Lamond Frederic
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Lamond Frederic
Beethoven op 53 ,,l’Allegro è interpretato veloce con un suono morbido e luminoso.
L’Adagio è un capolavoro di cesello ed introduce ala perfezione il Rondo , che trilli! l’esposizione del magnifico tema è anch’essa cesellata e porta al finale pieno di acciaccature e trilli pregni d’espressione .
Op 110 quello che appare , anche usando tempi relativamente veloci nel Moderato è l’estrema naturalezza espressiva , all’interno del movimento il tempo non è costante , fluttua , i trilli talmente belli si incorporano in maniera mai udita nel resto fino al finale in rallentando,,,, ,,il Presto inizia lento per poi accellerare , è molto cadenzato , il timbro di Lamond è indescrivibile.
Adagio ma non troppo , come dialogano le due mani,,,,con timbri differenti , un canto inusuale mai ascoltato prima,,fino ad arrivare alla Fuga , anche qui il canto è bellissimo e mai ascoltato ritmato così,,,poi ancora in mezza voce rubando verso il finale.
Oggi una interpretazione del genere creerebbe il caos in un auditorium.
Lamond è stato allievo di Listz , queste interpretazioni ci raccontano un mondo che già all’ora non esisteva più, un modo di interpretare Beethoven che oggi in maniera differente ancora sopravvive nei pochi,,
L’interpretazione di L si potrebbe riassumere(per difetto) con il termine Eleganza , sintesi di bel canto e conoscenza approfondita di quello che c’è fra le note , fregandosene allegramente della tecnica.
L’Adagio è un capolavoro di cesello ed introduce ala perfezione il Rondo , che trilli! l’esposizione del magnifico tema è anch’essa cesellata e porta al finale pieno di acciaccature e trilli pregni d’espressione .
Op 110 quello che appare , anche usando tempi relativamente veloci nel Moderato è l’estrema naturalezza espressiva , all’interno del movimento il tempo non è costante , fluttua , i trilli talmente belli si incorporano in maniera mai udita nel resto fino al finale in rallentando,,,, ,,il Presto inizia lento per poi accellerare , è molto cadenzato , il timbro di Lamond è indescrivibile.
Adagio ma non troppo , come dialogano le due mani,,,,con timbri differenti , un canto inusuale mai ascoltato prima,,fino ad arrivare alla Fuga , anche qui il canto è bellissimo e mai ascoltato ritmato così,,,poi ancora in mezza voce rubando verso il finale.
Oggi una interpretazione del genere creerebbe il caos in un auditorium.
Lamond è stato allievo di Listz , queste interpretazioni ci raccontano un mondo che già all’ora non esisteva più, un modo di interpretare Beethoven che oggi in maniera differente ancora sopravvive nei pochi,,
L’interpretazione di L si potrebbe riassumere(per difetto) con il termine Eleganza , sintesi di bel canto e conoscenza approfondita di quello che c’è fra le note , fregandosene allegramente della tecnica.
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