Queffelec

Altra pianista da noi poco conosciuta(🧐) , inizio gli ascolti con un disco dedicato alle sonate di Scarlatti , lo uso come banco di riferimento per capire di che pasta è l’interprete

Queste sonate sono eccellenti , non saprei indicare specificatamente la loro caratteristica interpretativa che le fà svettare , direi che non annoiano mai , sono fluide e chiare(Brendel) scolpite con tratti gentili , si mantengono su una via mediana fra pathos e logos,,,Q. riesce a condurre ogni sonata in modo originale(penso alla Meyer) diretto senza fronzoli(famolo strano) rendendole essenziali ed al tempo stesso meravigliose.

Con le stesse caratteristiche rende Bach , non aspettatevi approfondimenti metafisici , la Q. va sempre dritta al punto,,,,chiarezza , velocità , canto contenuto , direi una spartana.Ascolta l intro della Partita 829,,,,,veloce e concisa,,,arpeggi stupefacenti.In queste interpretazioni Bachiane prende il sopravvento l’aspetto motorio,,,una sorta di impulso vitale che la porta a render ,,,,e qui mi torna ancora in mente Brendel,,,,una urgenza inestinguibile,,,,,ma c’è molto di più per l’orecchio attento ,,,,,per farla breve nella 829 Q. ci stimola molto di più il cervello,,,,,,