Andras Schiff

Con cautela mi son sentito l ‘ultima fatica di S. i due concerti per piano di Brahms,,,
i dubbi nascevano dall uso di una orchestra filologica,,,,budello per gli archi,,,fiati usati con coscienza (informata🤪) storica , ensamble orchestrale di dimensioni cameristiche( Meiningen ),,,,,diretto dallo stesso pianista,,,che ha scellto un magnifico piano storico della Blüthner Lipsia circa 1859

Gia dal Maestoso del primo concerto mi rendo conto che siamo di fronte ad una interpretazione ottima,,,la direzione tende ad esser perfettamente in linea con Brahms,,,,,evitando alcuni,,,anzi tutti i furori(Furtwaengler e Fischer,,su tutti con la loro int. del secondo),,che contraddistinguono molte int. , puntando sulla trasparenza,,,,,nessuna assurdità filoillogica vi è,,,,Orchestra of the age….è magnifica,,,,S. la dirige con grazia e controllo ,,mostrandoci per la prima volta quanti particolari magnifici sono nascosti in queste partiture,,,,,,i fiati su tutti,,,,il suono del piano è di una rilassatezza zen,,,ascolta l Adagio(del primo),,,,mai esagerato negli effetti,,,ma come scrivevo solo Brahmsiano al 100%,,,,il piano dicevo è corposo,,senza alcuna spigolosità,,
S. ormai ha un controllo pazzesco,,,meticoloso sui timbri ,,le dinamiche(che l’orchestra non costringe a forzare),,,ascolta verso il finale del movimento,,,intorno al 10 minuto e capirai meglio di qualsiasi elucubrazione scritta,,,,qui.
Raramente si ha una integrazione cosi intensa fra orchestra solista e direttore,,,non solo come concezione globale d’intenti,,ma come perfetta integrazione dei suoni fra strumenti d’orchestra e pianoforte,,,,un ideale interpretativo molto vicino a i voleri del compositore,,,,,forse,,,,ma questo potrà soddisfare i passacarte,,,,e non sempre è sinonimo di capolavoro,,,,
quello che ci soddisfa è,,,sopra tutto,,,,,la magnifica,,,nuova interpretazione che ne scolpisce Schiff , rendendola ,,,un capolavoro di intenti,,,,,pienamente riusciti.
Il secondo è forse la summa assoluta della capacità di renderlo,,,,meno eroico e pestato,,,,meno virtuosistico(pur essendolo intrinsecamente,,,,)
che direzione ,,ti fa sentire tutto,,,,,è poderosa senza esser,,,spinta all estremo,,,
il piano è altrettanto meraviglioso,,,,si integra come fosse uno strumento orchestrale,,
in questa interpretazione non c’è una sola nota che non sia suonata con grazia,,,,il piano è corposo ed ha una luminosità inusuale,,,,ascolta i corni al minuto 9 del primo movimento,,,e meravigliati,,,la paletta dei,,,colori orchestrali è di una vastità,,,,
infinita,,,,per la prima volta ascolto un pianista che cesella ogni nota(non che altri non lo facciano,,) la leviga,,,,(la prima volta che vidi Schiff,,,stava pulendo la tastiera del suo pianoforte,,,con una meticolosità inusuale,,,) non lasciando nessuna possibilità al caso,,senza farsi trascinare nel vortice eroico dei primi due movimenti,,,,imbrigliandoli ,,,domandoli come mai nessuno,,,,rendendoli due,,,nuovi.
Rende gli ultimi due movimenti in maniera cameristica,,,,,come fosse un quintetto per piano e strumenti,,,vari,,,loro suonano con una delicatezza dinamica ed espressiva divenendo importanti come il piano,,,,suoi pari.