Sergio Fiorentino

Ecco un grande Interprete ancora poco conosciuto al grande pubblico.

Pianista dalla profonda sensibilità, musicalità ed originalità.
Esplora nuovi campi della composizione rimanendo coerente… dà l’idea di essere libero … fa sua la composizione, ci entra dentro e si mette al servizio portando comunque la sua “persona”, il suo vissuto, facendoci vedere attraverso i suoi occhi questi meravigliosi mondi.. mantenendo il rispetto per essa; sa quale siano i confini… il suo ego non straborda narcisisticamente.

Nelle interpretazioni di Sergio Fiorentino traspare il rispetto, il suo essere sincero, autentico, vero... la sua nobiltà d'animo.


Di seguito le prime 4 puntate di una trasmissione radiofonica dal titolo “Dedicato a Sergio Fiorentino” a cura di Carla Di Lena su Radio Vaticana


Prima parte (puntate 1, 2, 3 e 4):

Scoprii F. leggendo una rivista Franzosa nel 96 , avevo da poco aperto l’archivio fonografico a viale aventino,,,,
cazzo non lo conoscevo,,,possibile! Aveva inciso un bel po di LP per alcune case discografiche minori,,,,dischi perlopiù introvabili,,,ma non rari,,,,effettivamente era un grande,,,
divenni un adepto del verbo del nostro,,,,e cominciai a farlo conoscere un pò,,,,almeno a Roma,,,,,conobbi nel frattempo un suo allievo,,,,organista,,,,mi avvertì che il Maestro stava per venire a Roma per fare un concerto in una chiesa,,,,un concerto “carbonaro” di cui non si seppe nulla ne prima ne tantomeno dopo,,,,in quel periodo ricominciò a suonare e fare concerti,,,naturalmente in tutto il mondo meno che in Italia,,,grazie alla APR ed al prof. Lumpe , suo appassionato ammiratore Todisco-
Grazie a quest’ultimo(ed all’intermediazione di Piero) misi le mani su tutte le ultime copie della incisione dei Notturni di Chopin,,,,ed inizia a farli ascoltare a quelli che mi chiedevano ,,,Rubinstein o Ashkenazy,,,,inutile dirvi che dopo l’ascolto comparativo,,,,sceglievano Fiorentino,,,,dopo poco vendetti tutte le copie,,,,e continuai l’operazione di semina con altri suoi cd,,,,
Ottima trasmissione radiofonica,,,con qualche piccola imprecisione,,,,di Risaliti,,,
altro che isolato,
la scuola di Vitale non centra un cazzo,,,,,essendo una persona verace,,,senza peli sulla lingua,,,si fece qualche nemico,,,,uno in particolare,,
un certo R. ,,,fecero terra bruciata,,,un pò quello che altri fecero a Scelsi,,,l'accademia dei mediocri imperversa sempre.

Ricordo quando me l’hai fatto conoscere più di 20 anni fa…
Per quanto riguarda le interpretazioni di Ashkenazy su Chopin secondo me c’è poco di veramente interessante (le sole grandi interpretazioni che mi vengono in mente ora sono il “Notturno n.20” e la Berceuse).
Su Rubinstein la pensiamo diversamente, come sai   … sarebbe interessante fare un confronto tra gli interpreti dei notturni,  ma ci vorrebbe un post dedicato altrimenti usciremo fuori tema qui   .

Ritorniamo a Sergio Fiorentino, oggi posto la seconda parte della trasmissione dal titolo “Dedicato a Sergio Fiorentino” con qualche mia sottolineatura di alcuni passaggi.

Seconda parte ( puntate 5, 6, 7 e 8 )




Alcune sottolineature:
- Fiorentino parla dell’interpretazione al minuto 16:35.
- Testimonianza dei suoi allievi dal minuto 30:10 (soprattutto Gianni Cesarini che racconta di Fiorentino come persona).
- Interessanti queste frasi riportate da Fiorentino (da 46:30 a 46:45… da 48:15 a 48:55).
- Emanuela Marcone, ex allieva, descrive come faceva lezione (da 51:40 a 54:55).
- Dal minuto 58 si parla di come lui torni alla scena internazionale.
- Comparazione interpretativa di due brani tra Fiorentino e Michelangeli.