Vlach il quaretto

Op127
,,,,suonano come si usava una volta,,,aperti,,chiari,con afflato , ispirati e romantici.J.Vlach ha un suono magnifico , una via di mezzo fra il morbido e l’acido , il suo fraseggio è magnifico degno allievo di J.Talich.
Quando Beethoven viene interpretato correttamente(?) ti prende in una sorta di spirale , senti quà,,,senti là,,,ognuno esalta e mette in evidenza un qualcosa che a gli altri era sfuggito,,,equilibri fra i quattro,,dinamiche ,,fraseggio e mille altre sfumature che non sono in grado di descrivere,,,,ma quando le senti,,,sei in estasi,   ,
succede in questa interpretazione del Vlach,,,,
Op 132 rimane difficile descrivere la naturalezza del loro fraseggio,,,scorre,,ti concentri sulla Canzona che pare sospesa,,,,ed è tutto già finito,,,e non sai il perchè è stato,,,magnifico.