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Il Primo ed i due Quarti di F.

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Messaggio Da sordo Sab Nov 21, 2020 4:42 pm

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Il primo concerto di B. è straordinario , Aeschenbacher è fenomenale(indipendentemente dalla prima cadenza pasticciata), l’orchestra è di una morbidezza , gli archi sereni e luminosi e F. accompagna A. o forse è il contrario.
Ascolti questo concerto e puoi morire sereno.
Ogni nota è pesata con il cuore, ci sono dei rallentandi che precludono il paradiso.

I quarti son due,,,
Il primo quarto è del 3 ottobre 1943 con Hansen rimane una buona interpretazione , classica ma la seconda interpretazione è differente e nettamente superiore.

Il Primo ed i due Quarti di F. 2a38bd10


Il pianista è Scarpini che segue o imposta l’interpretazione rendendola di una serena mestizia.
Sembra ad un primo ascolto ,classico ed imperioso ed allegro ,  ma l’ int. appartiene a pieno titolo al terzo periodo Furtwangleriano ,una mistura di lenta potenza, dramma e meditata tristezza.
Oltre al pianista anche l’orchestra è pervasa da questa atmosfera da fine di una epoca.
Tutta la baldanza e furia eroica qui è trasfigurata in una esposizione meditata e eroicamente mesta.
Il suono prende uno spessore che solo pochi(pianisti e direttori)e poche(orchestre)riescono a creare ,F. e l’orchestra RAI di Roma si fondono in un rapporto simile ma differente a quello che il maestro aveva con la BPO.
Scarpini è chiaro ,pulito e corposo , di una liricità rara , ma anche eroico.
Il primo movimento procede tranquillo e inquieto fino alla cadenza che
è di una fluidità e baldanza che sembra riportare inizialmente il concerto alla sua impostazione classica ,,,un alternarsi di sereno e infuocato furore ,,,,
sembra,,,,,
è una apparizione a cui fa seguito alcune note drammatiche e dei trilli magnifici,,,,il finale della cadenza fà sperare in qualcosa ,,,,,oltre alla morte della stessa , e si unisce all’orchestra entrando nel secondo movimento,,,,
che inizia con un maestoso accordo che si ripete , contrappuntato  dal pianoforte leggero che in pianissimo contrasta con l’orchestra brutale.
Scarpini si supera in cesello , ma di particolare spessore(ancor dei trilli magnifici)
il terzo movimento,,,
La classica veemenza di F. a cui Scarpini risponde con forza giovanile , direi che possiamo definire questo movimento Olimpico , il timbro particolare del pianista riesce a fuoriuscire dalla marea orchestrale , anzi si fonde alla perfezione creando una interpretazione riuscita(alcuni dubitano,,) anche i rubati ed i rallentando sono tipici dell’ultimo periodo di F. , Scarpini li fa suoi a tal punto che sembrano una sua creatura e forse lo sono.
La cosa che più mi ha colpito è che nessuno dei due Maestri prevarichi l’altro,,,,mirando tutti e due a creare , insieme alla collaborazione dell’Italica orchestra ad una particolare interpretazione di ottima riuscita
sordo
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