Maurizio Zaccaria
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Maurizio Zaccaria
Dalle prime note si comprende che siamo difronte ad una ottima interpretazione , poi scopriremo arrivati alla fine che è strepitosa.
Intanto Z. è un pianista che ama suonare il piano non violentarlo ne tantomeno scassarlo per dimostrare che è un virgulto,,,,perciò niente note spaccapianoforte,,,,ma una ricerca sonora in grado di render virile ed al tempo stesso femminile il suo approccio al primo movimento.
Suono bellissimo,,,,tempi vari,,,,dinamiche perfette,,,differenziazione dei suoni fra le due mani,,,
su tutto svetta una capacità di saper cesellare,,,,di saper sviluppare il discorso,,,e piegarlo,,,interpretandolo in modo soggettivo ed originale ,,raramente ho ascoltato l’Allegro cosi scorrevole e privo di difetti,,,,,,che arpeggi,,,che equilibrio fra le due linee,,,,e che controllo nello Scherzo,,,,da persona sicura e responsabile che non abbisogna di effetti speciali per dimostrare la sua profonda padronanza,,,,la stessa che renderà ancor più profonda nell Adagio,,,che quando lo ho sentito per la prima volta mi ha lascito senza respiro per la sua naturale bellezza,, ,,e fluidità,,,ogni nota è cesellata,,,ricoperta da una rara forma di bellezza,,,,non esteriore,,,,ma intrinsecamente profonda,,,,e la cosa sorprendente e che il tutto scorre senza alcuna artificiosità ,,,siamo nel classico Campo Eliso,,,,teletrasportati nel 1816,,,,-
tempi respirano e son pieni di vita
di questo passo l’interpretazione di Z. si pone nel più alto e rarefatto pertugio dello scaffale delle referenze assolute,,,,divine.
Infine lo scoglio più difficile,,,,il più facile su cui si cade,,,,,Intro Largo Fuga Allegro,,,,la conduzione è anche qui di una bellezza sublime,,,,,ogni nota , lo ripeto , è felicemente suonata,,,,levigata,,,studiata in maniera maniacale ed al tempo stesso viene restituita nel modo più naturale,,,come fosse recitata da Dio.
Qui puoi ascoltare le profondità Beethoveniane senza alcun filtro ne esagerazione,,,,renderti conto della grandezza,,,,di Ludovico Van,,,,,ed esser felice di poterla percepire così chiara e diretta nell ‘interpretazione di quel genio di Maurizio Zaccaria.
Re: Maurizio Zaccaria
Che scoperta Carlotto... l’interpretazione è bella nel fraseggio e non si perde durante l’esecuzione mantenendo un filo conduttore nel e tra movimenti... visto la difficoltà della sonata, la sua giovane età e i tempi che corrono... che bella sorpresa!.
Giordano- Messaggi : 63
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