D.S.Ware Onecept

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Come sono arrivato a lui è un mistero , forse seguendo W. Parker o è il contrario?Ma in fondo importa poco sapere il come , diciamo grazie a Dio.
Due stelle del moderno uso del sax brillano nel mio cielo D.S. Ware e C. Gayle , per alcuni versi si assomigliano , sono tutti e due dei geni , sia come compositori/improvvisatori che come strumentisti.Tutti e due seguono lo spirito superiore(il cosmo il primo e Dio il secondo) che li muove nelle loro improvvisazioni , cosi lo ringraziano.
Torniamo al nostro cd ,,Onecept è difficile per chi non abbia l’orecchio e lo “spirito”abituato all improvvisazione ma seguire tre linee(sax basso e batteria) dovrebbe esser assai semplice per chi ascolta la musica classica , il difficile è comprender il modo in cui i tre strumentisti si fondono in un unico suono.
Il neofito può facilmente scambiare i suoni emessi dai tre strumentisti come rumori disarticolati fra di loro , ma è un errore , lo stesso errore che alcuni fanno considerando degli schizzi di vernice buttati li a caso i dripping di Pollock , ma in questo caso l’azione dei suoni viene comunicata da un ente spirituale superiore.
Onecept mantiene una forma discorsiva(se ti piace l’ultimo Coltrane non avrai difficoltà di ascolto)non estremizzando l’uso degli strumenti , perciò ne esce fuori un cd di più facile ascolto rispetto ad altri,,,
Ware usa altri due strumenti oltre al sax tenore , il saxello e lo strich , la cosa unica e strana di questo cd è la calma con cui suona , non solo i pezzi lenti ma anche quelli un pò agitati , sembra che non solo gli strumenti ma anche gli interpreti vengano suonati da......
Aggiungo solo una nota: di solito quando si vanno a registrare i brano da improvvisare li si provano prima in studio o in concerto , in questa incisione si è giunti in sala incisione senza alcuna preventiva prova , si è improvvisato tutto live in studio.


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