Sei folle ?

Il tutto nasce una mattina , perchè non fare una chat dedicata alla musica con qualche amico?
Chiamo quattro “orecchianti” e la mettiamo su con un discreto successo,,,,dopo poco mi rendo conto che gli argomenti trattati meritavano un altro “contenitore” più duraturo , meglio consultabile e ri-nasce l’archivio fonografico , un forum?
Purtroppo gli orecchianti che avevano formato , creato la chat , non si sono trovati con il nuovo mezzo(l’odiato telefono ormai ha preso il sopravvento su tutto diventando una sorta di nuovo prolungamento corporale sostitutivo spesso del cervello), pur essendosi iscritti tutti i vecchi partecipanti alla chat , in pochi hanno scritto sul forum, anzi diciamoci la verità,,,,,nessuno
Ho perciò azzerato le iscrizioni di tutti tranne uno , siamo così in due,,,,un forum dove scrivono du gatti,,anzi solo uno,,,,diventa un blog.
Una sorta di diario dei miei ascolti , con scritti farneticanti che devono esser considerati solo come curioso indirizzo per portarti , lettore folle(perchè solo un folle legge le mie elucubrazioni) , a conoscere qualcosa di nuovo che non sia la solita minestra riscaldata del mainstream , e permetta principalmente a me di ricordare i miei ascolti nel tempo,,,

In ultimo se vuoi iscriverti lo puoi fare ma solo alla condizione che tu diventi un membro attivo🤭
Buona lettura(povero te)

Quello che più mi manca oggi,,,,non è l’aspetto commerciale della vendita in se per se,,,,
ma il contatto con l’avventore,,,,che per me non era mai stato ,,,il semplice e banale acquirente,,
ma una sorta di amico con cui condividere le scoperte,,,,,una comunicazione che avveniva nei due sensi,,,,io apprendevo da lui,,,,lui da me,,,,e le conoscenze circolavano,,,,,
L’Archivio Fonografico ,,,negozio di Roma a Viale Aventino ,,,è stato per molti anni un club in cui molti “disturbati” si incontravano,,,,ascoltavano musica insieme e compravano musica classica particolare,,,,perlopiù incisioni storiche.
Ho aperto nel 1995,,,,,dopo esser passato in altri quattro negozi romani,,,come commesso,,,vendendo sempre con passione vari generi musicali,,,,
Poi arrivo la rete,,,,internet,,,,,il nemico numero uno della vendita in loco,,,,la cosa che disintegrò i negozi,,,,
L’Archivio chiuse i battenti nel 2007,,,,,molti altri dopo,,,,il mondo è cambiato ,,,la cosa migliore che ci ha portato internet è l’abbattimento dei prezzi,,,,e la possibilità di reperire le interpretazioni più strane,,,,con un clic.
La cosa più devastante di internet è viverci,,,,e non mi riferisco solo agli acquisti,,,,,ma ai cosiddetti social,,,,che dovrebbero esser chiamati,,,antisocial
Il completo distacco dalla realtà,,,,comporta sistematicamente l’allontanamento dai negozi,,,in favore del virtuale,,,,ma nel negozio on line,,,,,non incontri persone,,,,ne puoi discutere,,,,ne trovi amici(salvo i virtuali‍),,,,tutto questo distacco comporta un abbassamento della soglia cognitiva,,,ed è in termini un assurdo,,,visto che la rete permette una maggiore possibilità di conoscenza,,,,,ma sto divagando,,,,,
Altra grande disgrazia,,,dopo la chiusura dell Archivio Fonografico,,,,fù la perdita della mia rubrica telefonica,,,virtuale anche essa,,,,sul telefono e non su carta,,,praticamente cancellata
in un secondo,,,,fosse stata su carta avrei avuto ancora tutti i telefoni dei miei amici/frequentatori dell’AF,,,,ad oggi sono riuscito a contattare solo pochi di essi,,,,,
L’Archivio Fonografico sulla rete non è un negozio,,,,,non vende nulla,,,il suo unico scopo è,,,,
l’esser una sorta di diario di bordo,,,,che annota la mia navigazione giornaliera attraverso il mare delle uscita discografiche,,,,chiunque legga o scriva,,,,condividendo questa traversata è il benvenuto,,,