Banalità su Gould

Era un pò che non ascoltavo il Bach di Gould,,,,un file DSD,,,,delle Partite,,,,
è stata l’occasione buona per capire,,(,se ce ne fosse ancora bisogno) la sua grandezza interpretativa in Bach(e non solo)
Ogni movimento è studiato e sapientemente collegato al successivo,,,in una visione unitaria( molti altri grandi interpreti limano solo alcuni movimenti,,lasciando al caso virtuosistico gli altri),,mi è sembrato che nelle prime Partite sia leggermente più vispo,,,veloce,,
nelle ultime 3,,,,sembra più meditativo,,,il canto Gouldiano è qualcosa di unico,,,,e non mi riferisco ai suoi mormorii,,,è sapienza alchemica antica,,,,donata dal Dio della Musica,,,,non è ottenibile con lo studio ne tantomeno con le sole capacita tecniche‍,,,capisci la perfezione assoluta dal fatto che non hai un solo secondo di distrazione o noia nell’ascolto,,,,il tutto fluisce con una facilità che rasenta la semplicità,,,ma è solo apparenza,,,,in essa si nasconde una complessità che comprendi dopo varii ascolti,,,,più ascolti,,,,più ti rendi conto che sei di fronte ad una interpretazione Monumento.
Più lo ascolto più mi rendo conto di quanto possa fare la differenza un interprete geniale su uno solo bravo.

Ho scoperto un altra cosa , questa edizione DSD è superiore dal punto di vista sonoro(qualità) e risolutivo,,, a quella in cd,,,