Théotime Langlois de Swarte

Bel recital quello riproposto tale e quale,,,,Proust le concert retrouvè,,,,che poi non era mica stato smarrito,,,da due giovani promesse,,,su strumenti originali per davvero ,,,,uno Stradivario ed un Erard,,,,
L. per me rimane ancora un punto interrogativo,,,,è naturalmente bravissimo,,,,ma eccede nel controllo,,,non si lascia mai andare,,,,basta osservare le foto che lo ritraggono,,,mai un riso,,,sempre imbronciato e sul punto di dire(la fotografo) cazzo fotografi,,,che poi non lo farebbe mai,,,essendo un nobil uomo(?)franzoso,,,,il recital è composto da pezzi per violino e pianoforte ed alcuni solo di piano,,,,è la replica fedele,,,storicamente informata🥱 del concerto tenuto al Ritz 1 luglio 1907,,,,cena e concerto organizzati da Proust,,,,sarebbe stato più filologico,,,,,sapere anche il menù,,,,della cena ,,,,cosi da ricreare quella atmosfera unica,,,,,ma non si può avere tutto
Il pezzo più bello è una trascrizione,,,,,per violino e piano A’ Chloris di Hahn,,,,qui L. riesce ad esprimere la dolce mestizia del pezzo,,,con le sue mezze voci,,,,e delicatezze.
Questo è un pezzo che definite Proustiano è,,,, poco.

Il secondo capitolo ,,,ancora non definitivo,,,per capirne le qualità,,
si sviluppa in un cd di concerti di Vivaldi,,,Locatelli e Leclair,,,
inutile dirvi che costoro sono storicamente informati,,,
,L.questa volta suona un violino Jacob Steiner del 1665,,,,l’interpretazione è viva ma sempre contenuta,,,,non si avvicina ad alcuni furori Italici,,,,della nuova via Vivaldiana,,,,,il suo suono è nettamente morbido ,,lirico,,,il gruppo che lo accompagna,,,,in fin dei conti non è “sferajante” come alcuni altri ensemble odierni,,,e questo è un bene,,,,ma un po strascica….i due concerti di Vivaldi stagliano su tutto,,,insieme al Capriccio di Locatelli(op3n8),,,dove L. si impegna in un solo magnifico,,,,