Stèphanie-Marie Degand

Altro grande cd messo su con intelligenza,,,alla stregua di un recital(magari ne facessero di così) per ogni pezzo è stato scelto un violino che si adattasse ad esso,,,,in un senso filologico vero(non le solite copie moderne spacciate per vere)
Biber la Passacaglia,,uno dei pochi pezzi,,presago,,,dll’altezza dei “Soli”,,,che lo avrebbero succeduto,,,,,violino barocco Aegedius Klotz 1690 accordato a 415 hz(idem per Bach),,,una capacità di mescolare lo staccato ed il legato,,,,un suono di una bellezza grezza,,,,
la Partita bwv1004 ,,
al contrario è morbida e levigata(segno di saper comprender e diversificare) tempi giusti,,ne veloci ne lenti,,,,qui esce fuori in primis la musica,,,,aleggia ben presente lo spettro di Don Mainardi santo protettore degli spartani,,,la Sarabande è commovente,,,qui non vi è la minima anomalia o stranezza(difetti di intonazione)che di solito incontriamo nelle cosiddette interpretazioni storicamente informate,,,così si chiamano ora le vecchie filologiche,,,in un concentrato ipocrita e falso,,,,un pò come il Bio che trovi ormai dovunque nei supermercati,,
nulla di ciò tocca l’interpretazione della D.,,,,la Ciaccona è quello che normalmente dovrebbe esser,,,,l’esatto contrario del palcoscenico usato dal solito primo della classica,,,,ancora una volta ci viene consegnata una visione superlativa della vetta,,,,chiara e senza nebbie,,,dove alcune note toccano il cuore,,,altre la mente,,,in una sorte di sublime equilibrio dove tutto è sapientemente,,equilibrato.
Paganini tre Capricci 5 15 e 24,,,,si procede da capolavoro a capolavoro seguendo la storia,,,Vincenzo Ruggeri 1700 accordato a 440hz con tutte e 4 le corde in budello,,,,,
i suoni son anche qui morbidi ,,caldi ma al tempo stesso cazzuti,,,l’incisione è ottima,,,(peccato siano solo tre e non tutti),,,,in questi tre Capricci c’è condensato tutto quello che è richiesto da un grande interprete,,,virtuosismo,,bel suono,,,,ed espressione,,,
ma non è finta qui,,,,
Ysaye non poteva mancare,,,op27 nr3 e 6,,,,si cambia violino Gennaro Gagliano 1751 corde ed accordatura moderne,,,le sei sonate guardano con un occhio al passato,,,e l’altro rendono possibile il futuro del violino,, il periplo si termina con una composizione a lei dedicata di Eric Tanguy,,,,per un finale che ci porta nel 2000,,,ma sempre pensando ai grandi del passato.