Rangell suona tutto Bach,,,o quasi

Le vie Bachiane sono infinite , un pianista americano , Chicago , interpreta con un gusto ed una profondità rara il primo libro del Clavier ben temperato.
Questa edizione ha dalla sua la visione globale dell’opera come unità , una ricerca del suono , sempre chiaro , distinto fra le due mani e le voci , un tactus variato e mai uniforme , i tempi sono veloci , le dinamiche differenti e varie.
Al contrario di altre interpretazioni che richiedono una conoscenza del brano , questa è accessibile da tutti , ciò non significa che l’adepto non ne possa trarre beneficio , anzi , ne avrà supremo,,,BWV852,,,fantasia e genio,,,si ascoltano in silenzio.

Questa edizione finirà sullo scaffale , vicino a Gulda , Nikolayeva , Afanassiev , Ugorskaya,,,,,

Le 6 partite confermano il giudizio molto positivo del Clavier(libro 1) , sono interpretazioni piene d’imventiva , distanti dal monotonismo clavicembalistico ed anche da alcune interpretazioni al piano.
Basti ascoltare l’Overture della Part.828 , cerebrale ed atipico il fraseggio , segue anche nei successivi brani che la compongono , una serie di accortezze che la contraddistinguono (come anche le altre Partite) da altre int. , la scelta dei tempi vari e mai metronomicamente stabili , ma sempre variati con l aggiunta di micro rubati , rallentandi .
Per farla breve , devi ascoltarle , non c’è un secondo di allentamento od offuscamento della visione globale dell’opera , questa cosa mi lascia sempre stupefatto e capita assai di rado , denota una capacita di approfondimento divino , che trascende la normalità, la rifinitura dei minimi particolari da parte di Rangell , anche quelli più insignificanti che altri grandi pianisti sorvolano , mostra la passione estrema che rasenta la mania,,,,della sua interpretazione cerebrale.
(si comprendono le vicissitudini di questo pianista)
Ognuna delle 6 Partite , in modo differente l’una dall’altra , riceve da parte di R. l’attenzione e ,, stavo scrivendo l’amore , ma sarebbe riduttivo , l’impegno , come fossero sei suoi figli , ognuno con i suoi bisogni,,,,insomma sorvola su ste cazzate che ho scritto e corri ad ascoltarle.

Pianista supremo , queste Aria Variata sono state un piccolo cavallo di battaglia della Dorian , ne vendetti molte copie , ma all’epoca ero interessato più ai morti che ai vivi , perciò non le ascoltai(ma pure l’avessi fatto , molte meraviglie mi sarebbero sfuggite)
Colpisce il fraseggio , la beltà del suono e la scelta delle dinamiche ,molto varia.
Una cosa che mi ha lasciato basito è la scelta in alcuni momenti di far procedere le due mani a tempi differenziati in modo da dare l’effetto che una di esse suoni le note ,le fraseggi , all’indietro(lo so che sto scrivendo una cosa poco chiara , più di quello che di solito scrivo , ma la sensazione sembra questa) in una sorta di rallentando mai ascoltato cosi.
Accade in alcune interpretazioni illuminanti(e questa lo è) , il tempo viene sospeso e non ti rendi conto se corre o va lento , arrivi a conclusione felice e pieno di particolari mai ascoltati.
Ti accorgi anche che i vecchi maestri sono stati superati da i giovani ed è un bene , la tradizione si rinnova crescendo sulle radici della vecchia scola.

Ti basti ascoltare il preludio(e se ti garba pure la Fuga)BWV 872 per comprender dove si andrà a finir , R. lo conosciamo e lo consideriamo uno dei fuoriclasse dell’interpretazione Bachicca
le sue migliori caratteristiche sono ,,,il controllo del tutto,,,,,che si traduce in un suono meraviglioso,,,,tempi perfetti,,,,dinamiche mai eccedenti,,,,fraseggio chiaro,,,,genialità innata nel far fuoriuscire quel qualcosa che ci era,,,,sfuggito,,,nel mare magnum Bachiano ,,trovando nuove rotte per portarci a comprender quello che mai comprenderemo.

Ps. qui troverai delle piccole divergenze ,,in molti preludi e fughe,,,,dalla vulgata,,,(tipo Preludio 874) che ricordano l’interpretazione geniale dell’Aria (Goldberg)di Kempff.
Al contrario del primo libro , il secondo te lo potrai godere al meglio se sei un navigatore provetto del mare Bachiano,
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