Silvia Turchetti

Nella continua ricerca di vie nuove,,,,sono stato trovato da questo primo cd,,,in forma di recital,,,interpretato da SV ,,,,che indomita inizia con la 110 di B. ,,,,dalle prime note si percepisce che è una interpretazione studiata,,,,non la classica spaccapianoforti(poi con la 110) ne strappalacrime,,,,ma prettamente cerebrale,,,una sorta di nuova danza,,nelle prime note,,,
del primo movimento,,,la ricerca del timbro,,,non fine a se stesso,,,ma piegato a metter in risalto il racconto,,,sembrerebbe una sorta di visione femminile del pezzo,,,,ma ci si inganna,,,,mi fanno impazzire quei piccoli ritardandi,,,,,,sospendono per qualche secondo,,,la vita,,,,
è una gioia ascoltarla,,,il secondo movimento scolpito e cubista,,,dundundun,,,
dove spuntano fuori nuove prospettive di contrasto,,,
L’interpretazione è equilibrata nei tempi,,,,i timbri son ricercati e belli,,,,nell ultimo movimento si canta sommessamente,,,,le due mani dialogano distintamente,,,nelle la fuga
escono cose notevoli(se volete ve le annate ad ascoltare) ma non solo li,,,tutta l’interpretazione è di riferimento
Continua con il solito Listz,,,,ma poteva esser anche Chopin,,,noioso e con le solite troppe note
Si ritorna in alto(ma lo era anche il Listz,,,,son io che non lo capisco) con l’opus 19 di Schonberg,,la mente interpretativa di ST è completamente fusa in essi,,,,il timbro sonoro è impressionante,,,, bello,,,,come sono eccellenti le Var opus 27 di Webern,,,