Robert Levin interpreta le Partite
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Robert Levin interpreta le Partite
Premessa,,,è un pò che questo file giace inascoltato , Levin è un nome legato a certa filologia che non amo ,inizio da clavicembalista per poi passare ai fortepiano ed infine è giunto al piano,,,mi faccio coraggio ed oso l’ascolto.
La partita 826 inizia con un fraseggio mai udito pieno di abbellimenti , prosegue con gli altri movimenti dove qui e là sorgono delizie , la cosa che trovo magnifica è l’assoluto controllo dei tempi e delle dinamiche , non troverai mai una nota urlata , forse l’unico neo sulla scelta delle dinamiche è una certa uniformità portata dall’inizio alla fine(ma son sicuro che sia una scelta di vita)
Le linee sono di una intelligibilità unica.
L’uniformità dinamica e forse anche nei tempi(quasi senza alcuna variazione) è estesa anche alla partita 827
828 l overtura mi ricorda , non so perchè , Gould , per un certo modo di suonare Bach che li accomuna solo spiritualmente(forse sarà il distacco amorevole)l overtura rimane un piccolo capolavoro di sintesi dove L si scatena con una serie di trilli abbellimenti e fraseggi particolari che non seguono direttamente la linea melodica.
L alemande è altrettanto bella , qui si nota una maggiore elasticità (ci son pure dei rallentando) ed una ricerca del bel timbro.
La courante è altresi bella , piena di inusuali fraseggi che la mettono in risalto come mai hai ascoltato , tutta questa partita ha una luminosità d’oro. , la sarabanda anch’essa è fraseggiata in modo originale con delle pause che creano una sorta di tensione è infine un capolavoro.
Le sorprese continuano nel minuetto come anche nella giga finale , i suoi piani sonori ed ancora il fraseggio , il tutto suonato con una delicatezza e gusto.
Aggiungo la sottolineatura della sarabanda 829 , puntata che sembra una carilon, altro capolavoro interpretativo.
Quello che si è voluto(credo) è una sorta di studio su come poter interpretare nel modo più “puro” e diretto le linee delle partiture , usando un canto molto contenuto , timbri sonori ben distinti per le due mani , una gioia contenuta, si è scelto un metodo ed un modo è lo si è applicato con genio a tutte le partite.
Da clavicembalista L. ,credo abbia voluto ricreare sul piano questo mondo sonoro , non copiandone il timbro , che si avvicina al suono del fortepiano , ma gli altri parametri, quali dinamiche in primis.
Sconsiglio di ascoltarne più di una alla volta , questo è il metodo per poterle apprezzare al meglio , di seguito risultano troppo uniformi.
Altra critica che si può fare è la perfezione assoluta , a volte un pò meccanica , che rischia di render fredda e distante questa interpretazione , ma forse sono i suoi punti forti.
Io me la sono goduta.
La partita 826 inizia con un fraseggio mai udito pieno di abbellimenti , prosegue con gli altri movimenti dove qui e là sorgono delizie , la cosa che trovo magnifica è l’assoluto controllo dei tempi e delle dinamiche , non troverai mai una nota urlata , forse l’unico neo sulla scelta delle dinamiche è una certa uniformità portata dall’inizio alla fine(ma son sicuro che sia una scelta di vita)
Le linee sono di una intelligibilità unica.
L’uniformità dinamica e forse anche nei tempi(quasi senza alcuna variazione) è estesa anche alla partita 827
828 l overtura mi ricorda , non so perchè , Gould , per un certo modo di suonare Bach che li accomuna solo spiritualmente(forse sarà il distacco amorevole)l overtura rimane un piccolo capolavoro di sintesi dove L si scatena con una serie di trilli abbellimenti e fraseggi particolari che non seguono direttamente la linea melodica.
L alemande è altrettanto bella , qui si nota una maggiore elasticità (ci son pure dei rallentando) ed una ricerca del bel timbro.
La courante è altresi bella , piena di inusuali fraseggi che la mettono in risalto come mai hai ascoltato , tutta questa partita ha una luminosità d’oro. , la sarabanda anch’essa è fraseggiata in modo originale con delle pause che creano una sorta di tensione è infine un capolavoro.
Le sorprese continuano nel minuetto come anche nella giga finale , i suoi piani sonori ed ancora il fraseggio , il tutto suonato con una delicatezza e gusto.
Aggiungo la sottolineatura della sarabanda 829 , puntata che sembra una carilon, altro capolavoro interpretativo.
Quello che si è voluto(credo) è una sorta di studio su come poter interpretare nel modo più “puro” e diretto le linee delle partiture , usando un canto molto contenuto , timbri sonori ben distinti per le due mani , una gioia contenuta, si è scelto un metodo ed un modo è lo si è applicato con genio a tutte le partite.
Da clavicembalista L. ,credo abbia voluto ricreare sul piano questo mondo sonoro , non copiandone il timbro , che si avvicina al suono del fortepiano , ma gli altri parametri, quali dinamiche in primis.
Sconsiglio di ascoltarne più di una alla volta , questo è il metodo per poterle apprezzare al meglio , di seguito risultano troppo uniformi.
Altra critica che si può fare è la perfezione assoluta , a volte un pò meccanica , che rischia di render fredda e distante questa interpretazione , ma forse sono i suoi punti forti.
Io me la sono goduta.
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