Batagov.

Ha la stessa capacita,,,,differente,,,,,ma geniale di Gould,,,,,nello scolpire il suono e renderlo tridimensionale,,,,nel suo Bach non vi è un solo secondo di noia,,,,dimostrazione di come abbia levigato non solo le singole note,,,,ma quello che le collega e,,,,più importante quello che vi è dietro.
Una sapienza interpretativa che sà bilanciare ,,,dinamiche,,,,tactus,,,,e una qualità timbrica meravigliosa,,,,in un discorso chiaro e diretto,,,,,dove la Partita 828 galleggia sospesa nel tempo,,,
B. si prende tutto il tempo necessario per cesellare,,,scolpire,,,,godere e farci godere,,,,,farci capire per la prima volta cosa si nasconde,,,in un pezzo suonato miliardi di volte,,,,e sempre reso in maniera meccanica,,,,dagli altri zucconi,,,,lui no,,,,Batagov non ha alcuna fretta,,,,dilata il tutto ,,,legandolo con una sottile forza,,,,e rendendolo scorrevole come fosse suonato per la prima volta,,,,Batagov ci porta in Paradiso,,,,,

Ho sempre creduto che le Partite siano fra le cose difficili da interpretare,,,non dico bene,,,ma correttamente,,,senza cadere nella noia.
B. è estremo,,,e poetico,,,,tempi lentissimi,,,legato,,,staccato usato per render le melodie una sorta di stillicidio in cui crogiolarsi ,,,capire quante ipotesi interpretativi si possono ricavare basta avere coraggio ed abnegazione.
Per tentare di comprender questa interpretazione dovrai conoscer bene la Partite 828,
avere tempo,,,verrai portato in un mondo di delicatezze,,,sfumature(alemande) e ricercatezze timbriche che annichiliscono la bellezza rendendola sublime.
La Courante è uno dei brani più luminosi e gioiosi,,,,pieno di canto,,,i pianisti tendono all’esuberanza,,,si fanno prender la mano dal canto,,,esauriscono il tutto velocemente come fosse una sveltina,,,B. giace sulla melodia,,,,la prolunga ,,la rende eterna,,,,ogni nota è viva ed in chiaro collegamento con la successiva,,,cose del genere non si sono mai ascoltate,,,direi una lettura filtrata dalle esperienze Feldmaniane,,ogni nota è,,,,chiara,,,
essenziale,,,a se stessa ed alle altre,,può sembrare una banalità,,,quando penso a quello che sta fra le note,,,quel “vuoto” che le collega,,,ancor più quello che sta dietro,,quello che non può esser scritto ,,perché manca il linguaggio per poterlo comunicare ,,,entriamo nel ristretto ambito dei demiurghi,,,coloro che sanno legger e comprender e,,,ancor più difficile,,,render viva nell’interpretazione questa intuizione.
Amico lettore non perder tempo a legger queste stupide note,,,,ascolta Batagov,,,,
ne rimarrai stupito.