Die Kunst der Fuge

Da **sordo** Lun Giu 15, 2020 2:03 pm

Purtroppo la Nikolaieva non è all'altezza(almeno l'edizione dell hiperion),,,come la maggior parte degli altri , io salvavo solo due eccezioni: Vieru e Scarpini.In maniere differenti , Scarpini interpreta L Arte con poesia(alcuni direbbero in maniera iper romantica) , Vieru con suoni più moderni e varietà sia timbriche che tempistiche. La Ader (da vivo come quella di Vieru ) è un portento , L Arte non diventa quella barbosa sequenza di contrappunto, ho sempre prediletto la scarna essenza del piano su tutte le svariate orchestrazioni come anche sull'organo...Questa è la prima edizione(se la memoria non mi inganna , devo anche ricordarvi che ci sono svariate edizioni critiche con spostamenti dei contrappunto, insomma una babele)che usa una differente posizione dei contrappunti , suona notalmente bene che anche Bach averebbe approvato. Varietà di tempi , dinamiche , suono , non hai tempo di annoiarti , le voci sono di una chiarezza mai udita.Questa se magna a colazzio'tutti i pesci imbalsamati delle majior discografiche.Oltre al Bach di lei ho l integrale di Ravel , altro ottimo cd.In fine un ricordo , il suo Bach mi fa venire alla mente quello della Tipo,,,

Da **sordo** Lun Giu 15, 2020 2:04 pm

L’Arte della Fuga è un Bach più sommo più meditativo... Vieru (live 1994) che ho sentito su YouTube è più nervoso, accelerato ... non mi piace. Per pianoforte ancora non ho trovato una esecuzione che mi piace in pieno. Invece trovo quella di Rinstepart nell’insieme la migliore (in quanto è difficile farle tutte bene), soprattutto l’ultimo brano il direttore coglie molto bene lo spirito... Bach è l’unico artista in grado di poterci far arrivare a quelle vette ... Filosofo... Giordano ha scritto:

Da **sordo** Lun Giu 15, 2020 2:05 pm

L' errore è proprio qui , nel voler interpretare tutta l Arte nello stesso modo , così appiattendola e facendola diventar noiosa.
Ps l ultimo brano riesce bene un po' a tutti , sono gli altri e come ci si arriva all ultimo le cose difficili,,,

Da **sordo** Lun Giu 15, 2020 2:06 pm

E chi ha detto di interpretarlo tutto allo stesso modo ... dentro l’Arte della Fuga c’è un “”Mondo” ed oltre... l’ultimo brano farlo bene è difficile... farlo molto bene è molto difficile... Ristenpart è l’unico in questa impresa... gli altri si perdono . P.s. Per chiarire il concetto di variabilità di questa opera d’arte, ad esempio, c’è il contrappunto 9, li quello che amo di più è l’interpretazione di Munchinger, ti sembra noiosa? . Meditativo : inteso come la capacità di questa opera di portarti ad un livello di consapevolezza alta (probabilmente la più alta nell’arte)... attraverso la capacità di Bach di farci vedere/ascoltare /sentire /insegnare a capire le varie dinamiche della Vita più chiaramente, consapevolmente facendoci emozionare (facendoci esplorare esperienze emotive che difficilmente avremmo potuto incontrare senza di lui)... una magia. Giordano ha scritto:

Da **sordo** Lun Giu 15, 2020 2:08 pm

Ieri notte dopo aver letto il tuo post sulla arte della fuga di Ristenpart,,ero talmente voglioso di ascoltarlo che sono andato a cercarlo negli Lp e me lo sono ascoltato,,,che meraviglia(tutto quello che ha diretto è ad un livello superiore) , però rimangono dubbi che mi hanno sempre attanagliato: questo , come anche l altra splendida int. del Qt.Borciani,sono troppo belli , smussati , con dinamiche uniformi , tempi metronomici, è un modo di interpretare Bach, passato ,anni 60 , ma "l'Arte" merita maggior approfondimento interpretativo che non il banale prender tempi lenti e smielare con gli strumenti(ad arco) per far apparire quello che non ha bisogno di apparir.Per questo amo di più le interpretazioni alle tastiere , scarne dirette con tutte le voci chiare , un solo uomo o meglio ancora donna fa da tramite diretto fra Bach e noi,,,Torno ad ascoltare Gould

Da **sordo** Lun Giu 15, 2020 2:13 pm

Sono d’accordo con te quando dici che l’Arte della Fuga merita maggiore approfondimento... però per quanto riguarda l’argomentazioni su quali strumenti, se pur interessante, sono meno importanti rispetto al messaggio (visto anche che Bach in tal senso non ci ha dato una indicazione)... è dunque centrale l’interpretazione e quindi il riuscire a cogliere il più possibile cosa ci vuole trasmette Bach in questa Opera ... l’Arte della Fuga è una miniera ancora da esplorare bene vista la sua profondità. Glenn Gould su Bach va ascoltato ...(anche se a volte non ci prende proprio, vedere ad esempio Clavicembalistico ben Temperato). P.s. Scusa se ti ho risposto tardi, ma ero impegnato con il lavoro, ho fatto anche la notte. Giordano ha scritto:

Da **sordo** Mar Giu 16, 2020 10:33 pm

Proseguito con la nuova , appena uscita , Arte della Fuga live della Nikolayeva,,,delle tre che ho è quella più equilibrata(la concezione delle tre non si discostano in maniera significativa l una fra le altre)
In questa la mano sinistra è più evidente , risultato: un suono più corposo.

Da Giordano Sab Mar 05, 2022 10:18 am

Interessante conferenza di Stefano Greco su Bach e nello specifico della Arte della Fuga.
Il titolo della conferenza (tradotto da google italiano) è "Stefano Greco - Conferenza sulla lettura retorica di Bach".
Per leggere i sottotitoli in italiano al video vi lascio il link da cliccare qui sotto attraverso il computer e non il cellulare (altrimenti non ci sarebbero).

https://www.youtube.com/results?search_query=Stefano+Greco+-+Conferenza+sulla+lettura+retorica+di+Bach

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Conferenza di Stefano Greco

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