Lugansky.

Mi venne segnalato molti anni fà da uno studente di pianoforte , lo considerava uno dei migliori pianisti in circolazione(non lo presi in considerazione perchè interpretava solo Chopin e Rachmaninov , in pratica il repertorio che manda in brodo,,,,,i pianisti) , aveva ragione , solo ora glie ne dò atto.
L ha inciso l’opus 101 , 109 , 111
Che suono,,,,magnifico , i tempi sono ne veloci(tendenti al veloce)ne lenti , giusti , non aspettarti nessun famolo strano , ma solo una corretta interpretazione classica con un pizzico di originalità.La sua luminosità mi ricorda il compianto Kempff
Ascolta amico orecchiante come dipana , un condensato di tutte le caratteristiche che un pianista dovrebbe avere , la cosa che maggiormente mi stupisce è la differenziazione dei timbri , scolpiti ,,,aiutandosi da mille sfumature dinamiche e da un uso dei rubati,,,,,una meraviglia.
Il finale dove le mille note sono tutte di una chiarezza impressionante , distinte e con il classico suono magnifico di L.
Opus 111 , la vetta viene raggiunta usando una via nuova , costeggia la via classica , ma aggiunge un qualcosa di tipico , comune al pianismo di L.
C’è la potenza dell’ultimo B.