non saper compenetrare/legger in profondità nessuna sinfonia ,una sorta di paura di crescere,,,,
lo ha portato ad esser uguale a se stesso sempre,,,immutabile nella sua superficialità ,,
il suo apice interpretativo è l’estetica del concerto di “capodanno”
il waltzer limato , lucidato alla perfezione e naturalmente tradito anch’esso nella su essenza primaria , ulteriore fallimento conclamato.
Un vero peccato che la qualità direttoriale non sia mai stata supportata dalla capacità interpretativa , ma solo dalle prefiche urlanti “Genio” , un buon prodotto da supermercato della musica dove il gusto è uniformato ai più bassi istinti popolari.
Per farla breve Carlos è la nutella che i critici ci spalmano sul pane in cassetta della mulino bianco.
Infondo non è male,,,,,ma c’è di molto meglio in giro.