Faust interpreta Bach

Appartiene alle interpretazione dirette,scarne odierne , ma non è isterica ne suonata forte.
Si distinguono per un uso dello staccato(vedi adagio 1001) dove i vecchi maestri usavano un legato che creava una unità ed una fluidità che portava a risultati , a volte , meravigliosi(le vie interpretative dei capolavori sono infinite)
Questo nuovo modo di “recitare”ci porta a scoprire nuovi mo(n)di di interpretare e mette in risalto nuovi particolari.
Non me ne è mai fregato un cazzo delle prassi interpretative , quelle che oggi le fichette chiamano storicamente informate , l’interpretazione è creazione , ogni fottuta interpretazione è una nuova creazione della partitura in cui fluiscono due distinti geni , l’interprete ed il compositore.
In questa nuova visione del mondo dei soli Bachiani le figure principali sono prevalentemente femminili , non so spiegarmi il perchè (e non mi interessa), ma è un dato di fatto , la Fischer , la Ibragimova , la Schimitt , la Pine , le loro immaginazioni sono capolavori assoluti che mettono in discussione i vecchi maestri , in alcuni casi rendendoli inascoltabili.
La fuga della 1001 è assai veloce ma non è l’interpretazione della virtuosa fine a se stessa , il tutto viene piegato alla visione globale dell’interpretazione , che a sua volta deve render giustizia alla partitura.La siciliana è sussurrata , mentre il presto è veloce ma con una dinamica mai forte ed il finale è spettacolare per dittagiatura.
Questa , come altre interpretazioni illuminanti fà risultare i movimenti veloci di una tale naturalezza che non ci si accorge che sono suonati,,,,velocemente.
1002 , l’alemanda è cadenzata ,le dinamiche sono sempre medie a volte ancor più discrete verso la fine della double.
a me piace il legato , ma capisco e concepisco anche questo modo d’interpretare , ritmico , ma sempre con un gusto sopraffino , merito anche dello Strad Sleeping Beauty , sentite cosa riesce a fare la F nella seconda double , questo è puro virtuosismo piegato all’arte.Il suono è bellissimo , non c’è una strappata ne una nota tirata , quando finisce ti viene voglia di applaudire.
Poi arriva la sarabande , con la diteggiatura originale e bella , le dinamiche studiate e limate , ogni nota ne ha una differente , segno di uno studio approfondito dell’anima Bachiana. Questa è una interpretazione spartana , principalmente mesta , qui non troverai alcuna traccia di salti ne di capriole , io ho dovuto meditarle più di una volta , perchè non facili , ma alla fine mi son accorto che sono interpretazioni capolavoro.

Ascoltai la Faust ad Arezzo 17 aprile 2019, al teatro Petrarca in programma Bach:  le Partite n. 2 e 3 con la Sonata n. 2. Fu mirabile e straordinaria, asciutta e secca fino all'osso, a volte troppo....ma il suo modo di suonare quasi virginale ti strega, essenziale come solo le note di Bach sanno essere. Mi ritrovo tantissimo in questa frase di sordo, che stra-condivido:

Questa , come altre interpretazioni illuminanti fà risultare i movimenti veloci di una tale naturalezza che non ci si accorge che sono suonati,,,,velocemente.